10.21.2011

Pesca a galleggiante controcorrente




Che vi fossero delle storture mentali e anche tecniche nel mondo della pesca c’è ne eravamo resi conto noi di P&P, ma l’ incontro col Dayaco in un forum di pesca ci ha aperto gli occhi e siamo andati ad intervistarlo e a pescare con lui con diverse tecniche durante un suo periodo di ferie in Toscana. La moglie sua è al mare e noi 3 a Calcinaia sull Arno a prendere carpe e channel. Abbocherà pure una piccola anguilla.

Perché Lei non si rileva apertamente?

- Ho avuto un passato, ed ancora adesso sono parecchio conosciuto nel mondo della pesca; Inoltre il mio consuocero ha notevoli interessi nella pesca. Voglio evitare discussioni inutili



Come mai i pesci abboccano anche con acque sporche come quelle in cui stiamo pescando?

- Hanno delle specie di sensori lungo i fianchi: detta linea laterale che avverte le vibrazioni. Ogni animaletto si muove ed anche le esche artificiali. Poi molti grufolano ed aspirano tutto rigettando poi quelle cose non di loro gradimento.



I pesci vedono il filo?

Non lo so ma è ininfluente ai fini della pesca.
- Loro non sanno cosa sia un filo ed a cosa serve. Di certo nei tratti No Kill o similari stanno ben ben attenti a cosa mettono in bocca dopo essere stati punti varie volte ma ho preso un barbo una volta con ben altri 7 ami sul labbro... Nel caso del cavedano col singolo bigattino usare fili fini è solo un modo di far fluttuare meglio il complesso della lenza dato che l’amo influenza notevolmente la caduta del bigattino singolo in acqua ed il cavedano, attento osservatore, nota la differenza fra quello innescato e quelli in pastura che scendono molto più lentamente. Pescare con 4-5 bigattini è tutta una altra cosa.



A passata quale è la cosa più essenziale?

- E’ come nel ledgering.
A ledgering il lancio del pasturatore ad intervalli regolari (a seconda della quantità di pesce) sempre allo stesso punto sia coi feeder sia col method. A passata una pasturazione iniziale nelle giuste dosi e il mantenimento regolare della stessa a piccole dosi una volta che il pesce abbocca. Non serve assolutamente a nulla continuare a pasturare, specie in acque ferme o lente, se i pesci non entrano nell’ area pasturata. Ovviamente la passata deve avvenire sempre ove si è pasturato




A ledgering servono fili fini!!

- A parte casi particolari che riguardano sempre i NO Kill (ma anche li’ nutro seri dubbi) e qualche volta i cavedani in acque trasparenti, ma proprio trasparenti, direi proprio di no. Tutto il resto ingoia senza problemi l’esca ben presentata e si autoferra quasi sempre. Il resto è suggestione dettata dalla leggenda.


Ma lei si rende conto che sta dicendo il contrario di quello che vari esperti dicono da lustri, anzi decenni, nelle riviste ?

- E’ una leggenda, oltre ad essere Marketing e cose derivanti dalle gare di pesca ove il pesce piccolo e medio rappresentava la maggioranza del pescato, ed anche legato al cavedano nelle gare. Cioè: una volta il cavedano rappresentava circa il 30% dei pesci sopra i 300 gr; i pezzi sopra i 2 kg vi erano ma di certo non erano oggetto delle attenzioni dei garisti al colpo mentre quelli di taglia media si. Questi ultimi collo 0.10 od anche 0.08 li tirate fuori tranquillamente anche voi 2 imbranati.
Questo assieme di cose ha fatto del filo fine una delle basi del pescatore a passata. Per me è un grande errore tecnico specie di chi pesca da anni. Può anche darsi che abbocchi il 10% in più di pesci ma di sicuro i pezzi veramente grossi spaccano. Lei ben capirà che più roba vi è nella cassetta meglio è per il portafoglio di industria e commercianti della pesca.




Non siamo convinti di questa storia….Lei vorrebbe che un pescatore legasse un amo del N 22 a dello 0.18 ?

