4.29.2016

Pescare in acque dolci:Dubbi, domande,risposte,perplessità

Il mio grande dubbio è stato la prima volta che sono andato a pesca al mare; "Pesco o tento di abbordare questa sirena?


Dubbio sciolto dal mio compagno di pesca e libagioni sbattendomi dentro al lago di Mergozzo!!!

I miei dubbi sul mondo della pesca sono svariati a cominciare nell' avere 2 parchi sullo stesso fiume (Il Ticino)
raddopiando cosi' i dirigenti,  il personale e tutte le varie spese. Quello piemontese avuto un pò di anni fà un rimborso congruo decise che normali uffici non erano consoni a loro e acqustarono la villa Picchetta a Cameri (mio paese natio) ex residenza di campagna dei Savoia.
Oh la miseria e il http://www.cispp.org/ me lo dimenticavo..2 stati, 2 presidenti (onorevole Marco Zacchera per l' Italia a tutto oggi) , il doppio del personale per 3 acque (laghi Maggiori e di Lugano e il Tresa) con una legge che ha degli assurdi notevoli come potet leggere al link: http://www.pescambiente.blogspot.it/2016/03/l-assurda-storia-degli-agoni-del-lago.html

La gestione della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportivo Attività Subacque) è sconcertante!!! Tranne qualche sezione punta ancora dritto alle gare non capendo che se manca il pesce mancano i pescatori e di conseguenza i garisti (che si ostinano a chiamare "atleti"). Stesso discorso per le ditte commerciali le quali avrebbero il più grande interesse che i pescatori non abbandonino il mondo alieutico e cosa fà? Qualche raduno e/o corsi per ragazzi miseri.....Certo che 1000 guardie volontarie possono apparire tante ma dividetele per le provincie italiane....
Rugby subacqueo
La FIPSAS nazionale non potrebbe controllare anche le gestioni delle sezioni locali visto che ad esempio a Bella la locale eszione immette trote in acque pescabili colla solo licenza ma pagati da chi fà il bollettino FIPSAS e sborsa 30 euro.
Cosa ha di sportivo la pesca? Bucare un pesce, stressarlo col recupero e tenerlo ore nelle nasse è una cosa sportiva? Aggiungiamo che vi sono competizioni fatte in apnea ed il pesce non ritorna vivo in acqua di certo. Cosa ci fanno il Rugby subacqueo o il nuoto pinnato ed altre amenità nella FIPSAS?
Non riesco a capire che figura abbia un normale pescatore che abbia la FIPSAS senza essere iscritto a nessun club affiliato. Mi spiego meglio: Il signor Ciapanò è iscritto al club bocciofilo "tirasport", và alle assemblee e da il suo voto. Paga anche la FIPSAS ma non è iscritto a nessun club affiliato ad essa e quindi non esprime nessun parere suo personale in qualche modo e maniera visto che non partecipa ad alcuna assemblea. Assemblea non si chiama ma essendo nel tema mi chiedo come mai nelle consulte di pesca vi sono figure strane come i rappresentanti degli agricoltori, degli allevatori di pesci ecc ecc

Personalmente non riesco a capire come qualche partito politico non si impegni a cambiare una legge italiana ferma al 1931 dando minor spazio a regioni  provincie che stando cosi' le cose con tesserini e regolamenti vari non fanno altro che deprimere il pescatore.
Non si sà o almeno qualcuno sà ma nessuno lo dice dove sono gli albi dei Diritti Esclusivi di Pesca (DeP)*** in modo che qualcuno possa offrire al proprietario un cifra per acquistarli o affittarli o fronteggiare a scadenza del contratto il concessionario che lo gestiva.
***http://pescambiente.blogspot.it/2012/07/storia-dei-diritti-esclusivi-di-pesca-e.html
Fatemi capire come si possono debellare i pesci alloctoni che oramai sono ben radicati ovunque; Certo che il siluro và contenuto e se possibile eliminato ma in acque con pochi esemplari e non certo nei laghi di Mantova o nel Po basso dove cmq si deve killare per il rispetto dei rari autoctoni rimasti, della legge....Fra l' altro è inconfutabile che smaltire un siluro oltre i 50 Kg è una grossa impresa ma con un buon machete lo si fà; Una piccola impresa E' NON ANDARLI A PESCARE perchè certe attrezzature sono dedicate esclusivamnte a quel pesce!!!


