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3.17.2015

Torrente Terdoppio il signore delle acque novaresi



Il Terdoppio è un torrente del Piemonte e della Lombardia che nasce sui rilievi delle Colline Novaresi nei pressi dei comuni di Agrate Conturbia Dopo aver attraversato la provincia di Novara e la periferia est del capoluogo, dove riceve anche alcuni piccoli apporti sorgivi, giunge all’altezza del comune di Cerano dividendosi in due rami: il primo, detto Roggia Cerana va a sfociare nel Ticino, l’altro invece attraversa per buona parte la zona della lomellina in provincia di Pavia scorrendo quasi parallelo all’Agogna, per poi sfociare nel Po presso Zinasco, dov’è noto col nome di Tardubi. Per la caratteristica di ricevere subito molte risorgive era considerato quasi un chalk Stream e classificato acqua pregiata fino quasi a Novara ma adesso il limite acque pregiate è più a monte.


Il torrente è un corso d’acqua di origine prealpina che attraversava le province di Novara e Pavia e con uno sviluppo di circa 90 km confluiva in Po a sud di Zinasco. Bacino idrografico di 515 kmq con una portata media di 3,7 metri cubi secondo  La sua continuità fu interrotta artificialmente in epoca medioevale, quando per esigenze approvvigionamento irriguo le sue acque furono intercettate poco a sud di Novara e quindi deviate verso la valle del Ticino. Da questo intervento si generò un nuovo assetto del Torrente, che oggi può essere suddiviso in due porzioni distinte, Terdoppio novarese e Terdoppio lomellino.

Il Terdoppio lomellino, anticamente unito al tratto di monte, prende invece origine da diversi corpi idrici minori che nella porzione più meridionale della provincia di Novara confluiscono nel Torrente Refreddo. Quest’ultimo entra in provincia di Pavia e all’altezza di Gravellona Lomellina cambia il suo nome in Terdoppio. Da qui incrementa la sua portata grazie all’apporto di risorgive, colature e scaricatori di corsi d’acqua a uso irriguo, percorre tutta la lomellina orientale con andamento subparallelo al Ticino e confluisce in Po in comune di Sommo. Attualmente tra i due tratti di Torrente non esiste più una connessione diretta, sebbene acque provenienti dalla porzione novarese giungano comunque al Terdoppio lomellino per mezzo di corpi idrici minori; in condizioni ordinarie il loro contributo è molto modesto ma in occasione di forti precipitazioni nel sottobacino piemontese la loro influenza sulle portate in transito nel tratto pavese sono assai rilevanti. Quale sarà la verità?
Esso è il mio “maestro” e ancor oggi mi fà reincontrare vecchie e nuove generazioni.
. Quello che interessa è la popolazione ittica. Una volta strabordante di vaironi e colmo di lucci
e cavedani univa non poche  trote , tinche e carpe
oltre ad altro. Dal ponte della strada di Cameri a monte di quella di Caltignaga  non vi era metro che io e mio padre non conoscevamo e frequentavamo molto anche colla bilancia. Significativa una anguilla di 2400 gr del genitore colla bilancia e sempre collo stesso attrezzo ben 6 tinche mie in un colpo solo. Attualmente la mia conoscenza si allunga fino a Cerano ove il torrente si ramifica ma soprattutto perché le buche maggiori, atte ad ospitare lucci e belle carpe, sono li. Si consiglia pesca a spinning al luccio e al cavedano
specialmente non dimenticando che i barbi europei ci danno bene anche ai minnows,
A fondo/feeder/method per le carpe (anche grosse) e col galleggiante per le altre specie. Le trote ci sono ma meno di prima e nel tratto medio alto. I vaironi presenti ma non vale la pena di tentare “la fricia”. Presi ultimamente anche pighi di cui alcuni grossi vicino Olengo.
Per gli accessi consigliamo presso il ponte sulla strada che collega Caltignaga alla statale che và al lago maggiore. Oppure proseguire sulla stessa statale verso Novara e si avrà un altro ponte. Altro ponte sulla strada che conduce da Novara a Cameri. Oppure uscire al casello di Novara Est, prendere per Trecate e uscire ove indica Novara-Corso Trieste; Davanti c’è una strada asfaltata e dopo a sinistra uno sterrato. Oppure andare sul ponte che da Novara in Vi Milano conduce a trecate.Posteggiare ed andare a piedi verso gli alberi che si vedono. Oppure andare a Novara Olengo .


