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2.05.2014

Fiume Adda a Trezzo







Di Emilio Ambrosoni  

Emilio

Si ringrazia per le foto anche Raffaele Mapelli, grande pescatore a Ledgering, socio di LBF Adda e del Comitato Centro Adda (http://www.comitatocentroadda.it/).

Il tratto in questione è stato oggetto recentemente di immissione di molte tonnellate di pesce derivanti dai recuperi fatti nel naviglio Martesana causa asciutta totale dello stesso. Insomma i pinnuti sono tornati a casa loro anche se ovviamente qualcosa è andato perso.

Raffaele



Come arrivare

Dall’autostrada A4 cioè la Milano-Venezia uscire a Trezzo sull’Adda e proseguire per il centro paese.

Arrivati lì seguite le indicazioni per il fiume Adda, rispettivamente via Val di porto e successivamente Via Alzaia
Parcheggiare la macchina e poi proseguire a piedi risalendo l’Adda; superata la prima curva sarete dove  inizia la zona del campo gara, riconoscibile dall’inconfondibile prismata e dal triangolo di ferro giallo. Essendo campo gara e volendoci andare di domenica informarsi presso la FIPSAS di Milano.  Frequenti le gare anche il lunedì pomeriggio durante la stagione estiva (http://www.fipsasmi.it/)



Caratteristiche

Tra Cornate e Trezzo ha una larghezza variabile tra i 50 e i 100 metri.

Nei decenni a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento tutta la zona è stata oggetto di importanti trasformazioni per mano dell’uomo per la costruzione di numerose centrali idroelettriche che hanno fortemente contribuito al rilancio dell’ industria italiana la quale, povera di carbone,  aveva fortemente investito in questa forma di energia alternativa.  Pertanto la zona da Cornate d’Adda fino al tratto chiamato Ronda Nera è caratterizzata da una serie di canali di derivazione che portano acqua per far girare le turbine e che la fanno poi defluire per renderla all’Adda. 
Dalla zona che viene identificata con il nome di Ronda Nera o Colonia verso valle il corso dell’Adda è uniforme, con portata costante fino alla  centrale Taccani che si trova in territorio di Trezzo, esattamente sotto il castello Visconteo.
Immediatamente prima del Castello e  della Centrale Taccani il fiume fa un ampia ESSE e si allarga notevolmente fino a superare i 100 metri di larghezza. Questo tratto chiamato il Laghetto presenta un fondale variabile con secche e zone profonde anche 8 metri.



Pesci presenti.

Questo tratto di fiume ha preservato le sue caratteristiche di grande fiume di pianura con fauna ittica quasi esclusivamente composta di pesce autoctono.  Forte la presenza di cavedani e barbi e da pochi anni si nota un significativo ritorno del pigo, un pesce endemico protetto dalla normativa europea la cui presenza era diminuita in maniera preoccupante.
Scarse le alborelle e i triotti che un tempo erano fortemente presenti e cha costituivano abbondante foraggio per i numerosi lucci concentrati nel laghetto. Ancora nella zona del laghetto si possono pescare carpe, tinche e grossi carassi. Per chi fa una pesca dedicata e selettiva c’è la possibilità della cattura di qualche siluro, la cui presenza è in preoccupante aumento. Una campionatura fatta qualche mese fa con l’elettrostorditore ha fatto riscontrare una presenza di siluri di piccole e medie dimensioni



Come pescare

La tecnica di pesca maggiormente praticata è la bolognese, fatta con lunghe canne di 7 / 8 metri, con galleggianti di portata variabile tra i 4 e i 12 grammi, secondo la velocità della corrente. Piombatura preferibilmente fatta di lunghe corone di pallini a distanza progressivamente descrescente fino ad arrivare ad un bulk a 1,20 m / 1,5 dall’amo. La caratteristica della pesca in questo tratto di fiume è che bisogna dare tanta ma veramente tanta pastura.   In forte aumento anche la presenza di pescatori a ledgering, con feeder di 60 / 90 grammi.
I trezzesi  praticano da sempre  una pesca molto spartana e rudimentale, ma concreta, utilizzando invece del pasturatore una capace retina appesantita con un sasso di adeguate dimensioni.  L’esca più utilizzata è certamente il cagnotto ma c’è anche chi pesca con il pane.



Permessi:

Licenza governativa e FIPSAS



Negozio Pesca:

Adda Pesca di Davide Ronchi - via Trento n° 2 - 24040 Canonica d'Adda (Bg) Tel. 02 90965403
Tutti a pesca di Rota G. Paolo - via Valverde 19 - 20056 -Trezzo sull'Adda - Tel.0290938332




Dove mangiare e dormire.

Sul posto vi sono ristoranti quasi nell’ acqua; Consigliamo una attenta visione del menù  e nel dubbio chiedere delucidazioni sul pesce proposto.



Cosa vedere:

Centrale Taccani.  Edificata su commissione dell’ing. Benigno Crespi con lo scopo di produrre energia elettrica per i proprio cotonificio, è entrata in funzione nel 1906. Tra le direttive dell’ing.Crespi, oltre all’aspetto funzionale e produttivo c’era anche quello paesaggistico ed ha voluto una costruzione che non si impattasse con l’ambiente circostante e che non fosse in contrasto con il già presente castello visconteo. Come materiale di costruzione è stato usato un conglomerato tipico della zona chiamato ceppo dell’Adda, in stile liberty pur nel rispetto della architettura medioevale del sovrastante castello.