Fatemi capire chi decide se un pesce mettiamo un barbo o una trota marmorata) è un ibrido o un puro? Sfido io a decidere (e segnare su uno dei tanti segnacatture) se la trota in questione è una fario oppure ha un 20% di marmorata e quindi la debbo segnare in altra casella.
Non riesco a capire la quasi sparizione del Triotto,
la super rarefazione della Lasca, la decimazione di Alborelle dato e assodato che in posti infrascati il cormorano non và e il siluro non vi è in rogge, canaletti ecc ecc del Piemonte. Non mi direte che le Alborelle dei grandi laghi del Nord siano sparite o quasi per colpa degli uccelli e di qualche siluro che vi è dentro?
Fatemi capire la mentalità media del pescatore italiano che si lamenta dei buoni di qualche riserva e poi compra attrezzature super costose. Fatemi capire che faccia tosta come si possa apparire (specie su facebok) con grandi carpe fra le braccia di cui almeno l' 80% prese in un carpodromo. Fatemi capire perchè molti soci dell' associazione xxx si lamentino della gestione e poi all' assemblea ci và l' 1%? E chi è quel 1% se non chi agisce nell' associazione in modo onlus? Io proporrei un aumento della quota a chi non fà nulla (semine,recuperi, vigilanza,gestione incubatoi ecc ecc)



Non capisco com si faccia a pescare quando a 5 metri hai una GNOCCA che prende il sole in monokini (A Viverone me ne sono andato....vi era anche mia figlia..).

Non riesco a capire chi rilascia i siluri gridando che sono pesci come gli anche loro e innesca un carassio o altro pesce per prenderli.
Ho il sospetto ma solo quello di lavori  sulle massificazioni enormi fatte su riali  in posti dove anche se l'acqua esonda bagnerebbe solo la campagna. Vari progetti di immissioni di specie ad alto rischio come marmorate, temoli  o storioni specialmente fatti in certe acque non mi trovano in accordo come esempio anche se è facilmente intuibile che sono giochi politici.
fatto in una derivazione grossa del Sesia cioè nella roggia Mora.
Come cavolo fanno artificiali di silicone ad avere prezzi esorbitanti?
In fiumi e torrenti che fanno da confine chi determina la metà dell' asta fluviale e quindi decide ove il pescatore stia immergendo la lenza?
Come sono gestiti i soldi che incassano le regioni e le provincie? Di certo non possono fare molto dato che ad esempio nel biellese ci sono sui 2.000(anche meno) aventi licenza che fanno 45.000 euro circa cioè lo stipendio medio di una impiegata.
Perchè non si fanno esami od anche solo corsi per ottenere la licenza visto che parecchi scambiano Goioni per Barbi canini oppre Black bass per persici sole ecc ecc
Come mai su riali vengono fatte opere colossali?



 Come mai i No Killisti tengono il pesce in grosse nasse stressandolo e magari dopo avere fatt0 200 Km in auto inquinando a dirsi ambientalisti?

Come la carta stampata a scrivere fesserie assurde?

4.28.2016

Pesca Cuneo (riserva Cappello di Napoleone)

Il Gesso (Gess in piemontese), è un grosso torrente piemontese lungo 42 km, principale tributario di destra della Stura di Demonte, che scorre nell'omonima valle delle Alpi Marittime, sviluppando il suo corso interamente nel territorio della Provincia di Cuneo.
Poco a monte di Valdieri, si sdoppia in due rami principali, quello detto Gesso della Valletta a destra e quello detto Gesso di Entracque o della Barra a sinistra


La Riserva “Cappello di Napoleone” prende il nome da una grande roccia che ricorda il tipico copricapo del generale corso. Si trova in alta valle Gesso della Valletta ed è  nel Parco Naturale delle Alpi Marittime . Pescando si possono scorgere dei bellissimi esemplari di camoscio, capriolo e volpe. Questa zona è impreziosita dalla presenza di bellissimi laghi alpini tra i quali quelli delle Portette, del Claus e di Valscura (inferiore e superiore)
Area parcheggio e pic-nic presso la casetta del guardapesca. Zona attrezzata per la pulitura delle trote.
Corso d’acqua: Gesso della Valletta e la riserva è quella nel titolo


Specie ittica seminata: trota fario

Peso medio trote immesse: 500-600 g nel tratto verde e un pò maggiore in quello tratto rosso.
Specie ittiche autoctone presenti: trota fario detta “Regina” e lo scazzone (detto “bota” nel dialetto locale).