Video


A Caltignaga


qua lo vediamo a Cerano dove è campo gara e finisce

https://www.youtube.com/watch?v=L-BKT6SkKiU

A Novara Veveri

https://www.youtube.com/watch?v=7-xGw7gLaAw

Zona CIM

Terdoppio segreto
https://www.youtube.com/watch?v=mCiSa8Enh5w

A Novara Olengo

https://www.youtube.com/watch?v=_VO0TI7npIo

 Negozio di pesca: Punto Pesca a Novara Lumellogno Corso dei Muratori 84 (Lesovitich ottimo costruttore di minnows)  oppure Boutique della Pesca Corso della Vittoria 51 sempre a Novara. Davide Verri in Corso della Vittoria 54 specialista al colpo e Triesport in Corso Trieste 80


Permessi: Licenza governativa meno un tratto Zona Turistica Pesca( da quando Novara è una città turistica a parte la cupola di San Gaudenzio???Boh) a valle del ponte di Corso Trieste fino al ponte della ferrovia dove ci vuole il Fishing Tour (vedere in www.apdno.it).

 Per alloggio e vitto nessun problema. Chiedere piatti di riso ovviamente e in special modo la “paniscia” con verdure, salame e cotenna di maiale. Comprare: Gongonzola, Biscotti Pavesini, Riso nelle cascine, Salame sotto grasso.

 Da vedere: La Cupola di San Gaudenzio (121 metri) dell’ Antonelli e il Broletto.


12.11.2014

ANEDOTTI DI PESCA



E’ logico che i dati non siano  esatti al 100% dato il tempo è passato e anche tanto in certi casi.

Per chi non abbia ben chiara l' idrografia vicino a Cameri (7 km da Novara) farò prente che nel raggio di 10 km dal mio paese natale vi era il Ticino, i torrrenti Terdoppio, Arbogna ed Agogna i grandi canali Cavour, Quintino Sella e Regina Elena e una miriade di canaletti, fossi ecc ecc



Correvano gli ultimi anni “60 e i primi anni “70 e il giovin Walter era quasi sempre, colla bella stagione, alla Pontisella del Terdoppio (o Centrale idroelettrica di Veveri) colla sua bici o con quella bellissima moto da cross che però era superata anche dalle lumache dato che il padre non gli aveva permesso il cambio del carburatore.  
Ponisella del Terdoppio-Sotto passa il canale Cavour
Giunto il momento che il fisico divenne idoneo la bilancia fece la sua comparsa e specie dietro la centrale, alla cieca, non ricordo quante qualità ittiche finivano nel cestino e poi ogni tanto agli addetti ENEL che lasciavano che il ragazzo cioè io leggesse gli scatoloni di pornazzi che loro avevano.  Il luogo era frequentato nel medio pomeriggio da una coppia di 40enni. Lui pescava ,io chiaccheravo con lui che parlava dei fascisti e lodava quella brava e santa donna  di sua moglie.  Un giorno arrivai e lui non vi era ma l’ asciugamano della moglie si’ .Io me ne andai; Al ritorno dei cespugli erano parecchio movimentati senza che il vento ci fosse e poco dopo Lei usci semi nuda colle tettine al vento.... Sarà andata  a cambiarsi in bagno pensai…..solo che usci anche un masculo sorridente. BRAVA DONNA!!!!!

 Walter faceva il bagno nel canalino di Veveri, nel Terdoppio, tastava sotto i massi dove ogni tanto toccava qualche bel pesce e lo accarezzava; Vi potrà sembrare strano ma il pesce rimaneva li’ a farsi coccolare fino a quando volava sulla spiaggia prima e in padella dopo.

Un altro giorno andammo a sondare il Terdoppio dal ponte che univa Cameri a Caltignaga risalendo il torrente colla bilancia di 2 cm. di maglia; 3-4 cavedani medi, una tinca, un paio di trote finirono nel metallico cestino; Vidi un lucciotto e la tattica era di posare la bilancia molto lentamente a 1 metro circa davanti al muso e tenere la rete   leggermente inclinata e il socio che toccava il sedere del pesce che partiva di scatto e si insaccava. Il papi disse “aspetta che ho un barbo sotto un masso”; Io aspettai ma mi arrivo un altro lucciotto dalla parte opposta. Richiamai il genitore ma la risposta fù quella di prima. Schiumavo rabbia!!!! Dopo un grido “ C’E’, C’E’”. 30 minuti per metterla nel cestino…..quel culatone del papi aveva insaccato una anguilla di kg 2.400!!


