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9.02.2015

Parco Ittico

Parco Ittico Paradiso

Articolo dedicato ai gestori del Parco Ittico Paradiso ma anche alla LIPU, agli animalisti e a tutti coloro che si dimenticano che vi sono esseri viventi anche in acqua e non solo in terra e nel cielo.
Molti anni fà seppi che nei dintorni di Lodi ed esattamente a Zelo Buon Persico vi era un parco speciale cioè Un parco ittico!!
Non ci pensai 2 volte e nel fine settimana successivo assieme alla moglie e alla famiglia ci sorbimmo i 130 Km circa fra la mia residenza e Zelo Buon Persico.


La visita mi fece naturalmente venir voglia di pescare ma DIVIETO DI PESCA nel Parco ittico; a bellezza del luogo, che descriverò in futuro, mi indusse a scrivere un articolo per una delle 2 riviste di pesca di cui ero collaboratore cioè la storica PESCARE e Il Pescatore di acqua dolce entrambe di proprietà dell' Editoriale Olimpia fallito nel 2009.
Non certo per colpa mia  visto che un subdolo personaggio che lavorava per l' Editoriale ma aveva interessi anche online pensò di denigrarmi bene presso la direzione dato che criticavo nei vari forum  chi intralazzava subdolamente o diceva cose inesatte   in internet nel mondo della pesca incluso lui. E quindi ad agosto 2008 fui escluso dai collaboratori anche se ero uno con più articoli con anche 50-60 pagine ingombro (testo+foto (dimensioni delle foto a discrezione del capo redattore)) e persi quei 2500 euri medi che mi permettevano di non incidere nelle spese famigliari per il mio Hobby cioè la pesca ovviamente.
Non mi pento affatto visto che per me nella pesca viene  prima la verità ai soldi. E di verità in quel mondo ne sapevo,  visto che le spie vi erano nei vari club ed associazioni di pesca che nelle discussioni non intervenivano (per non litigare all' interno) ma poi mi mandavano messaggi privati...... E mi vanto di essere l’ unico che cerca di trattare la pesca a 360° con itinerari, tecniche, ambiente, associazionismo, leggi e quanto altro mi è possibile.


Ma tornando indietro a metà anno 2015 ci sono tornato con i miei migliori amici di Vimodrone(MI) e la loro figlia minore  ed eccomi qui' a dirvi ed ad illustravi il Parco Ittico Paradiso.


Detto loco è un’oasi naturale di 13 ettari circa cioè 130.000 mq, dentro  un bosco di  6000 piante più o meno . I canali che derivano da acqua sorgiva ospitano oltre  20 specie di pesci d’acqua dolce, dal piccolo pesce rosso alle bellissime carpe koi




, ai grandi siluri e storioni .La famiglia Acipenseridae comprende 28 specie di pesci anadromi e d'acqua dolce comunemente conosciuti come storioni, appartenenti all'ordine Acipenseriformes. Gli autoctoni sono Storione (Acipenser Sturio) Storione cobice (Acipenser Naccarii) Storione ladano (Huso Huso) Qualche specie tipo il luccio  è difficile da vedere in quanto tende a stare nascosta sotto erbe o tronchi  in acqua ;
Lucci-Foto di repertorio


Altre sono facilmente vedibili come le carpe, le trote e i cavedani che sono ovunque. Alcune solo autoctone cioè italiane mentre altre sono alloctone cioè di altri paesi e altre considerate acclimatate essendo alloctone ma in Italia da molto tempo.

Cavedani-foto di repertorio

Fra queste ultime citiamo la carpa o le varie forme di carpe originali cioè quella a specchi , quella cuoio e  derivante dall' Asia fin dai tempi dei romani ed alcuni dicono che anche la tinca sia come la carpa mentre altri ittiologici sono del parere che le tinche sono autoctone pure.
Tinca-foto di repertorio
Le carpe Koi cioè quelle dalle molteplici colorazioni hanno una storia particolare che può essere paragonata ai pesci rossi.
I carassi sono parenti delle carpe e si ibridano con loro dando origine a ibridi con 2 baffi (le carpe ne hanno 4 mentre i carassi nessuno). Quello che però importa è che qualche carassio ha sempre avuto del colore rosso, specie sulle pinne, e i cinesi già migliaia di anni facevano incrociare individui con quella colorazione arrivando ad avere i pesce rosso. Per carpe Koy si è seguito lo stesso procedimento arrivando ad esemplari da decine di colorazioni nello stesso individuo. Succede la stessa cosa per quei pesci dalle pinne anomali o dagli occhi enormi che vedete nei normali acquari cioè fanno incrociare individui collo stesso "difetto" fisico.
Altri e esemplari che si possono definire acclimatati dato che è oltre un secolo che sono ospiti delle acque italiane sono i pesci gatto, I persici trota (Black Bass il loro nome in USA).
Black Bass-foto di repertorio


