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4.13.2016

Pescare a Vercelli nelle acque "minori"

Scusate le mie orrende cartine ma in disegno avevo 4...la matita mi cadeva sempre e colla scusa di raccoglierla guardavo le gambe della professoressa sempre vestita in minogonna.
Visto il titolo escludiamo il fiume Sesia e i grossi torrenti Cervo ed Elvo.



Il territorio attorno a Novara, Pavia e Vercelli è un reticolato di piccoli torrenti, rogge e canali. Come torrenti troviamo il Rovasenda e la Marchiazza entrambi affluenti di sinistra del torrente Cervo prima che il fiume entri in Vercelli.
Sulla strada che porta dal capoluogo a Palestro le rogge interessanti sono 3 di cui so il nome solo di quella che passa da Vinzaglio che è roggia Gamarra. La roggia ha origine dal punto d'unione della roggia Bolgora con la roggia Morta. Attraversa il territorio di Vinzaglio (Torrione Scavarda) e alcune terre della provincia di Vercelli, per poi dividersi in due ramificazioni: lo scaricatore Gamarro (che sfocia nel Sesia) e la roggia Gamarra Manufatta (che rappresenta il corso principale della roggia).
Da questo punto in poi, la Gamarra Manufatta scorre in
provincia di Pavia per poi immettersi in parte, all'altezza di Rosasco nei pressi della frazione Rivoltella, nel Roggione di Sartirana.
Roggia Gamarra a Vinzaglio
La roggia Gamarra prosegue poi verso l'abitato del comune di Rosasco che attraversa in parte continuando verso il comune di Cozzo. Attraversato Cozzo prosegue verso Valle Lomellina dove, prima dell'abitato si dirama in vari fossi per l'irrigazione delle risaie e qui finisce la sua corsa. La Gamarra oggi svolge l'importante funzione di scaricatore e di colatore delle acque scorrenti nel Compresorio Irriguo del
Cavo Montebello




A ridosso di Vinzaglio une bella buca fà capolino colla presenza di un pò di ciprinidi con anche qualche esemplare degno di nota come quello della foto.....preso per una pinna.


Si consiglia una pesca con bolognesi di metri 6 e nella buca è possibile anche un leggero ledgering. Sul rettilineo che porta a Palestro incontriamo altre 2 interessanti rogge dal nome misterioso ma cogli stessi pesci  in cui in una molti anni fa feci una strage di cavedani a passata mai più ripetuta....misteri della pesca!!


In sponda opposta vicino al Carrefour di Vercelli scorre una intressante roggia con cavedani, carpe ed anche qualche raro luccio.

Il suo nome dovrebbe essere naviglio di Ivrea. Purtroppo la buca, che mi aveva regalato belle catture, è stata recemente sbarrata dall' ente che gestisce la roggia ma ve ne è una più a monte e qualche tratto intermedio fra le 2 buche è pescabile. .


Proseguendo verso Casale Monferrato incontreremo prima la roggia Bona e poi la Marcova con delle ottime portate di acqua specie nei periodi di allamento delle risaie.

Rodeo Amaro e pseudorasbore
Popolate dai soliti ciprinidi auctoni ed alloctoni con qualche carpa degna di nota(pseudorasbore e Rodei Amari in particolare)
Pseudorasbora
e la possibil sorpresa del luccio come quello in foto catturato dal mio amico Adriano nella Marcova.

Il torrente o roggia Bona assume assume nomi diversi a seconda delle zone che attraversa; viene chiamato "canale Bona" tra il ponte della Gardina e la confluenza del canale di Asigliano; "raccoglitore Bona" nei pressi di Asigliano e "torrente Bona" da Caresana alla confluenza nella Sesia.

Nei documenti ufficiali della Regione Piemonte è chiamata nel suo complesso "roggia Bona".La Bona sfocia infine nella Sesia vicino alla cascina Immacolata, poco a nord-est dell'abitato di Caresana e a poco più di 100 m di quota.

Il suo corso viene interrotto da alcune chiuse, gestite dal consorzio Ovest-Sesia, nei punti nei quali sono presenti derivazioni del torrente a scopo irriguo. Le sponde sono per la maggior parte non arginate e colonizzate da vegetazione ripariale arboreo/arbustiva o erbacea e presentano un buon grado di naturalità, anche se la fascia lasciata libera dall'agricoltura intensiva è esigua perché le coltivazioni si spingono a breve distanza dal corso d'acqua. Le poche arginature presenti sono in prevalenza collocate sul tratto del torrente che attraversa l'abitato di Asigliano. Se andando proprio verso Casale Monferrato girate a destra dopo un semaforo e a sinistra dopo qualche centinaio di metri trovate la roggia (sbarrato la stradina) e subito dopo una bella grossa buca.