Era fine ottobre/inizio novembre e ben coperti ci recammo colla Ducati 125 (mio padre aveva la patente C ma mai volle comprare una auto)  sull’ Agogna a Caltignaga colla bilancia. Qualche pescetto qua e qualcuno là ma nulla di più. In un canalone cominciammo a vedere delle Armillaria mellea conosciuto come “chiodino” e riempimmo un paio di borse di plastica che avevamo sempre dietro.
Ma erano tantissimi ed allora? Li mettemmo nelle reti della bilancia ed attraversammo Caltignaga e Cameri in moto  di domenica mattina  con io che tenevo ste reti piene di funghi sulle spalle colle mani  fra lo stupore dei passanti appena usciti dalla messa. Il signore aveva moltiplicato i funghi e non i pesci…….. Immaginatevi la scena e riderete anche Voi adesso…


Il destino mi portò a lavorare in quel posto detto adesso ASL dove in mensa conobbi una tecnica di radiologia di nome Carla; Bruttina di faccia ma 2 tette della madonna. Era simpatica ma sembrava un po’ squilibrata tanto da mischiare l ‘insalata col risotto, mettere i biscotti Pavesini gratuggiati sopra le braciole e amenità di quel genere. Ad una mia proposta di uscire assieme mi disse: “ Walter ho la patonza al naturale ma non te la farò gustare”!!!!! Però se mi porti a pesca con te in luogo selvaggio prenderò il sole solo colle mutandine. Individuai  una isoletta nel Ticino e li ci recammo. CHE ZINNE MAMMA MIA!!!!! Posi 2 canne a fondo e decine di volte le mie mani furono allontanate da esse(dalle tette ovvio)……..Tolsi il mais da una canna e innescai dei  vermoni di terra enormi col risultato che poco dopo ero impegnato in una lotta con una carpa di 6 kg e300 gr.


Carla alla vista del  pesce comincio ad insultarlo, a prenderlo a sassate gridando che era lui che aveva mangiato il suo fratello più piccolo. Io ero stralunato ma intuii che era il momento giusto di toglierli le mutandine ed assaporare colla mia canna di 15 cm la foresta nera che era in mezzo alle sue gambe. Tornammo all’ auto, Lei si allontano, io la segui e capii’ tutto…..Io usavo le canne da pesca e Carla le “canne”(Marjuana) e basta  ah ah ah 


Anno 2000 a Trino nel lago uscito dalla escavazione di inerti della centrale nucleare (privato al 100%)mentre il “carparo” accendeva il fuoco per lo sbevazzamento culinario (credevate che eravamo li’ a pesca?) io feci un po’ di spinning al luccio e Titta Di Girolamo mise 2 canne a fondo alla ricerca di carpe ancora attive. Io nulla e lui un luccio di 110-120 cm che addento le boiles  mentre recuperava .




L’ ultima è di 3 anni fa ed è vera al 190%.

Alle 13.30 di maggio  circa tornavo a Biella dal Sesia a Romagnano con 2 iridee prese nel  Fishing Tour a spinning di cui si suicido facendo il tipico salto fuori dall’ acqua, slamandosi ma finendo ai miei piedi. . Strada infernale per 20 km con auto, camioncini, biciclette, moto e aerei . A quell’ ora però vi era poca gente in giro tranne il solito vecchietto ai 43 km orari; Io ZAC lo sorpassai di bruto davanti ad un bar di color giallo che era in giorno di chiusura. La paletta dei caramba mi fece vedere in un istante mesi e mesi senza patente e almeno un 3-500 euri che volavano fuori dal mio conto corrente.
Il più anziano dei C  comincio un”cazziatone” pauroso”. Io estrassi patente e libretto e glieli diedi standomene ben zitto. Arrivo una moto e si fermo e il carabiniere N 2 andò da loro; Forse erano amici o colleghi.

Io al C1 dissi (che ancora non aveva aperto i documenti) :"Ma sa ero a pesca , ho preso 2 trote e col caldo non volevo che marcissero.."

C1: Lei pesca?

Io: Certo ho anche un blog

C1 guarda i documenti ed esclama Ma Lei è Scandaluzzi; Non mi perdo un suo articolo. Pesco anche io. Guardi le dò 82 euro di multa giusto perché vi era il mio collega. Ma Scandaluzzi  guardi che se non era Lei erano 500 e fischia euro e il magistrato per meno di 4-5 mesi le avrebbe tolto la patente.

Io: Venga a pesca con me brigadiere

C1:Non ho tempo seno  verrei ovunque con Lei e ai 150 km all’ ora



AL CUL NON SI COMANDA




1.21.2014

Pescare a Novara



Le acque attorno alla città sono talmente tante che è impossibile trattarle tutte in un articolo, Partiamo dal rione Veveri che è quello che uscendo da Novara porta verso il lago maggiore attraverso Corso della Vittoria prima e Via Verbano dopo.  500 metri fuori Veveri vi i è una porzione di circa 200 mq  in cui si mescolano acque “importanti” per il Piemonte; qui l’acqua passa sopra l’ acqua e il pescatore non sa ove immergere la lenza. Ma come potete vedere dal numero dei video ci sono stato poche volte........abitavo solo a 4 km e ci andavo in bici 50 anni fà!!!!!