Assolutamente autoctoni sono il Cavedano, il Luccio, Le trote fario, le Anguille, delle specie di storioni e salmerini se della specie Alpinus, il barbo e il persico reale dalla stupenda livrea e aggiungo io dalla bontà in tavola superlativa.


Alloctoni tutti gli altri fra cui il Siluro che è una specie da eradicare stante tutte le leggi italiane, Questo pesce originario dai paesi dell' Est è molto simile ad un  enorme pesce gatto per intenderci e sono stati catturati esemplari lunghi quasi 250 cm cioè 120-130 kg di peso nel medio basso Po e nei laghi di Mantova  ed ha invaso buona parte delle acque della pianura padana, del Tevere e dell' Arno basso.
Foto di repertorio
Non è il solo pesce con divieto di reimmissione dopo la cattura ma esso ha creato un  grosso impatto ambientale se pensiamo che è un predatore e prima della sua comparsa il predatore che raggiungeva il maggior peso nella nostra penisola era il luccio con rari esemplari fino a  20 Kg e rarissimi (e non certificati) oltre tale peso.
Luccio-foto di repertorio


Le trote italiche sono le fario e le marmorate; le iridee sono trote USA che non si riproducono nelle nostre acque e sono quelle che normalmente troviamo nelle pescherie;
Trota iridea-foto di repertorio
Vengono inseminate artificialmente; Il loro pregio è avere una buona carne ma sopratutto risultano le più economiche da vendere od immettere nelle acque.
Grossa iridea-foto di repertorio
Le trote salmonate non sono che iridee a cui danno un mangime contenente una sostanza che vi è nei gamberetti (che mangiano in natura); La stessa cosa è fatta negli zoo per i fenicotteri rosa altrimenti perderebbero la colorazione delle piume.  Le trote giapponesi credo (credo) siano derivate anche esse da manipolazione degli asiatici.


Alloctoni abbastanza recenti cioè arrivati da qualche decina di anni sono gli Amur detti carpe erbivore, i persici spigola o Striped Bass, alcune specie di storioni, salmerini Fontanilis e altre specie non presenti nel parco.


Vi sono anche degli acquari ma il punto più qualificante dell' intero complesso sono gli osservatori sotterranei cioè si scende sotto il livello dell' acqua , attraverso un vetro, si vede quello che succede nei canali....come essere davanti ad un grosso acquario.


Il parcheggio non è vicinissimo e per chi non vuole percorrere almeno 1/1.5 Km a piedi  vi è un trenino navetta che fa da spola fino all' ingresso e ritorno  dove assieme al biglietto vi danno anche la cartina.
Il biglietto d'ingresso al Parco nel 2015 costa:

10,00 € INTERO per adulti
8,00 € RIDOTTO per bambini da 3 a 13 anni
8,00 € COMITIVA (gruppi di minimo 15 persone) nei giorni FESTIVI
7,00 € COMITIVA (gruppi di minimo 15 persone) nei giorni FERIALI
7,00 € COMITIVA (scuole, oratori e centri estivi) tutti i giorni
7,00 € bambini sotto i 3 anni facente parte di scolaresche
6,00 € oratori delle diocesi lombarde (con tessera)
GRATIS per insegnanti e diversamente abili.
Residenti a Zelo Buon Persico in possesso di documento d'identità,
biglietto intero 5,00 € e ridotto 4,00 €.
Ma vi sono anche convenzioni con enti ed associazioni.
Subito dopo vi è il bar che offre servizio di tavola fredda durante la settimana e di tavola calda nel fine settimana e festivi. Vi è anche la possibilità di prenotazione per comitive a prezzi fissi.


Vi sono i campi giochi ed esattamente il Ponte Tibetano, i passaggi sospesi, gli scivoli e le altalene.



Vi è la voliera per Fenicotteri,
il bosco dei conigli, la fattoria  e tante altre cose per passare una giornata in pieno relax e far conoscere ai propri bimbi (ed anche a Voi stessi) parte della vita acquatica esistente in Italia e altro.