Note: possibilità di praticare la pesca a mosca NO KILLQuando pescare: l’apertura viene decisa di anno in anno in base alla quantità di neve presente in loco. Chiude la prima domenica di ottobre.

Per misure minime e numero di capi trttenibili Misura minima consentita telefonare allo  0171/266356




Molte volte si possono fare  catture di trote da record. Nel tratto rosso vengono immesse trote fario anche di peso superiore al chilogrammo. La riserva offre la possibilità di praticare la tecnica di pesca a mosca e a spinning NO KILL nel tratto verde, quello più a monte, rigorosamente con ami senza ardiglione.

PERIODO APERTURA RISERVA: l'apertura viene decisa di anno in anno in base alla possibilità di accesso alla strada che porta alle Terme di Valdieri per via della neve presente in vallata. Incide sulla scelta anche la quantità di neve presente in loco lungo le rive del torrente. La riserva chiude la prima domenica di ottobre
VALIDITA' BUONO : semigiornaliero / giornaliero garantite.
PREZZO BUONO DA PESCA  la riserva di pesca è divisa in due sezioni il tratto rosso e il tratto verde
Il tratto rosso, quello più a valle, è riservato esclusivamente ai soci stagionali che hanno acquistato delle quote di accesso per la cattura garantita di 50/100/150 trote a scalare dal numero iniziale.Per il tratto verde telefonare sempre al numero indicato sopra

DOVE SI ACQUISTA IL BUONO e altre info : direttamente presso la baita del guardiapesca posizionata a metà della riserva.
I buoni si possono inoltre acquistare c/o - Cavallo Sport - Via Garibaldi, 18 a Borgo S.Dalmazzo


LICENZA DI PESCA RICHIESTA: licenza governativa e acquisto dei buoni ATTREZZI E MEZZI CONSENTITI : 1 canna con o senza mulinello
TECNICHE DI PESCA CONSIGLIATE : al tocco, alla passata (anche con galleggiante vista la presenza di numerose buche),*** a fondo, a spinning e a mosca (per quest'ultima tecnica di pesca, vista la minima presenza di vegetazione, questa riserva può essere frequentata anche dai meno esperti - mesi consigliati: giugno, luglio, agosto). Come filo uno 0.20/022 è adatto al tratto verde mentre nel tratto rosso è meglio abbondare un pò od andare, specie a spinning, coi nanofil.
***basta aggiungere un galleggiante intagliato classico alla già esistente montatura

ESCHE CONSIGLIATE : camole, lombrichi, lumache, sanguisughe, Gatoss, portasassi, la perla (per la pesca con esche naturali) cucchiaini  e minnows con livrea fario galleggianti oppure affondanti o  leggermente Shad Rap per le buche da 3 a . Ottima è risultata la resa degli artificiali della Flumen (https://www.extrafg.it/) che ho avuto in prova da uno dei soci ancor prima fossero in commercio) .
Conviene prima di partire controllare di avere tutto dato che nelle vicinanze sembra non esistere negozio di pesca.
Si consigliano stivali a tutta coscia o wader con suola antiscivolo, un adeguato vestiario (con magari gli scaldini per mani e piedi o dei guanti fatti appositivamente)) nei periodi ancora freddi e frequentarla in 2 in caso di incidente che nei torrenti è sempre in agguato.

