1.30.2015

Gare di pesca al colpo

Gara sul Quintino Sella a Novara

Per esaminare le gare di pesca intervistiamo sig. Massimo F. o più semplicemente Malauros (suo Nick nel forum Pesca360) nato nel 1947 e residente in provincia di Varese. Massimo pesca o pescava con le tecniche passata (con canne fisse o bolognesi), inglese e roubaisienne, ha gareggiato nelle tecniche indicate prima e ha fatto il giudice di gara per 25 anni nel settore  Acque Interne e la sola specialità Colpo, nella Trota Lago solo poche gare
-----------A che età hai incominciato a pescare e a che età hai fatto la tua prima gara?
Ho iniziato da pischello, avevo 11 anni, mi portava a pescare mio padre sul Ticino a Bereguardo, poi ha frequentato i laghetti o quelli tecnicamente chiamati CPP (Centri Privati di Pesca); la prima gara è arrivata molti anni più tardi, ero già sposato ed abitavo a Saronno, mi sono iscritto ad una Società della città, la SPS Saronnesi, era il 1980 ed avevo 33 anni
Campo gara a Trezzo Adda

----- Malauros per gareggiare ci si deve iscrivere ad un club affiliato FIPSAS  (tralasciamo ENAL e ARCI di molto minor “sostanza”)  ma come si fa a diventare garista? Si esprime la propria volontà a chi
Come ho fatto io, ci si iscrive ad una Società Sportiva e poi si inizia con il fare le gare sociali e poi è la stessa associazione che già partecipa ai Campionati Provinciali (è il primo gradino), se il socio ne ha voglia ed ha dimostrato abilità, viene iscritto sia come individuale sia come componente di una squadra di quattro garisti

----------Per quali club hai gareggiato? E per quanti anni hai fatto il garista? A che livello sei arrivato?Una tua gara di cui sei particolarmente orgoglioso?
Ho iniziato con i Saronnesi, poi nel 1992 sono andato ad abitare a Castiglione Olona e mi sono iscritto alla Malnatesi dove sono rimasto fino al 1996, quindi sono passato alla Venegonesi (dove sono attualmente). La mia gara migliore è stata sul Ticino, una gara provinciale dove ho fatto il primo assoluto su 240 concorrenti.
------------Quale è il record di Alborelle?
Fu sul Ceresio, un Provinciale, mi sembra di ricordare che furono  650 e, se la memoria non mi inganna, mi piazzai 3° di settore, quindi 3° su 10


------------Quali pesci erano le prede più comuni oltre alle Alborelle ieri e quali sono quelle di adesso?
Sul Ticino i cavedani; in Provincia adesso c’è scarsità di catture: al Ticino quasi esclusivamente cavedani ma di taglia interessante e pochi gardon, al Lago di Varese le scardole la fanno da padrone
Link a video del campo gara di Trezzo Adda e di  gara nel Quintino Sella a Novara
----------Alle gare partecipano i club, i singoli od entrambi?
Ogni garista che, per definizione comune, è chiamato atleta, può gareggiare sia come individuale (nei campionati appositi) oppure come componente di squadra; in caso di Trofeo a Squadre il concorrente concorre con il proprio piazzamento al punteggio, che viene definita penalità perché meno penalità si ottengono più alta è la posizione in classifica e questo vale sia per le squadre sia per gli individuali. Ci sono anche campionati a Box e A Coppie, è l’unica volta in cui i componenti del box/coppie, pescano uno a fianco all’altro e possono aiutarsi vicendevolmente, cosa che nelle altre gare non possono fare, infatti il regolamento recita così: il concorrente non può prestare né ricevere aiuto pena la squalifica
Risultato gara sul QS a Novara


----------La classifica come veniva stilata ai tuoi inizi e come viene stilata oggi?
La tecnica è la stessa, solo che attualmente viene fatto tutto tramite computer per mezzo di un programma apposito fornito dalla sede centrale della Fipsas; il Giudice può anche non essere necessariamente anche l’operatore del computer ma quasi tutti i GdG dispongono di PC portatile (io ne ho tre) e stampante