Non mi prolungo di più date che state leggendo dal vostro PC e quindi per sapere altro basta che andate al link: http://www.parcoittico.it/ e potrete trovare tutte le offerte del momento (magari leggete questo articolo nel 2016). 

Parco Ittico Paradiso offre dei prezzi agevolati per gruppi e scolaresche in collaborazione con compagnie di autotrasporti private che servono la Lombardia.

 Vi do solo dei video

https://www.youtube.com/watch?v=E0dhJkxZFiI


---https://www.youtube.com/watch?v=kaH_QASwV30



----https://www.youtube.com/watch?v=XzcK6N-z2OI

e gli estremi



Parco Ittico Paradiso
Via Dosso
frazione Villa Pompeiana
26839 - Zelo Buon Persico (LO)
Tel e Fax 02 9065714
email:info@parcoittico.it



7.21.2015

Carpfishing con Bigatti

Lo sapete bene che sono PAZZO e potrei anche farvi un articolo sulla pesca alle carpe coi bigattini (che faccio specie sul basso Terdoppio con carpe prese anche sui 5 kg) ma non sono ancora giunto a questo livello….ci arrivero ma per intanto l’ articolo  è incentrato su Federico Bigatti
 nato a Biella e residente a Baveno.. Professione cuoco.  Compagno di classe di mia figlia Esmeralda in quel di Gaglianico (BI) e poi traferitosi colla famiglia a Baveno sul Lago Maggiore...me lo ritrovo in facebook come pescatore specie nella tecnica carpfishing.  Iscritto al Carpfishing Italia sede n.250 VCO



-Federico quando hai incominciato a pescare?

Da piccolino in qualche laghetto del biellese assieme a mio padre con una canna fissa e un galleggiante fisso... Memorabile!

-Hai praticato subito il carpfishing od hai iniziato con altro?

No è da circa 7 anni che pratico solamente il Carpfishing ma prima ho praticato la pesca alla trota, la pesca agli agoni sul Lago maggiore e quella allo storione!


-Ci dici la storia della tecnica in questione?

Le grandi carpe venivano da sempre pescate pasturando uno spot con vari elementi come ad esempio polenta semplice od aromatizzata con formaggi vari ma che attiravano altri pesci e soprattutto non selezionavano la taglia delle catture. In Inghilterra alcuni grandi pescatori  di oltre 30 anni fa iniziarono a delineare le prime tappe di questa fantastica avventura cercando di stabilire attorno alla pesca alla carpa, una vera e propria tecnica che la rendesse unica e ben definita rispetto alle altre. Nel 1956 (se la memoria non mi tradisce) una cattura guadagna una fama totale e una impressionante serie di copertine sulle riviste dell’epoca. Nel leggendario Redmire Pool,  il signor Walker porta a terra Clarissa a 44 libbre circa (più o meno 20 chilogrammi) e la cosa manda in estasi tutta la Gran Bretagna.

https://www.youtube.com/watch?v=nZbZPNDMHYY

 Da quel momento si scatena una voglia di carpe di taglia che contamina tantissima gente portando alla costruzione di canne specialistiche. L’azione di pesca è tradizionale ma sia i terminali che le esche cominciano ad andare nella direzione di essere selettive eliminando sempre più la minaccia di altre specie di pesce. Le esche vengono gradualmente indurite fino a creare la boilies cioè un’esca “bollita” affinché diventi più dura, di forma sferica e grossa in modo da eliminare l’ abbocco di piccoli soggetti. Gli inneschi erano di tipo tradizionale con amo immerso nell’esca stessa con l’unica variazione nel fatto che comunque la punta dell’amo veniva stabilmente mantenuta ben in vista e libera da possibili coperture. La tecnica detta del “side hooking” era analoga anche nell’uso delle boilies. Il passo seguente fu fatto da colui che viene additato come padre di tutto il movimento sebbene le teorie sia al proposito differenti. Kevin Maddocks e Lennie Middleton scrissero alcune pagine di pura storia (forse anche condita da pizzichi di leggenda) dando vita alla tecnica dell’innesco con il “Capello” o hair rig cioè dell’ esca fuori dall’ amo ma attaccata ad esso visto e considerato che le carpe succhiano. Nella tecnica si fanno sedute anche di più giorni soggiornando in tenda. Essenziale è il maggior rispetto possibile del pesce catturato ponendolo su un materassino bagnato, magari curando possibili ferite e muffe che ha sulla pelle e naturalmente rimettendolo in acqua.