Regolamenti : vedasi legge regionale n.37 del 29/12/2006 o andare al link:http://www.provincia.cuneo.gov.it/tutela-flora-fauna-caccia-pesca
COME ARRIVARE:
- DA TORINO : autostrada A6 Torino-Savona e A33 per Cuneo. Successivamente prendere la SS 20 per Borgo San Dalmazzo; da lì proseguire per la valle Gesso fino a raggiungere e superare Valdieri e Sant'Anna di Valdieri. Superato Tetti Niot, prima dei tornanti, sulla sinistra si trova la baita del guardiapesca
- DA CUNEO : proseguire come sopra
- DA GENOVA : prendere l'autostrada A10 Genova-Ventimiglia dirigendosi verso Savona, imboccare l'autostrada A6 Savona-Torino e poi immettersi sulla A33 per Cuneo. Proseguire come sopra
DATI RISERVA – RISERVA DI PESCA CAPPELLO DI NAPOLEONE
gestita dalla Associazione Fish Promotion
Via Garibaldi, 20 - Borgo San Dalmazzo (CN)
tel. + 39 0171/266356


4.23.2016

Pesca No Kill assoluta?....pensiamoci sù







Da un molto tempo sento sempre più montare, sulle riviste cartacee e nelle discussioni online, una sorta di fanatismo del No Kill con anche qualche “tentativo di cavalcare l’onda” da parti 

di giornalisti di pesca di cui ho fatto parte dal 2000 al 2008 scrivendo per le riviste della fallita editoriale Olimpia e precisamente per PESCARE ed il peccatore, Ops il Pescatore con anche 50-60 pagine ingombro che coi 2000-2500 euro che incassavo mi sostenevano le spese di pesca non intaccando sul bilancio famigliare basato sullo  stipendio di 2 operai. Sembra che pescare No Kill con amo singolo e senza ardiglione sia rispettare il pesce ma soprattutto diventi il mezzo principale per salvare la pesca nei futuri anni.
Per rispettare il pesce BASTA NON ANDARE A PESCA!!! Lo facciamo, ci piace amen… ma non tiriamo fuori alibi per tacitare la nostra parte ecologica. Personalmente faccio Kill sulle trote e sui persici reali di buone dimensioni (le iridee tutte!!) e rilascio altri pesci anche se 2 anni fa i vicini mi hanno talmente rotto le scatole di fare una mangiata di pesce di acqua dolce che ho trattenuto dei barbi e dei cavedani presi nei 2 giorni precedenti
. Intanto nei movimenti ambientalisti del nord Europa stà prendendo piede la filosofia che si vada a pesca per mangiare il pesce e non per bucarlo, stressarlo ecc ecc e poi liberarlo per magari riprenderlo.

Nel mondo succedono cose che pensare ad attuare SOLO queste pratiche mi sembra come dare una aspirina ad un malato di raffreddore e allo stesso tempo di tumore senza pensare a questa ultima malattia.
Vi porto solo alcuni esempi che sono minima parte di ciò accade nel mondo e che sono la causa del declino ittico oltre che ambientale della terra: in Siberia per più di 30 anni, l'acqua è stata deviata dal Amu-Darya e dai fiumi di Syr-Darya che alimentano l’Aral, per irrigare milioni di acri di terra per produzione del riso e del cotone in Asia centrale.
Ciò ha causato una perdita più di più del 60% dell'acqua del lago.

Il lago ha ristretto oltre da 65.000 chilometri quadrati a meno della metà di quella grossezza.
La concentrazione nel sale del lago è aumentato da 10% a più di 23%, contribuendo alla devastazione di un'industria della pesca una volta prospera. Il clima locale secondo come riferito è cambiato, con le estati più calde e più asciutte ed inverni più freddi e più lunghi. Mentre l'acqua si è ritirata, il terreno salato è rimasto sulla base esposta del lago.

4.21.2016

Pesca in Austria nelle riserve della famiglia Gargantini




Alberto Gargantini con un Huco Huco
La Drava (Drau in tedesco, Dráva in ungherese, Drava in sloveno e croato) è un affluente del Danubio, che nasce nel comune di Dobbiaco (nelle vicinanze della sella di Dobbiaco spartiacque tra il bacino del Mar Adriatico e di quello del Mar Nero) ai piedi della Cima Nove (nella cosiddetta "Foresta delle canne"), nel Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto. Con i suoi 749 chilometri dalla sorgente alla confluenza col Danubio, è il più lungo tra i fiumi che hanno la sorgente in Italia.
Drava a Ferlach
Il Wörther See / è il più grande lago della Carinzia, in Austria.