***Mi permetto di aggiungere io che prima era a pesce morto e veniva assegnato x punti ad ogni pesce a cui veniva aggiunto il peso totale; Attualmente è a pesce vivo e viene conteggiato solo il peso***
***
--------Spiegaci la storia dei settori, dei picchetti più o meno “buoni” dello “stopper” ecc ecc
Utilizzando il computer, il sorteggio viene effettuato in modo totalmente automatico dall’apposito programma, pertanto non è possibile prevedere quale sarà la posizione finale del concorrente; in fase di sorteggio il programma assegna ad ogni concorrente due parametri, il settore a cui viene assegnato un numero ed il posto gara a cui viene assegnata una lettera; la mattina della gara il Giudice effettua pubblicamente quello che si chiama “abbinamento” e la procedura è semplice: avrà due sacchetti anonimi, uno con delle lettere (tante quanti sono i settori previsti) ed uno con dei numeri (da 1 a 10 perche tanti sono i posti gara per ogni settore) trasformerà quindi i numeri dei settori in altrettante lettere, mentre per i posti gara trasformerà le lettere del sorteggio in numeri; il garista così non potrà mai sapere fino al momento dell’abbinamento quale sarà il suo posto gara. Gli “stopper” (chiamati anche “civette”) sono messi a monte ed a valle dal campo gara in modo che il primo e l’ultimo di campo non potranno mai essere effettivamente primo e ultimo che di norma sono avvantaggiati, gli stopper non sono compresi nella classifica.


---------Il pesce pescato adesso viene rimesso in acqua ma prima no. A chi andava? Al garista, al club  o magari si facevano donazioni ad ospizi ecc ecc
La Circolare Normativa è molto chiara in merito, quando la gara è a pesce morto (le gare alla trota per esempio), tutto il pescato va in beneficenza, è solo nella gare alla trota, dove il pesce deve essere obbligatoriamente immediatamente soppresso (sempre da regolamento nazionale) e il garisto lo paga con la quota di iscrizione, può essere trattenuto dal concorrente.
-----------Come sono cambiate le gare di pesca col galleggiante? Adesso mi sembra che si usi solo la roubaisienne nella maggior parte dei casi mentre prima anche la bolognese, la canna fissa e si pescava all’ inglese anche per grossi canali (Ostellato ad esempio) e nei laghi.
Dipende molto dal campo gara, nei laghi è normale dover usare una canna “inglese”, nei canali è più indicata la canna a innesti (roubaisienne) mentre nei fiumi (il Mincio ad esempio) è normale dover usare canne fisse (da 8 metri in su) o le “bolognesi”


-----------L’ attrezzatura di un garista di ieri e di uno di oggi quale deve essere?
Quando ho iniziato la mia attrezzature era molto povera ma anche i garisti più blasonati non erano molto più attrezzati, bastavano relativamente poche cose: oggi le cose sono molto cambiate ed i costi per dotarsi di un discreto parco canne può essere molto elevato, si parla di più di un migliaia di euro, ad essere parchi
--------Perché vincono quasi sempre i soliti? Mi è stato detto e da più persone che i Big mandano i loro “scagnozzi” già una settimana prima a provare il campo gara e poi loro arrivano un paio di giorni prima, ascoltano le impressioni degli “scagnozzi e poi provano anche loro. Cosa impossibile per un garista normale con budget limitato….
Si consideri che il top del panorama agonistico, è composto in buona parte da persone che hanno fatto della pesca sportiva il loro lavoro e non è vero che mandino loro galoppini a provare il campo gara perché sono loro stessi a farlo; il “segreto” sta tutto nella conoscenza del campo gara che acquisiscono pescandoci loro stessi e non si limitano ad un paio di posti, ma lo battono tutto, palmo a palmo
Quintino Sella
-----------Cosa ti ha spinto a diventare giudice di gare e quando hai cominciato? Esistono dei corsi per farlo?
Considera che non sono mai stato un garista di alto livello, tranne pochissimi episodi, però amavo e amo frequentare i campi gara per vedere gli altri pescare anche perché, come mi hanno insegnato, il modo migliore per imparare a pescare e guardare quelli bravi che lo fanno, insomma, come si suol dire: “rubare con gli occhi”
-----------Ci racconti un episodio spiacevole tipo ?
Spiacevole è solo quando mi vedo costretto a penalizzare qualcuno con decisioni sgradevoli come quella di considerare a cappotto un concorrente che ha sbagliato posto (può succedere quando ci sono degli assenti e la combinazione vuole che il concorrente pesca nel posto destinato al concorrente assente; mi è capitato anche di dover squalificare con retrocessione qualche concorrente che non ha rispettato i limiti nei quantitativi di esche e/o pasture