-Ci spieghi l’ attrezzatura media di uno che pratica Carpfishing?

Partiamo da due aspetti che reputo fondamentali in questa tecnica. Materassino o culla di dovute dimensioni
dove porre la carpa una volta guadinata e il terminale classico chiamato "hair rig". Il materassino è fondamentale perché questa amata tecnica prevede alla base il rispetto incondizionato del pesce e il rilascio nelle migliori condizioni possibili senza recarli danni. Per quanto riguarda l'attrezzatura possiamo parlarne all'infinito ma mi piace dividerla in due categorie... La prima categoria è composta da l'attrezzatura base che il carpista deve possedere per iniziare la tecnica ( canne di giusto libraggio, avvisatori visivi e acustici, terminali,guadino di adeguate dimensioni ecc...)e quella complementare che sicuramente agevola e rende comoda la sessione di pesca.

-Quanto vale una attrezzatura di costo medio contando tenda ed accessori vari?

Parliamo di cifre abbastanza importanti... Il budget varia da un minimo di 500 euro fino all'infinito in base ai gusti ed esigenze del carpista.






-Quale è il diametro di una boiles di una boiles?

Le boiles "l'esca principe" del Carpfishing variano in base a molteplici fattori e campi di utilizzo. Come diametro partiamo da minuscole palline di piccolo diametro per arrivare a diametri importanti come del 30 mm. Il diametro scelto in generale è rapportato agli spot in cui pesco,al pesce chiamato di "disturbo" e alle stagioni climatiche. Nel dettaglio si prediligono diametri più piccoli nelle stagioni fredde in cui le carpe saranno più svogliate nell'aspirare l'esca e userò diametri più grossi nei mesi più caldi. Mi trovo molto bene a usare in generale quasi sempre diametri medi, del 15 mm e del 20 mm.

-Federico ci dici i gusti delle boiles e in base a cosa si sceglie di usare un determinato gusto rispetto ad un altro?


Non è importante l'aroma della boiles ma importantissimo é la composizione della pallina, la base degli ingredienti di cui è composta assieme agli attrattori e stimolanti,il grado di granulometria,che attireranno le nostre amiche baffute sul nostro innesco.Certamente anche l'aroma è importante ma credo che sia per il 90 % una strategia commerciale. Prediligo comunque gusti forti e speziati nei mesi invernali a base alcolica che sprigionano meglio le loro proprietà in acqua fredda e nei mesi primaverili e estivi gusti fruttati o crema a base glicole. Non disdegno neanche l'utilizzo di esche fake  (False) che abbinate a una buona pasturazione di granaglie può dare dei risultati eccellenti!!



- So che boiles costano molto ma che vi è la possibilità di farle in casa. Ci dici qualcosa in merito?

Certo, ottime boiles ready Made in commercio costano cifre importanti e per ovviare a ciò è possibile se si possiede tanto tempo da dedicare alla loro preparazione produrre esche self. Sicuramente una boiles self Made da grandi soddisfazioni in seguito ad una cattura, perché rappresenta la propria identità di carpista e rappresentano i propri gusti personali.


-Si pastura solo colle boiles od altro?

In base agli spot che decidiamo affrontare rivolgeremo l'attenzione ad un uso particolare di pastura. Sicuramente l'altra alternativa eccezionale oltre alle boiles è rappresentata dalle granaglie, come mais, semi di canapa, Tiger nuts e fioccato, soprattutto in primavera ed estate. Naturalmente le granaglie in generale attireranno molto pesce di " disturbo" che disturberà a volte ove la sua presenza è abbondante la nostra azione di pesca. Per ovviare a questo problema preferisco utilizzare boiles da pastura abbinate in fase di lancio a sacchettini in pva per una pasturazione mirata nelle vicinanze dell'innesco.

-Vi sono altri marchingegni attualmente che aiutano …ho sentito parlare di barchette che scaricano lontano da riva le boiles..