Si snoda con forma allungata per 16,5 km tra Villaco e Klagenfurt, con una larghezza massima di 1,5 km. A metà del lago si trovano alcune penisole che praticamente dividono il lago in due ampi bacini.

La riva nord del lago è maggiormente edificata e trafficata; quella sud è più tranquilla e naturale. I principali paesi che insistono sul lago sono:
Velden - all'estremità occidentale
Pörtschach - sulla riva nord
Krumpendorf - sulla riva nord
Maria Wörth - sulla riva sud

Sono tutti attrezzati per il turismo estivo balneare.
All'estremità orientale del lago si trova invece la periferia della città di Klagenfurt


Premettendo che il tempo scorre in questo scritto vi saranno acque che magari Adriano non ha più in gestione ed altre nuove e quindi informatevi presso il suo sito che è www.adrianogargantini.it oppure http://www.trophyclub.it/

Agli inizi dell' anno 2000 apparve un messagio sul forum di PescareOnline dove il signor Adriano Gargantini(orinigario di Bernareggio (Monza) nel 1953) offri 800.000 lire al mese, vitto ed alloggio a qualche pescatore che gli testasse delle acque in sua concessione in Austria e precisamente in Carinzia. Qualcuno, compreso me, penso ad uno scherzo ma Adriano mi disse che era proprio lui e di mettersi in contatto telefonico. La cosa avvenne e poi ci incontrammo alla fiera di xxx (Vicenza mi pare);
Nasen ovvero la Savetta col naso grosso
Di certo un mese non potevo starci ma qualche giorno si'. All' inizio avrebbe dovuto accompagnarmi mia moglie nei giorni di Pasqua li' attorno ma poi venne con me un certo A.R. ex presidente della FIPSAS Novara (di cui preferisco esentarmi dal nominarlo completamente visto come finirino i nostri rapporti) ma i novaresi sanno bene a chi alludo....Nel suo hotel vi ero già stato 2 anni prima pagando ma era presente solo la moglie e il figlio minore Francesco  e feci 2 mezze giornate di pesca con risultati altalenanti visto anche un gigantesco temporale che ci colse proprio mentre i pesci cominciavano ad abboccare.
In certi momenti i Nasen in Drava piccola erano cosi' tanti che acadeva...

Naturalmente non volli denaro e tornai ospitato da Lui un 10-12 volte accompagnato dalla famiglia o da amici pescator; l' ultima credo nel 2008. Voi direte "che culo"...Ma i 1200 Km di benzina e i costi autostradali li mettevo io.....Lui si beccava un bel pò di pubblicità essendo ai tempi io collaboratore delle riviste dell' Olimpia e molto noto in siti e forum di pesca.

Oltre qualche volta la moglie e la figlia venne 1 volta anche la suocera; I miei compagni di viaggio furono il citato A.R,, Lucio C. detto "Titta di Girolamo", Luca ragno detto "Selvatico" , il noto e compianto  Mauro Patrucco di Casale Monferrato detto "Il carparo" in quanto scriveva sulle riviste della pesca a quei grossi ciprinidi e Gabriele C: detto "Lo spacciatore di fontina scaduta" oppure "Gabox"in quanto abitava vicino Aosta.

Gabox all' Hucher Au

Carpa del lago Hucher Au

 

Il primo hotel era situato a Ferlach dove in centro paese, davanti alla banca di Slovenia, scorreva un riale stracolmo di trote (la vedete una cosa cosi' in Italia?);

Ruscello a Ferlach

La fine della Drava piccola
la cittadina di 7.000 anime è nota per la fabbricazione dei fucili da caccia e per chi voleva anche di Nigh Club...... Il secondo, molto grosso, a 20 Km da Klangefurt vicino al castello di Hollenburg ma dopo un anno prese fuoco e dopo e attualmente a Frog frazione di Rosegg in una specie di isola formata dal By Pass della Drava e dalla Drava piccola. La Drava è piena di dighe che sbarrano il suo corso ma solo la prima è munita di un canale By Pass.