Anche la Marcova prende nomi diversi;
A monte di Tricerro risultano i nomi di roggia Acquanera (e est di Lucedio), roggia Lamporo e roggia Mussa (nei pressi di Tronzano); a valle il torrente prende invece il nome, oltre che di Marcova, anche di cavone Borlino (a sud di Caresana) e di torrente Lamporo (presso Motta de' ContiMolti di queste denominazioni stanno però andando in disuso e il nome Marcova viene oggi utilizzato dai più per designare tutta l'asta fluviale o, quantomeno, tutto il tratto a valle di Tronzano.).la Marcova sfocia infine nella Sesia vicino alla cascina Giarone (Frassineto Po) appena a monte della confluenza della Roggia Stura, a circa 100 m di quota.Secondo gli appassionati nella Marcova sarebbero presenti cavedani, triotti, scardole e, più raramente, persici reali;
pescando a fondo nelle buche più grosse del corso d'acqua è anche possibile catturare barbi,  carpe e tinche.
Una bella buca la si vede a Stroppiana dalla statale che porta a Casale M. e un' altra è a Caresana deviando a destra dalla SP 118(il paese è dalla parte opposta).

In questa buca è ancora ben presente il ricordo di una giornata storica e strana ;Io e altri 2 pescatori prendemmo una grossa carpa a testa in circa 30 minuti e poi il nulla totale

. I miei "colleghi" se ne andarono e io cosi' tanto per provare pescai a spinning catturando parecchi cavedani di media pezzatura
. In tutte le roggie collegate al Sesia , specie nela parte finale, sono presenti siluri, lucioperca e Aspi.
Sono inoltre documentate catture di
lucci anche di notevoli dimensioni. Nel torrente è possibile pescare con la licenza di pesca ordinaria e la tessera F.I.P.S.A.S. Aggiungo che nel 2016 sono le uniche licenze che ci vogliono per la parte medio bassa del vercellese mentre nella parte medio alta è un pupulare di riserve.



Un paio di stivalini stanno sempre bene nel bagagliaio e nei mesi caldi anche dei buoni antizanzare anche negli ultimi anni fortunatamente sono in calo. Le tecniche da praticare sono essenzialmente la pesca a galleggiante e a fondo classico o ledgering ma anche lo spinning dà i suoi frutti. Non mi sono dimenticato della Marchiazza e del Rovasenda.
Il Rovasenda è un torrente del Piemonte che, dopo un breve tratto in provincia di Biella, bagna la provincia di Vercelli; è tributario del Torrente Cervo. Lungo quasi 35 kg.
A monte dell'
ex SS 142 Biellese prende il nome di Torrente Giara; ancora più a monte, nei pressi di Castelletto Villa (una frazione di Roasio), è ripartito tra diversi rami sorgentizi. Il perimetro del suo bacino è di 73 km.Il corso d'acqua si forma, con il nome di Torrente Giara, dalla confluenza di tre rami sorgentizi nei pressi di Castelletto Villa (una frazione di Roasio). Il più occidentale è la Riale Ravasanella, che nasce a sua volta dalla confluenza, in comune di Curino, dai corsi d'acqua che drenano la zona delle Rive Rosse e del Massucco del Turlo (561 m); viene poi sbarrato da una diga e forma il Lago Ravasanella. Detto lago è ottimo per lucci ma purtroppo super infrascato e quindi la pesca è molto molto difficile. A vocazione strettamente ciprinicola è pescabile a valle un paio di Km a sud del paese di Villarboit.

La Marchiazza è un torrente del Piemonte che, dopo un breve tratto in provincia di Biella, bagna la provincia di Vercelli; è tributario del Torrente Cervo.
A monte dell'
ex SS 142 Biellese prende il nome di Torrente Giara; ancora più a monte, nei pressi di Castelletto Villa (una frazione di Roasio), è ripartito tra diversi rami sorgentizi. Il perimetro del suo bacino è di 73 km ed è lungo 34 km. Il torrente si forma, nel punto in cui convergono i comuni di Sostegno, Lozzolo e Roasio, dalla confluenza di alcuni rami sorgentizi. Il più lungo di questi, il Rio della Moja, nasce attorno ai 600 m sul versante meridionale della Cima Frascheja (625 m).Arrivando da Vercelli girare a sinistra dentro il paese di Oldenico(10 abitanti e 400 galline...) e attraverso una buona sterrata raggiunge il torrente che essendo sbarrato da una diga ha quasi sempre acqua calma con un buon fondale in qualche punto.