-----------Oramai se fuori e ci puoi dire le regole che non ti piacevano e quali altri regole tu metteresti?
Non mi sono tirato fuori in maniera definitiva, ho solo chiesto una “sospensione” volontaria che può arrivare ad un massimo di due anni; di regole ce ne sono fin troppe e alcune perfettibili; ad esempio una che cambierei riguarda la Lombardia ed è il quantitativo massimo di cagnotti (la larva di mosca carnaria) imposta dalla Legge Regionale che è di 500 gr, in molti campi gara sono pochi e mettono il garista in condizione di commettere un’infrazione
----------L’ ultima domanda è quella velenosa……Scusa ma perché uno iscritto ad un club, anche se non garista, ha diritto ad esprimere almeno un voto e uno non iscritto non ha questa possibilità.  Molti anni fa la direzione FIPSAS non aveva istituito la possibilità di scelta di questa cosa alle sezioni provinciali? A me risulta che solo BG aveva aderito o sbaglio?. Tu come vedi la cosa cioè che in una sezione provinciale vi fosse un rappresentante dei “liberi” pescatori iscritti FIPSAS?



Vorrei usare la frase che si sente pronunciare in qualche telefilm poliziesco: “mi appello al diritto di non rispondere” ma hai toccato un tasto dolente: a dire la verità non sono molto ferrato sull’argomento, so che c’è un articolo nello Statuto della Fipsas che prevede qualcosa di simile ma non sapendo esattamente cosa recita, preferisco non lanciarmi in affermazioni sbagliate.
Io e i lettori ti ringraziamo vivamente per aver discernito un mondo quasi sconosciuto a chi non fa le gare. Personalmente faccio i complimenti alla tua sezione per il bel sito che avete e che dovrebbe essere di esempio per le altre sezioni. Col tempo ho limitato le mie idee sui garisti e ti chiedo scusa se in passato ti ho preso un po’ in giro e ho attaccato troppo duramente le gare di pesca;  Anche se continuo a ritenere che esse siano un modo molto diverso di vivere la pesca. Diverso non vuol dire negativo o positivo ma solo diverso.





1.23.2015

Attrezzatura per pescare con esche naturali

 In questo articolo metterò le foto solo all’ inizio e alla fine anche un filmino








In questo articolo metterò le foto solo all’ inizio e alla fine anche un filmino

La mia pesca preferita è pesca a passata come molti della mia generazione; Negli ultimi anni si è sviluppato il Ledgering e quindi in spot che lo permettono metto una canna a ledgering , naturalmente sulla sinistra, la ancoro o meglio la leggo una cordicella ad una piantina o al portacanna stesso  visto che una volta un pesce (credo una carpa) si è portato in acqua tutto ed altre volte ho evitato per un pelo la stessa cosa.
Ed allora vediamo quale è l’ attrezzatura di un pescatore generico con esche naturali per fare questo tipo di pesca.?

Se non  si conosce lo spot l’ “armamentario” diventa tanto veramente dovendo portare tutto cioè almeno 2 bolognesi (una 4-5 metri e una 6-7 metri), 2 fisse con misura come le bolognesi , 2 canne da fondo/ledgering unito a mulinelli, fili, ami ecc ecc di tutti i tipi .E poi è bene avere qualche canna e mulinello di riserva.  E la cassetta o sarà bella grossa o dobbiamo averne 2 oppure una capiente borsa dove metterci anche la pastura, la bacinella per bagnarla e un succhiellino per raccogliere l’ acqua; Questo è sempre meglio averlo dietro legato con una cordicella lunga qualche metro visto che gli spot un po’ alti dal livello del corso d’ acqua sono molti e il succhiellino servirà anche per bagnarsi le mani in modo da fare un corretto C&R se non avete intenzione di portarli a casa e cucinarli. Una macchina fotografica digitale di poco costo servirà a far vedere le foto agli amici e a soddisfare la vanagloria che il 99% dei pescatori ha.