 

 
Le acque in concessione ad Adriano attualmente lo vedete nel suo sito che è: http://www.trophyclub.it/




Io e soci pescammo nella Drava grande
Io e Francesco Gargantini

Mia moglie

Selvatico le prendeva anche all' imbrunire



Ferlach



Sopra e sotto pesci della Drava grande a Freistritz



Coregone Drava


Ferlach


Grafestein
e in quella piccola,






Il misterioso Titta di Girolamo



Sotto. Piccolo autriaco felice perché pres la carpa coi bigattini che gli regalammo

 nel lago Kuker Au dove vi erano e presi tinche con grosse macchie nere, nel Galitzen affluente della Gail, nella risorgiva, io anche nel Treffen con solo la cattura di un cavedano e di un mini persico reale; Suo nonno ,ch sarà stato 45-50 cm si slamo GRRRR
 Treffen
e due volte in barca nell' Ossiacherse (see=lago). Le uscite in barca sono da ricordare dato che prendemmo le Alborelle Carenatus che arrivano vicino ai 400 gr
in una occasione mentre nell' altra in barca lasciai un minnow alla deriva con la canna sulle gambe e proprio quando A.R. mi filmava e dicevo "il posto è bellissimo, peccato che il timone si sia rotto e non abbiamo preso nulla" abbocco un Lucioperca sui 1500 gr.
Una mattina presto sotto la diga di Feistriz (il posto più gettonato) presi in una ora almeno 15 persici reali fra i 20 e i 35 cm a galleggiante coi bigattini. Pescai anche nel Gurk che sfocia in Drava prendendo tantissime breme di 3-4 etti.

Colla moglie e i famigliari visitammo 2 volte Graz e Salisburgo
Salisburgo

Aperitivo nel barcone che si deve sotto

La Mur a Graz

La Drava a Maribor in Slovenia
,
Il paese di Ossiach sopra e sotto

andammo fino al lago Bianco dove si vede il fondo 30 metri sotto e gironzolammo di quà e di là sconfinando pure in Slovenia. Tornai a Lienz dove la volta prima Alberto aveva accompagnato me, Selvatico, il noto spinnofilo Luciano Cerchi e moglie al negozio/museo dell' imbalsamazione da Bernard Scholtz ..Se siete in un viaggio piscatorio/romantico fate i manco 50 km che vi porteranno al lago di Bled in Slovenia
che considero lo specchio di acqua più bello mai visto.
A Lienz sopra e sotto



le 2 foto sopra è il Gailitzen con l' egnimatico Titta Di Girolamo
 





Carpa Aucher Au di Bellomini
Naturalmente andammo a funghi in stagione adatta essendo la zona molto ricca di ciò. In hotel vi sono stanza per pulire, cucinare i funghi un frezzer per riporli e un attrezzo per essicarli velocemente.




Qualche volta bisogna togliersi delle soddisfazioni nella vita e per un pescatore la Carinzia è senz' altro una ottima meta.

Milano_Rosegg sono 520 km circa passando da Udine. I prezzi dei buoni 2016 vanno dai 20 euro della Drava piccola a quasi 50 euro per zone a trote. Per pesca al colpo e/o ledgering si calcoli 5 kg di pastura e 2 kg di bigattini al giorno che si riducono di circa un quarto nella Drava piccola.

Ah dimenticavo che vi sono anche degli Huco Huco....Vi sono anche i caffè ma sono a litri ah ah ah



Caffè corto austriaco...
Alla sera sedetevi con Adriano che vi incanterà con storie di pesca, caccia,esplorazioni di luoghi selvaggi come la British Colombia e la Mongolia. In loco la maggioranza l' italiano lo capisce abbastanza ma lo parlano in pochi. Attenti alla polizia stradale e ai guardiapesca che magari l trovi in giro con ciabatte e cane al guinzaglio...