- Uffà che barba...L’ amo può essere anche del N 16 o del N 14 o anche meno come numero e si innesca NON uno, ma parecchi bigattini.
Tutti innescano un bigattino con amo minuscolo e filo sottile per rendere il bigatto esca più similare nella calata e nelle movenze in acqua ai bigattini di pastura.
Ognuno fa quello che vuole ma io innescando più bigattini rendo diversa la mia esca….come se pescassi con un grosso verme, mais, uva ecc ecc. Con le esche alternative e voluminose i cavedani abboccano anche con lenze da oratorio e fili di diametro più generoso.
Chi pratica il carpfishing da anni può benissimo dire che ha preso grossi cavedani colle boiles; ditemi Voi che terminali usano stè persone per poter portare al guadino carpe anche di 20 Kg? . 7-8-9 o più bigattini diventano una esca similare come concetto ad esche grosse; Basta attirare i cavedano coi bigattini sfusi e pescarli con altra esca, o meglio, innesco.




E per lo spinning?

- Lo stesso per lo spinning. Te la menano sulle esche ma nessuno spiega a che profondità, in che luogo rispetto a quella tipologia di acqua e in che periodo staziona tal o tal altro pesce. Ma non perché non vogliano ma perché non lo sanno nemmeno loro.
Sanno lanciare, sanno che quella esca artificale fa una tale azione e basta.



E Lei?

- Io non sono capace e ho solo fortuna, direbbe anche adesso il capitano della mia squadra di pesca di molti lustri fa...Esperienza che aborro ma che mi è stata utile! Pesco da una vita anche in posti ove facevo il bagno e scrutavo colla maschera i pesci per vedere dove erano e poi pescarli. Ma tecnicamente sono scarso.
Mi piace girare svariati posti e provare di tutto meno mosca e carpfishing.


Amo senza ardiglione? Che ne dice?

- A passata si; meno in acque ove ci sono anche trote, cioè torrenti di fondovalle, ma già in zone ciprinicole.
Il pesce bianco lo tieni sempre in tiro e non salta a parte qualche caso. La trota tante volte si e si slama abbastanza con amo od ancoretta senza ardiglione. Idem anche a ledgering.
A spinning mai meno ove è obbligatorio. Non rischio manco un 1% di perdere un medio/grosso predatore.





Come mai Dayaco?

- Essi sono una razza malese che prima tagliava e poi rimpiccioliva le teste dei nemici. Io faccio metaforicamente la stessa cosa adesso.

10.11.2011

Contenimento alloctoni a Firenze

Gli interventi di contenimento delle specie aliene presenti nelle nostre acque continuano a moltiplicarsi.
Ormai su tutto il territorio nazionale si contano sempre più piani e progetti che tentano di porre rimedio a questo problema.

E' di nuovo il turno della Toscana: dopo Arezzo tocca a Firenze, con l'attuazione di un piano di contenimento degli esotici (in particolare Siluri e Channel)che interesserà le acque dell'Arno cittadino

Vi invitiamo quindi a leggere questo articolo apparso su "GREEN REPORT", che ci spiega come e dove verranno fatti questi interventi.

Pare da evidenziare soprattutto la sorte che spetterà al materiale raccolto durante le pesche di selezione. A questo proposito riportiamo uno stralcio dell'articolo.

"...Le operazioni di cattura sono assolutamente innocue per gli animali e si compiono tramite elettrostorditore e reti a tramaglio, lungo tratti di lunghezza di circa 500 metri di fiume, nel tratto cittadino dell'Arno. Gli animali prelevati sono tenuti in vita in acqua per il tempo necessario al completamento della sessione di cattura, al termine della quale vengono liberati in un apposito bacino di stoccaggio, ovviamente isolato dalle acque pubbliche..."

Quindi niente uccisioni di massa di questi animali, ma il trasporto in un'area loro destinata.
Speriamo che almeno questo importante particolare allevi le preoccupazioni di quelli che si oppongono a questo genere di intervento proprio perchè non vogliono vedere uccisi questi animali.

Qui il link all'intero articolo

http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=12677&mod=greentoscana

Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...