L’ importante è organizzare bene lo spot con gli attrezzi ben disposti in modo da non imbrogliarsi in essi e soprattutto non pestare nulla; Guadino a portata di mano, idem dicasi delle palle di pastura e dei bigattini o altre esche, fionda, slamatore, forbice, pinzetta, ami prelegati, piombi in tasca del giubbotto  specie se si pesca solo col galleggiante stando in acqua cogli stivali. In questo ultimo caso infiliamo in apposito contenitori alcuni galleggianti e mettiamo le esche in un sacchettino di tela posto a tracolla.

Pesca col “tappo”

Lasciamo stare i panchetti che sono roba per “professionisti” ma atteniamoci ad una normale cassetta, tipo quella per gli attrezzi da lavoro, che un “normale” pescatore deve avere per porre gli strumenti idonei a pescare in quasi tutte le acque interne italiane con il galleggiante e la canna fissa (detta anche fiorentina) o ad anelli (detta bolognese).

I galleggianti appunto di grammature diverse partendo da meno di un grammo fino ad arrivare anche a 7-8; di forma diversa a seconda della tipologia di acqua da affrontare.
In sintesi per acque ferme si devono usare galleggianti affusolati, per acque correnti galleggianti a “pera rovesciata” o a “ goccia” (uno il contrario dell’ altro come forma)  e dove l’acqua fa dei rigiri o è particolarmente turbolenta a sfera.
E’ chiaro che vi sono molte forme intermedie a seconda delle varie situazioni.
Non fatene un dramma se non avete la forma adatta dietro comunque.
Qualche scorrevole da usare in laghi particolarmente profondi non vanno male con gli speciali stoppini.

Chiaramente del filo per fare le lenze cioè un 0.12/0.16; Con la fissa è meglio non eccedere e nel caso di incontro di pesci grossi veramente sarà utile passare alla bolognese. Fili per finali partendo dallo 0.10 per piccoli pesci e/o  cavedani in acqua molto chiara fino anche a uno 0.14  nel caso dell’ incoccio di trote, grosse carpe e barbi extra. Nel qual caso sostituiremo lo 0.14 del mulinello con la bobina di scorta del mulinello contenente un 0.20 od al limite uno 0.22. Però ultimamente ho trovato un spot con carpe grosse e parecchie e quindi uso una canna da fondo medio con un mulinello caricato dello 0.25 e finale leggermente più sottile con ami del N 10/12 e bigattini a fiocco.  Insomma ci si deve adattare!!!!
Sono casi limite ma nei corsi di pianura non è raro imbattersi in branchi di carpe anche sui 4-5 kg e oltre uniti magari a  barbi dell’ est e ibridi ” Over 3 kg oppure in rimanenza in qualche semina di trote normali e grosse  come accade a me nei canali gestiti dall’ APD NO (
www.apd.no.it) . Ma vi sono in giro oramai anche gli Over 5 come barbi  ma prenderli a passata vuol dire usare fili abnormi per questo tipo di pesca con rischio di rottura della canna anche e quindi se incontrate luoghi con parecchi di questo pesce agite cmq scritto sopra; Il braccio si stancherà di più di certo…… .

Piombi sia sotto forma di torpille cioè un piombo bucato all’interno che andrà a tarare il “tappo” per un 65/90% (a seconda del tipo di pesca) sia come pallini spaccati di varie misure che ci serviranno a tarare il galleggiante alla perfezione; deve rimanere fuori solo l’astina ricordatevelo sempre.
Le torpille generalmente sono infilate su della plastica o stecchetti di ferro e dal peso dichiarato esatto ma potremo anche usare normali piombi per altre pesche avendo l’accortezza di verificare la giustezza del peso prima di terminare la lenza. Per certi tipi di pesca come quella veloce alle alborelle vanno benissimo anche i piombini allungati come mi ha insegnato il mio ex  amico Angelo che di gare a tal pesce ne ha fatte migliaia anche di grossissimo livello.

Gli ami dovremo averne un po’ di tutte le misure a partire dal 20 per piccoli pesci fino ad arrivare a un 10/12 e anche meno per l’innesco di esche voluminose come more, grossi vermi, gatoss, ciliegie,bigattini a grappolo. Io oramai in barba a tutte le dicerie anche di personaggi famosi non mi abbasso quasi mai sotto lo 0.14 come finale a bolognese ed innesco sempre dai 3 ai 7-8  bigattini naturalmente eccetto in quei orai e purtroppo rari posti dove vi sono ancora Alborelle o Vaironi o minutaglia in generale.