A spinning fù il Gailitzen a dare a me e Titta di Girolamo grande soddisfazion a spinning dove in 3 ore di pesca catturammo una quindicina di trote a testa di media pezzatura

Adriano Gargantini
Le pesche attuabili sono tutte ma io e soci praticammo la pesca a galleggiante, a ledgering e a spinning. Le giornate storte vi sono anche li' ma quando imbatti nella giornata giusta puoi fare 1 quintale circa di Nasen e Breme uniti a grossi cavedani e barbi con contorno gradito magari di trote fario o iridee, salmerini, temoli, coregoni e alborelle di 15-20 cm che ricordano le Avole dei grandi laghi italici. Questo strettamente fatto in Drava sia piccola sia grossa. L' ultimo giorno di un soggiorno con la figlia facemmo a gara a chi prendeva più alborelle per portarle a casa e far una bella frittura. Quasi quasi (quasi....) mi batte ma comunque in una ora superammo entrambi i 100 pezzi.
Alborelle Carenatus (http://www.ittiofauna.org/webmuseum/pesciossei/cypriniformes/cyprinidae/chalcalburnus/chalcalburnuschalcoides/chalcalburnuschalcoides.htm)

Splendida la vista sull' Ossiachesee da un ristorante posto a quasi 1000 metri sulla strada per andare alla "montagna del fungo". Poi si può salire ai 2000 metri dove vi sono le piste da sci ma il tratto è sbarrato e bisogna pagare.
Ossiachersee visto dal ristorante



 Nel lago vi erano le tinche citate, grosse carpe e qualche bel luccio oltre a Breme catturate da me e A.R. e messe li'. Il ledgering trova la sua giusta applicazione in Drava grande specie alla ricerca dei grossi barbi che non impediva di allamare altri pesci. La comica di questo lago di 7-9 ettari è che il proprietario lo affittava per 10 anni alla volta; Il gestore  precedente si dimentico, immise 9 quintali di trote e poi lo prese Adriano....ah ah ah





. Anche la risorgiva regalo a me, a Selvatico a Luciano e mogli belle catture di trote e salmerini.
Grande foto!!!
 




Selvatico


Salmerino

 Per lo spinning  l' ho praticato 3 volte alla ricerca di lucci; Una in Drava piccola ove in 5 (compreso il celebre Roberto Cazzola) ma  uscii solo un luccetto,
Per quanto riguarda lo spinning al luccio qualche lancio lo feci e la prima volta
vidi un inseguimento di piccolo esox e presi a Grafestein sotto la diga alle 15.30 del 31 dicembre 2003 un luccio di 63 cm che ingoio in maniera molto decisa un tandem della ex Netts (non Mepps) , sanguino e cosi' Alberto me lo imbalsamo e fà capolino nel mio salotto. In altra occasione, sempre in Drava grande, presi col guadino  un grosso luccio semimorente che portai in Hotel e non seppi che fine fece.
Luccio 63 cm
Una altra uscita a spinning sul Treffen mi diede solo un cavedano e un mini persico reale. Nella Drava piccola Selvatico catturo 2 cavedani sul paio di Kg con un minnow.

Possibilità di attiva balneare e sciistiche; Non troppo distante dall' Hotel vi era anche un maneggio e mia figlia si fece 4 ore a cavallo lungo la Drava e vi sono 200 km di piste ciclabili pure. Casinò a Velden. 200 Km di piste ciclabili lungo il fiume e anche li' la Baby ne fece un bel po' assieme alla sua amica Jessica che avevamo appresso quella volta  e non so ancora adesso come fece a tornare all' hotel...

E' mia ferma convinzione che avendo un bel po' di "sghei" che pagando più buoni giornalieri per le 2 Drava  e potendo girare di qua e di là senza essere ancorato ad una riserva che , specialmente a spinning, ci potrebbero scappare delle belle sorprese visto che i lucci ci sono, le trote, i persici reali e i salmerini idem, un lucioperca lo vidi in un inseguimento ad una alborella, qualche Huco Huco è presente, grossi cavedani sono ovunque, i barbi dell' est sono molto più aggressivi di quelli italici (e lo si nota negli ultimi anni in Italia dove alcuni si dedicano al ciprinide esclusivamente mentre ai miei tempi giovanili erano catture sporadiche)


Cavedano di Selvatico


 
Luccio trovato semimorente

La famiglia Gargantini al completo

 

 

 


Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...