Per facilitare la pasturazione esistono in commercio alcune soluzioni per pasturare a corte, medie e lunghe distanze. Dall'intramontabile fionda sempre utile, amo utilizzare altri strumenti come il cobra ( lungo "bastone" forato curvato forato) per lanciare boiles a lunghe distanze
oppure lo spomb ( missile) che riempito di pastura può essere lanciato a lunghe distanze con l'ausilio di una canna potente. Lo spomb una volta che tocca l'acqua si aprirà e rilascerà la quantità di pastura. Esiste poi una validissima soluzione che può essere infallibile. L'utilizzo di barchini radiocomandati per pasturare in una zona mirata. Consistono in vere proprie imbarcazioni radiocomandate utili a calare sia il terminale direttamente nella zona voluta, sia la pastura, aumentando di gran lunga la percentuale di riuscita della sessione. In parole povere la carpa troverà nel punto preciso sia l'innesco che la pastura.

-Si stanno diffondendo i carpodromi ma è vero carpfishing od essi possono essere paragonati a laghetti per trote pollo?  Tu ci vai?

Sono sempre esistiti... Secondo me bisogna distinguere le cose. Carpodromo lo identificherei come un laghetto a pagamento dove al suo interno sono presenti numerosi esemplari di ciprinidi di taglia inferiore ai 5 kg, spesso catturati con l'ausilio di canne roubassienne (https://it.wikipedia.org/wiki/Pesca_alla_roubaisienne) dotate di piccoli galleggianti.
Poi sono presenti laghi a pagamento di dimensioni più ampie dove al suo interno sono presenti altre specie ittiche e ciprinidi (carpe) anche di grossi esemplari,molto spesso difficili da ingannare. Naturalmente sessioni in acque libere è il vero Carpfishing etica basata sul rispetto della natura. Credo comunque che prima di tutto nella pesca in generale e nello specifico in questa tecnica l'importante sia il divertimento è il rispetto anche in acque private delle norme descritte. Questi bacini privati danno possibilità anche a chi come me ha pochissimo tempo di riuscire comunque a ritagliarsi del tempo per svolgere ciò che amiamo!



-La soddisfazione interiore del vero praticante è il peso oppure altro come ad esempio aver costruito boiles che funzionano ?

La soddisfazione mia interiore al di là del peso che per tutti è appagante... È la consapevolezza di svolgere la sessione nel modo migliore possibile ed essere ripagato di avere tra le braccia le nostre amiche baffute in salute. Spesso osservare livree bellissime e in salute mi riempie in cuore. Fantastico è trascorrere giornate con amici, condividere emozioni!!! Questo è il mio Carpfishing!!!


-Casualmente quali altri pesci abboccano alle boiles?

Spesso soprattutto nei bacini privati non è insolito catturare altri esemplari diversi... Mi è capitato di rado ma è successo soprattutto nella stagione calda di allamare pesci gatto, carassi che raggiungono ingolositi prima le esche... Qualche trucco vi è per evitare ciò ;)...io aggiungo i famelici grossi cavedani, siluri con boiles al gusto di pesce


-Le grandissime carpe (oltre i 30 kg) in lago dove stazionano?

Bellissima domanda Walter!! Se potessimo scoprirlo avremo spesso tra le braccia veri mostri, ma forse perderemmo ciò che affascina questa disciplina. Me lo sono chiesto spesso e sono giunto a una conclusione... I grossi esemplari a mio parere amano stare soli, lontano dai branchi... Vedremo se sarà così :)…..Lui non lo sa ma io si’…stanno a coppie dove vi è un marcato salto del fondo e senza spendere energie mangiano ciò che precipita giù.

-So che si pescano anche gli Amur detti carpe erbivore…con che esca?

Fantastico l'Amur!!! Affascinante la fase di combattimento... Si fa avvicinare facilmente a riva e non appena vi intravede addio!!! Si esibisce in fughe veloci e spesso quando ormai sembra guadinato salta! Le esche preferite sono piccole boiles pop up fruttate o all'aglio. Ne va matto!

-Gli spot più famosi in Italia ed all’ estero?


Molteplici spot nazionali e esteri nascondono vere e proprie meraviglie della natura! Famosi i laghi in Francia, Marocco ecc.. E in Italia giusto per menzionarne alcuni... Parco del Brenta, Bolsena, Viverone...

Grazie Federico…preparaci una bella carpa Koj in porchetta adesso grazie. La mancia sarà in relazione alla bontà del piatto e della qualità della vino bianco che ci sarà servito…..Dai muoviti che il capo chef ti sta tenendo d' occhio e per Lui una carpa è solo una vivanda!!!!









-http://ricettablog.it/carpa-in-porchetta/







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