In entrambi i corsi d' acqua pescare con metodi a fondo o a galleggiante; Fare spinning non conviene. La prima volta che esegui la tecnica ultima citata catturai un luccio di medie proporzioni che resto l' unico e ultimo di tutti gli altri tentativi.
Qualche cavedano esce a spinning coi soliti minnows ma rende di più il Method con pastura da carpa o la pesca a passata.



In tutte queste acque è possibile ancora, anche se difficile, trovare branchi di alborelle.

 
Video:

Rovasenda
https://www.youtube.com/watch?v=venRZZsrjPU

https://www.youtube.com/watch?v=xyzMOBMBlhg

Marchiazza
https://www.youtube.com/watch?v=GdBLHcubVAQ

https://www.youtube.com/watch?v=Ufvg22iAlXA

Bona
https://www.youtube.com/watch?v=UOVh6DRKUuI




Marcova
https://www.youtube.com/watch?v=GwtWm74qoII

https://www.youtube.com/watch?v=fMG9tKQ4GxY

https://www.youtube.com/watch?v=OhyuJcyKXpc

https://www.youtube.com/watch?v=tFrm-cyNKyw




 

Negozio
Pesca: http://www.lucianopesca.it/ direttamente sulle rive del Sesia.

Da vedere: Il centro città è molto piacevole e la basilica di Sant Andrea risulta essere uno stupendo esempio dell' arte gotica



 

 

 

 

 

 

1.13.2014

Lucci a Vercelli









Dopo mi rifeci ma vi sono dei momenti della mia vita aulietica in cui avrei tanta voglia di appendere le scarpe, pardon, le canne al chiodo. Uno di questi è avvenuto negli ultimi giorni del 2005 quando il mio negoziante di fiducia mi presenta la foto di un altro suo cliente, tal Cristiano, con un luccio di Kg 10 esatti preso a spinning con un ondulante di 17 gr alla lanca del Sesia situata nei pressi della cascina Brarola vicino alla strada che dalla periferia di Vercelli porta a Palestro. Avrei voluto smettere non tanto perché era parecchio che non la visitavo ma dato che il signor Cristiano era solo due mesi che pescava a spinning e mi sembrava esagerato il fondoschiena che aveva avuto.

Cristiano col luccio citato

Comunque quello era solo la continuazione di una serie di esocidi extra che puntualmente da qualche anno facevano la fortuna di qualche pescatore che immergeva la propria lenza nelle acque del basso Sesia, dei suoi affluenti o delle sue lanche.
Ero un  un assiduo frequentatore del lago Ripalta cioè uno specchio d’acqua di 11 ettari posto ad Asigliano, sempre nel vercellese, ed in ex gestione alla APD Novara(grossa moria di pesci pochi anni fa però).   Esso presentava al momento dell’iniziale gestione la presenza di qualche esocide a detta dei vecchi frequentatori; in un recupero in una roggia della zona di Mortara, sempre in gestione APD NO, fatta poco dopo furono rinvenuti inaspettatamente quasi 70 esemplari di luccio che furono collocati appunto in detto lago. Parecchi erano piccoletti ma parecchi avevano più che discrete dimensioni fino ad arrivare ad un paio di soggetti attorno agli otto kg.
Nei successivi mesi autunnali ed invernali ne presi in quello specchio d’ acqua almeno una dozzina di esox; Sia con rotanti normali, con rotanti tandem, con minnows, ondulanti e qualsiasi si voglia esca artificiale ma nessuno dico nessuno di essi superava il kg e trecento grammi, il chilo e quattrocento ad voler essere buono con me stesso. Lo sberleffo finale avvenne quando a primavera un mio amico carpista  ne tiro a riva uno attorno ai 4500 gr che aveva addentato due boiles rosse e gialle mentre recuperava le stesse……..


Inizio lanca Prarolo

Lo scopo dell’ articolo è evidentemente quello di metter in risalto  quella che personalmente ritengo la provincia piemontese di maggior interesse per coloro che volessero dedicare la loro attività piscatoria  alla caccia Mister Esox. Notizie certe corredate in qualche caso  da alcune foto mi danno questa netta impressione.  Non mi avventurerò in descrizione delle tecniche da usarsi anche se personalmente ritengo il pesce vivo la più adescante seguita a ruota dal morto manovrato. Ma ognuno ha le sue convinzioni e i sistemi di pesca che più si adeguano anche alla  sua indole, alla sua cultura piscatoria, alla sua sensibilità e quindi mi limito a segnalare la bontà della zona.