Meglio legati se non si ha troppa manualità

Purtroppo essi si trovano già abbinati generalmente ad ami di grossezza prestabilita e quindi se vogliamo fare lenze fuori dall’ ordinario dovremo legarceli 
da soli e dobbiamo far uso di speciali attrezzi lega ami elettrici a pile oppure tipo quell’ “affare” in foto vicino alla pinza.

Ecco…una bella pinza e una forbicina sono indispensabili come è utile avere uno slamatore) ; Io preferisco il bianco ma anche gli altri funzionano bene con un po’ di esperienza.
E la biro cosa serve?
Moltissimo…i segna-catture e i buoni per le varie riserve sono cose che ogni pescatore odierno ha ben presente ed è fastidiosissimo andar a cercare a destra e a manca la biro per compilarli.

Tornando agli ami bisogna dire che la forma, il gambo lungo o corto sono abbastanza soggettivi ma che tuttavia, specie per la frutta e il mais, è meglio avere a disposizione degli ami specifici.
Non indispensabile per l’esercizio della pesca vera e propria ma utilissima per chi voglia pescare bene è la sonda che permette di misurare con precisione la profondità dell’ acqua ove si calerà la lenza. I più accorti usano misurare tutto il percorso della passata in modo da avere presente anche i più piccoli avvallamenti o cunette.
Molte volte ci troviamo a perdere uno dei pezzettini di plastica (o il negoziante ve li ha dati senza) con cui fermare il filo vicino al galleggiante; Ci sono scatoline con tubetti di tutte le misure e anche i “fermafilo” a cono che sostituiscono tante misure.


Una buona fionda per fiondare bigattini se occorre e una matassa di rete metallica o di materiale degradabile(Obbligatorio in certo spot specie se No Kill in alcune riserve come i No Kill del Fishing Toru Novara (
www.apd.no.it))  per pasturare a fondo ci stanno benissimo anche loro nella cassetta assieme ad un mulinello di scorta sempre con bobina di ricambio.
Un po’ di portalenza sarà sempre utile averli dietro.
Le girelle io non le uso ma vi è chi è che si trova bene con esse e quindi ricordatevele anche esse se siete uno di questi. Senz’altro questo articolo non è dedicato agli esperti ma intende solo ricordare ai novizi e a chi pesca poco cosa mettere nella cassetta. Una bacinella per bagnare la pastura. Guadino ad innesti tipo Roubissienne od ad estrazione tipo Bolognese che raggiunga almeno i 3 metri.

Ledgering

Per la pesca a fondo o a Ledgering classico dobbiamo avere canne normali medio/pesanti oppure le canne apposite che normalmente sono a pezzi ad innesti con 3-4 punte di colore diverso ove ogni colore indica il miglior utilizzo di quella punta per la grammatura prescelta. Esempio ma solo esempio: la punta rossa è adatta per pastura tori pesanti, la blu per pasturatori leggeri, la verde per pasturatori di peso medio.
Mulinelli minimo minimo  del N 2500 caricati almeno collo 0.22 fino ad arrivare allo 0.40 oppure trecciati a cui unire finali meno grossi.
Feeder (pasturatore per bigattini o Bigattini e pastura assieme) e Method (pasturatore per pastura) di svariate grammature; Entrambi possono essere direttamente sul filo oppure agganciati attraverso moschettone con girella che è
posto in speciali tubicini che in entrambi i casi sono sulla lenza madre prima della girella col moschettone a cui uniremo il finale con una asola. Il secondo tipo di aggancio è indicato per cambiare il pasturatore senza tagliare la lenza. Nei Feeder in caso esso non stia fermo sul fondo si può aggiungere del piombo usando delle biglie dentro lo stesso oppure tagliando il filo sotto lo stesso ed infilandoci il piombo riattaccando poi il moschettone con girella.
Palo porta canna e Feeder e Method di svariate grammature come per finali (almeno uno 0.18) ed ami almeno del N 16.