Il castello visconteo di Trezzo. Il promontorio di Trezzo era di importanza strategica fondamentale in quanto terra di confine e facilmente difendibile. Si hanno reperti di presenza longobarda, il castello è stato abitato da Teodolinda ed è stato anche un importante caposaldo utilizzato dal Barbarossa. La sua importanza storica è comunque dovuta al fatto che è stato residenza di Bernabò Visconti. Poi è succeduta una progressiva e inarrestabile decadenza.  Nel XIX secondo è stato quasi completamente smantellato per ricavarne materiale di costruzione per l’Arena di Milano

Alla frazione Concesa c'è il  Santuario dedicato alla Madonna in stile barocco costruito verso metà del 1600 sul luogo di una presunta apparizione miracolosa e la chiesa parrocchiale, neogotica con pianta a croce latina con tre altari.



Video























4.06.2012

Adda a Trezzo

di Raffaele Zubo Mapelli

Vi voglio parlare del campo gara a Ttrezzo d’adda, uno dei più conosciuti dagli amanti di pesca alla passata soprattutto.
È uno dei campi gara più difficili, dove i cavedani enormi sanno leggere e scrivere e se non si pesca o non si pastura adeguatamente si rischiano cappotti clamorosi.
In questo tratto di fiume ci sono fondali che variano dai 4 ai 7 metri di profondità



Le specie presenti oltre a enormi cavedani, sono barbi sia europei e ancora qualche bellissimo nostrano, qualche rara carpa, tinche prima presenti in numero impressionante ora calate vistosamente anche se presenti, siluri(purtroppo) pesci persici e negli ultimi 2 anni la ricomparsa di qualche pigo visto il grande lavoro svolto dal comitato centro adda per la gestione delle acque. Vedere: http://www.comitatocentroadda.it
Maurizio Biolcati



Oltre alla classica tecnica della passata nel posto è usata una tecnica abbastanza rudimentale chiamata retina trezzanese

E’ più o meno come la pesca a method nel legdering o nel carpfishing, l’unica diversità è che invece di mettere la palla di pastura sul piombo(method), si mette tutto dentro nella retina metallica che si usa per pasturare e il risultato è veramente molto efficace.
Consigliate canne da carp fishing o le specialist della pesca al barbo, perche per lanciare queste “bombe” ci vuole una bella potenza nella canna.



La stagione consigliata per pescare in questo tratto, comincia dalla tarda primavera fino ai primi di autunno, anche se qualche personaggio del posto ci prova ugualmente durante la stagione invernale pescando a galleggiante, cercando appunto gli enormi e furbi cavedani.



Oltre al classico bigattino, si possono usare le ciliegie o le more sempre per la pesca alla passata quando è il periodo di questi frutti i cavedani ne vanno matti, dopo accurata pasturazione preventiva.
Negli ultimi periodi si sta provando anche con boiles artigianali dedicate al barbo di taglia.
I risultati sono abbastanza incoraggianti, non tantissime catture, ma quelle che vengono a guadino sono esemplari di tutto rispetto.
Sicuramente un posto che almeno una volta, sia per gli appassionati di ledgering e per chi pesca alla passata, vale la pena di provare.



L’Adda è come una bella donna, tante volte si concede e tante volte ti tradisce, ma questa è la bellezza di questo fiume e solo chi lo vive e lo conosce può capirne il significato.

Come si raggiunge


Dall’autostrada A4 uscire a Trezzo sull’Adda e proseguire per il centro.
Arrivati nella zona di centro seguite le indicazioni per il fiume Adda, rispettivamente via val di porto e successivamente via belvedere.
Parcheggiare la macchina e poi proseguire a piedi risalendo l’Adda superata la prima curva inizia la zona del campo gara, riconoscibile dall’inconfondibile prismata
Zubo Mapelli




Negozi di Pesca

Adda Pesca di Davide Ronchi
via Trento n° 2 - 24040 Canonica d'Adda (Bg) Tel. 02 90965403

Tutti a pesca di Rota G. Paolo
via Valverde 19 - 20056 -Trezzo sull'Adda - Tel.0290938332


Licenze
licenza di tipo B e FIPSAS

Dove mangiare

www.terrazzasulladda.com/terrazza-sull-adda/




Cosa vedere: La Centrale Taccani che sbarra il fiume che si presenta come un grande museo naturalistico e antropologico. Essa fù progettata da Moretti all’inizio del 1900 ed è composta  da un corpo centrale e da due ali di diversa lunghezza.

 Il castello visconteo  che è posto su un promontorio in un'ansa del fiume e quindi protetto su due lati; Il castello fu eretto difesa di un ponte e per la sua posizione strategica fu a dapprima conteso fra Barbarossa Federico e il comune di Milano e dopo fra  i Torriani e i Visconti. Fu più volte distrutto o incendiato ma sempre ricostruito.
Alla frazione Concesa c'è il  Santuario dedicato alla Madonna in stile barocco costruito verso metà del 1600 sul luogo di una presunta apparizione miracolosa e la chiesa parrocchiale, neogotica con pianta a croce latina con tre altari.


Dove dormire

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Centrale

Video









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