Luccioni come o superiori al primo descritto ogni anno vengono tirati a riva usando le più disparate tecniche; non posso certamente mettere in dubbio la parola del presidente APD NO che mi disse che alla fine degli anni “90  tiro a riva un esemplare di 12 kg circa pescando a morto manovrato alla Svizzera, cioè con piombo interno al pesce esca, nell’ asta principale del Sesia. E che dire della foto apparsa nel 2006 su un giornale locale del novarese di uno stupendo esemplare, probabilmente femmina, di oltre 15 kg preso innescando una scardola vicina ai 400 grammi, sempre in qualche lama del Sesia basso. Lame, specifichiamo per  coloro che non avessero mai visto il fiume, lunghe mediamente oltre un km, con profondità che oscillano fra i 4 e 6 metri per toccare punte anche maggiori come qualche centinaio di metri; luoghi perciò ben adatti ad ospitare grossi esemplari di luccio anche se purtroppo sono diventate anche luogo di dimora di grossi siluri.



Aggiungi didascalia

Tutti luoghi che potrete trovare abbastanza facilmente prendendo stradine non asfaltate, ma comunque ben individuabili, che dipartono dai  paesi posti nelle vicinanze del fiume compreso la città di Vercelli nel rione Cappuccini.
Nel comune di uno questi e cioè Prarolo, posto appena a Sud di Vercelli sulla strada per Casale, vi è quella che ritengo la più grossa e più bella lanca fluviale della regione.
Essa si trova sulla sinuosa stradina asfaltata che dal paese citato porta alla frazione di Pizzarrosto ed è alquanto nota anche per le carpe, i Black Bass, i bei persici reali e gli innumerevoli pesci gatto che vi dimorano.  Attraverso esperienze dirette e di “negozio” mi risulta un adeguato numero di catture di esocidi anche se non corredate da pesi record fermo restando che esemplari sui 4-5 kg sono già da considerarsi buone come un esemplare di 5.100 kg preso nel 2004 dal mio negoziante stesso(purtroppo defunto)..

Ottimo posto risulta anche la parte Est dove da Vercelli verso Palestro si può raggiungere una lanca attraversando la cascina Brarola, raggiungere l’ argine e girare a sinistra; Oppure entrando in Palestro, girare a destra al semaforo e poi ancora a destra in prossimità di una curva. Alla diramazione dello stradino prendere a sinistra ed avremo il fiume vivo ed una lanca collegata ad esso.   E’ la che finalmente presi il mio Over 10 con un Martin di 28 gr a fine 2007.






Oltre ai già citati luoghi esistono nel vercellese numerose acque dalla diversa tipologia che sfociano nel Sesia; Esse sono spesso oggetto di risalita dei lucci, specialmente nei momenti prossimi alla frega. Ne troviamo un paio molto interessanti presso la già citata cascina Brarola dalla parte sinistra del fiume. La roggia Bona ed il Torrente Marcova si immettono invece sulla destra del Sesia e le troveremo sulla statale che da Vercelli porta verso Casale nell’ ordine citato. Sta a Voi poi trovare i luoghi migliori come fece il mio collega Adriano Taglier di Occhieppo Inferiore (BI) nel dicembre 2007.


Sesia e lanca a Palestro

 Profondo conoscitore della rete idrica vercellese trovava strano che in quel tratto di Marcova a Stroppiana non si riusciva a prendere un pesce pescando con parecchie tecniche. La convinzione che un grosso luccio vi dimorasse risultò esatta quando il suo Martin 28 gr fu preda della vorace bocca di un esemplare di ben 12 kg proprio al calar delle tenebre .


Adriano

E questi sono solo gli esocidi extra di cui sono a conoscenza e quindi è presumibile che altre grosse catture siano avvenute.

Infatti la guida di pesca Paolo Baragioli (paolo.baragioli@yahoo.it) ne ha eseguito altre e le potete vedere nel suo profilo Facebook.


Tutti i luoghi citati, eccetto il lago Ripalta, sono pescabili con licenza governativa e tessera FIPSAS. Un negozio di pesca aperto anche alla domenica mattina lo trovate in Corso Casale 42 a Vercelli. 


 Questo è un articolo mio apparso un po’ di anni fa sulla rivista cartacea PESCARE e successivamente in PescareOnline e leggermente modificato adesso.

Video






Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...