Io sono anomalo rispetto a quello che dicono i “santoni” ma molto immodestamente ho una esperienza di 50 anni  di pesca che unito ad un cervello razionale (che riconosce i miei stessi errori)  mi porta a pescare fuori da molti schemi prefissati prendendo gli stessi pesci dei “santoni” e direi anche di più visto che con i finali che uso ho meno spaccature. Anche io cadevo in passato nell’ errore dei fili fini a passata ma poi alcune esperienze mi hanno fatto ragionare ed a fare esperimenti risultati nel 80% dei casi vincenti . Se è dalla notte dei tempi che si prendono anche i CAVEDANI (pesce considerato a torto il più furbo)  a fondo ma anche col “tappo”  usando grossi vermi, granaglie, bacche, frutta ecc ecc con fili extra perché non usare fili e ami superiori rispetto a quelli detti dai “santoni” usando anche  bigattini a grappolo che sono una esca diversa rispetto ai bigattini singoli che devono essere usati per attirare e basta? Ragionato, sperimentato e risultato vincente!!!

Poi permettetemi che avendo scritto 8 anni (2000-2008)  con anche 50-60 pagine ingombro annue  cioè scritto più foto per PESCARE e Il Pescatore (della fallita casa editrice Olimpia) cioè le riviste più note assieme a Pesca IN ed avendo un blog da oltre 150 articoli con visite mensili medie attorno alle 5000 non possa considerarmi anche io un po’ un “santone”?????

Se mi volete come amico in Facebook non chiedete l’ amicizia a “PescaePesca” che ha raggiunto il limite massimo di 5000 amici ma a Walter Scandaluzzi.
















Filmino

1.16.2015

Ibrido in Italia molto strano

Sottotitolo : PROPOSTA INDECEDENTE A MADRE NATURA

Luccio di xxx
Sottotitolo : PROPOSTA INDECEDENTE A MADRE NATURA

Uno strano sottotitolo strano per un articolo di pesca ma questo deriva dal ricordo di una mia battuta di pesca con Cristiano , mio ex socio di pesca, all’ apertura del luccio nel 2006; Io ne avevo preso uno di manco 50 cm e lui nulla. In auto Cristiano disse “ All’ apertura della trota ho preso io un idrido marmorata/fario di manco 30 cm, adesso tu un luccio piccolo….ma cavolo la roba grossa è interdetta a me e te?”
Lacustre maschio del Re del lago Di Mergozzo Ruggero Nibbio
In effetti nella nostra penisola Mister Esox raggiunge ancora , seppur raramente, taglie vicino ai 20 KG specie nei grandi laghi e pesi dai 10 ai 15 Kg sono presenti quasi ovunque anche nei grossi fiumi, nei bacini o laghi derivati da dighe e qualcuno anche nei grossi torrenti di fondo valle ovviamente non in grande quantità; Diciamo che gli specialisti della pesca al luccio e i “culatoni” magari novizi ogni anno qualcuno ne tirano fuori. Il “mostro del PO” catturato oltre 25 anni fa fù dichiarato da un tizio che invio la foto all’ allor celebre articolista della rivista PESCARE e fù pubblicata. La non chiarezza della foto e il rapporto lunghezza/peso lasciava qualche perplessità ma cmq non pensiamo sempre male.
Luccio super di boh e chi lo sà
Di corredo vi allego 2 foto di Over 10 di cui uno preso dal mio caro amico “Selvatico” Luca Ragno nel lago Maggiore e l’ altro da xxx(preferisco non nominarlo) con me presente che si allamò mentre xxx recuperava 2 boiles …….Non è un caso isolato dato che un “carpista” al lago o meglio nel bacino artificiale detto con quel nome  cioè lago Ripalta di Asigliano (VC) ne prese anche lui uno ma più piccolo e chissà quante catture di  questo genere sono avvenute e che non sò.
Per la marmorata il record arriva dal Brenta con ben 22 kg di peso seguita da una dell’ Inarco di 19 Kg. Allego una foto, seppur piccola e brutta, di un esemplare di  11.5 Kg del Naviglio Langosco (derivazione del Ticino) di alcuni miei ex conoscente del paese di Galliate (NO).http://pescambiente.blogspot.it/2012/04/morto-manovrato.html nell’ ultima foto) e anche li furono polemiche dato che molti paesani dicevano di averla vista anche loro, che era cieca quasi e si nutriva aprendo la bocca e viaggiando in un canaletto appena più grosso di Lei e i pesci piccoli gli finivano in bocca e che quindi quei 3 l’ avevano fiocinata e fatto foto dal lato opposto dei presunti buchi: Cmq c’era!
Essa fù preso colla tecnica del Morto manovrato alla Svizzera (vederla al link:
Con il pesciolino morto manovrato all’ ossolana uno della banda del mio amico “Selvatico” becco la “Nera del Toce “ di 6.5 kg: Nello stesso fiume fù recuperata per spremerla un esemplare che io giudico dagli 8 ai 9 Kg. In Sesia dalle parti di Borgosesia sembra che sia stata avvistata più volte negli scorsi anni una di peso quasi uguale.
Trota Toce
Le livree del Re e della Regina delle nostre acque sono entrambe marmorizzate, entrambe sono predatori (anche se la marmorata pur grossa non disdegna vermi e camole…..). Entrambe le bocche sono munite di denti anche se i 700 denti del luccio sono inimitabili. Entrambe le specie si prendono con le stesse tecniche. La differenza è ch eil luccio ama le acque ferme o calme mentre la trota marmorata il contrario m aun incontro fra esse è possibile e avviene come nei pressi dell’ immissione del Torrente Cervo in Sesia, nel PO almeno fino a Casale Monferrato tanto per citare degli spot dove sono sicuro, per catture mie e di altri, della presenza di entrambe le specie.
Mio idrido di 4.4 kg con camola nel PO sopra Torino

Ed allora MADRE NATURA con tutti gli ibridi che abbiamo già in circolazione perché non celebri matrimoni fra le 2 specie con esemplari “arrapati ogni oltre limite” , che non usino preservativi, pillole anticoncezionale, retromarcia (Ma Voi lo sapete dove sono le farmacie nelle acque? Io si’ ma non ve lo dico perché Voi lo fareste sapere ai Lucci/luccie e ai marmorati/e ..….Io sono Il CAVEDANO signore onnipotente ed incontrastato delle acque interne (mio Nick demenziale che mi inventai una volta per sfottere dei personaggi in un forum) e quelle cose li’ le devo usare tutte io o le le mie milioni di Cavedanesse che vogliono loro fare sesso con me……Volete che io mi tiri indietro?




Video imbalsamazioni lucci e 1 trota lacustre nell' Hotel 2 Palme di Mergozzo da Ruggero Nibbio

https://www.youtube.com/watch?v=r9hAH3lkTWU

Video trota in acqua

https://www.youtube.com/watch?v=IMr9vy-TeFo

Video luccio in acqua

https://www.youtube.com/watch?v=5y3BsqcDNFY






1.09.2015

Cavedano a spinning nei laghi

Il cavedano , salvo nei momenti di frenesia, è una delle prede più difficili neilaghi ; lo si vede magari circolare a branchi , ma come si lancia sparisce, o va al largo o si inabissa ; visto le conformazioni delle zone di pesca non è facile profilarsi come si potrebbe fare in un torrente , per cui bisognalanciare al largo, a fondo o parallelamente alle rive.
                                                




Ne consegue che sul mulinello andranno fili sottili….anche uno 0.16 basta per lanciare il più lontano possibile; A meno che….a meno che in zona non vi siano grossi predatori come lucioperca e Black Bass e le oramai rare trote di lago. Beh anche il luccio è un possibile attacco ma quello se ingoia ti taglia lo 0,16 ma anche lo 0.30. OUT il trecciato e quindi solo nylon di ottima qualità. 


 Questo a spinning mentre usando altre esche come frutta o bacche varie (eccellenti le more) dopo abbondante pasturazione nello stesso luogo e nella stessa ora e cercando di non farsi vedere lo si prende tranquillamente usando anche fili sovradimensionati.

Il meglio è una brezza che agita la superficie ma , anche se è difficile
l’azione di pesca , un bel vento che crei onde mette in agitazione ii cavedani e lispinge all’attacco; momenti ottimi  sono gli inizi delle perturbazioni e in particolar modo le prime ore di pioggia; l’ideale è sempre trovare dei posti dove la minutaglia abbondi , se poi si vedono delle cacciate basta lanciare qualche metro oltre  e tanti lanci avranno successo.




 L’azione di pesca varia molto da stagione a stagione ; in primavera estate l’alba e l’imbrunire sono i momenti migliori , però dalla barca , lanciando verso le rive direttamente sotto scarpate o addirittura quasi sul bagnasciuga si hanno delle sorprese.
D’inverno normalmente le catture diminuiscono , ma le taglie aumentano ; le ore migliori sono quelle del centro delle giornate quando le temperature sono un pò più alte specie nei piccoli e bassi bacini dove l’acqua si riscalda più velocemente.




Vediamo adesso gli artificiali più adatti a secondo delle stagioni e dei momenti . Il rotante è quasi da escludere in toto a meno che si speri in un cavedano anomalo.




FILIBUSTIERI - TRANVIERI - BOMBIX E LIPLESS IN GENERE

Esca principe nei laghi ; il modo del recupero può essere il più vario possibile ,anche se i migliori sono 3 : in estate o sulle cacciate è un recupero lento con cortirichiami fatti con colpetti della canna seguiti da corte pause in cui si recupera ilfilo in bando; in inverno rendono due modi , uno è il recupero lento e costante  che  dipende molto dal tipo di lipless; Deve avere un suo scodinzolo , corto o largo non importa ma deve scodare ; l’altro è il recupero lento con accelerate date col mulinello , In caso di non abboccate provare di tutto ,visto che nella pesca non c’è la verità assoluta. D’estate è meglio preferire lipless leggeri o che risalgano facilmente in superficie durante il recupero (larghi e pancia piatta) ; in inverno usare quelli più pesanti e sottili.
Prediligere i colori naturali dei piccoli pesci presenti (Alborella in primis) ma non indispensabili ; per le dimensioni stare dai 6 cm sino ai 10 cm ;



MINNOW E ARTIFICIALI CON PALETTA IN GENERE

E’ l’esca più usata in assoluto dai pescatori anche dato che non ha bisogno di essere gestita nel recupero , ha un suo movimento proprio ; in estate preferire i modelli galleggianti e in inverno gli affondanti  e qualche colpo con Cranck Bait non è male.
 Nel caso di pesci svogliati in estate è possibile smuoverli usando artificiali che rimangano quasi a galla o che addirittura facciano una scia in superficie ; in commercio non è facile reperirli , ma basta modificare quelli esistenti portando la paletta a 90°(dopo averla scaldata) e il gioco è fatto



Il recupero può essere sia costante che rallegrato da colpetti di canna o da accelerate fatte col mulinello , cosa saggia provare sempre tutte le modalità .

In inverno rende anche lasciar affondare l’artificiale , in modo che durante il recupero vengano sondate le varie profondità . Una disquisizione da fare è che il recupero avviene in verticale e quindi se si vuole sondare dei tratti vicino al fondo si deve interrompere ogni tanto il recupero in modo che l’ artificiale scenda di nuovo a toccarlo.



.Le canne non devono per forza essere la migliore  del mercato e vanno bene canne da 7-9 piedi con potenza 5-2° gr circa.
E veniamo al mulinello  ; E’  quello che lavora di più , pertanto  scegliere un attrezzo di buona marca e ottima meccanica .La taglia 1000 è sufficiente in piccolissimi bacini e fili extra fini  mentre è meglio andare su N 2500 per laghi medio-grossi .
 Io sconsiglio la girella anche se favorisce il cambio di artificiali ma legare il filo direttamente al minnow con nodo; Magari il Rapalà di cui vedete la costruzione in questo blog al link:

http://pescambiente.blogspot.it/2012/04/nodo-rapala.html


Chi pesca da parecchio tempo  avrà notato che dopo il rilascio di una , due catture l’attività ,ad esclusione dei momenti di cacciata, si riduce di molto o addirittura scompare ;per qualche motivo non ben chiarito : emissioni di segnali o feromoni di pericolo o paura, il nostro furbissimo(???)***antagonista smette di mangiare ; io consiglio di smettere senza spostarsi dal luogo e riprendere dopo 20-30 minuti, o cambiare zona e poi tornare. Oppure portarsi un piccolo cestino (e lunga corda se si pesca dalle passeggiate tipiche dei grossi laghi del Nord) e rilasciare poi il pescato.


***E’ furbissimo se si pesca in una certa maniera ma diventa un “coglione” se non ci si fossilizza su tecniche ed esche e si pesca come detto l’ inizio. A metà 2014 col bigattino in un canale presi 1 cavedano in un ora…innescai vermi appuntati a metà corpo ed era un cavedano ogni 3 passate.

Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...