Il Canale Cavour è un canale costruito fra il 1863 e il 1866 a “picco e pala”.
Il suo inizio è a Chivasso (TO) e termina nel comune di Galliate (NO) dopo 85 km. La sua porta massima è di 200metri cubi secondo, che diminuisce gradualmente.
Fra Saluggia e Crescentino riceve il corto ,ma di grossa portata, canale Farini che deriva dalla Dora Baltea. Nel luogo in oggetto la profondità è sui 3 metri. Acqua colore dei fiumi da cui deriva, quindi varia seconda dei momenti.
Nel QS


Il canale Regina Elena è un canale di cemento che origina dal Ticino nei pressi della diga di Porto della Torre, non molto dopo che il fiume è uscito dal lago Maggiore detto anche Verbano.
Costruito fra il 1938 e 1954 è lungo 25 Km con una portata iniziale di 70 mcs e finale di 45 a Novara, frazione Veveri, ove si immette nel Cavour.
Il canale è pescabile solo a monte e leggermente a valle delle centraline idroelettriche. Acqua pulita, quasi trasparente. Si immette nel Cavour attraverso una centrale idroelettrica.


Trota 850 gr con minnows costruito da Lesovitch

Il canale Quintino Sella esce dal canale Cavour appena dopo che vi è entrato il Regina Elena, ma in sponda opposta e la portata è quasi la stessa dell’ Elena. Termina, come nome, a Cilavegna (PV) ove si divide nei diramatori Mortara e Pavia.
La buca iniziale dopo la centrale ha profondità varie e il corso è sui 3 metri con corrente sostenuta.

Il canalino di Veveri esce dal Regina Elena appena prima che questo finisca, sovrapassa il Cavour con 3 grossi tubi e va a servire industrie di Novara. Poca portata, di cemento, acqua bassa ma con fondo “naturale”. 70-80 cm massimo di fondo e acqua trasparente.




Buca iniziale del QS


Il torrente Terdoppio ha una portata media di 3.7 mcs e passa sopra al canale Cavour. Essendo alimentato da parecchie risorgive dopo la sua nascita nelle colline novaresi, era considerato acqua pregiata fino pochi km a monte del luogo in oggetto. Acqua più che discreta se non vi è qualche inquinamento.
Pontisella del Terdoppio




Siamo in comune di Novara a neppure 500 metri dalla frazione Veveri, arrivando dalla SS che arriva dal lago Maggiore. Il Cavour riceve, a monte della SS, in sponda sinistra il R. Elena che esce dall’ ultima centralina posta sul suo percorso. Appena dopo la SS prende vita il Q. Sella sulla destra del Cavour passando prima entro una grossa centrale e formando dietro la stessa una grossa buca. Voltando lo sguardo verso il sinistra e perciò verso il Cavour, si vedranno i 3 tubi che passano sopra il canale e davanti gli stessi che emettono acqua e danno vita al canalino. Percorsi 100 metri circa si incontrerà il Terdoppio caratterizzato da un ponte stretto di cemento che porta sulla altra riva e il Cavour che gli passa sotto e sbuca dall'altra parte.
Trota Terdoppio



Tenete ben presente che i canali, eccetto il canalino, sono soggetti ad asciutte parziali o totali nel periodo autunnale/invernale per cui è bene sempre informarsi in qualche maniera.

C'è da considerare in che critica situazione ittica ci troviamo e quindi facciamo le debite proporzioni, ma vi possiamo assicurare che in quelle acque una volta si potevano trovare,
Paolo a MM.
fino a 15-20 anni fa, tutte le specie derivanti dai corsi d’ acqua naturale da cui derivavano e non elemosinate colla fantasia.
Comunque barbi e cavedani sono le specie più comuni nei canali assieme ad ondate di gardon (a seconda delle annate) e un po’ di trote a seconda delle immissioni, oltre ancora a qualcuna di discesa.
Il R. Elena ha portato sempre persici reali e negli ultimi anni anche Lucioperca. Qualche tinca e carpa è presente sia nei canali sia nel Terdoppio; stessa cosa dei lucci. Anzi il Terdoppio è rinomato per questi ultimi anche se non di taglia notevole.
Non presenti, per fortuna, siluri e breme.

Le tecniche dunque sono la passata, il tocco nel canalino e nell’ Elena, il ledgering e la pesca a spinning.

Il Terdoppio è pescabile colla sola licenza governativa mentre le altre acque nel 2014 sono in concessione alla FIPSAS NO/CAGeP detto Fishing Tour ed in internet si può andare a vedere permessi e regolamentazione nel sito Sito Fishing Tour

Un ottimo negozio di pesca è Armeria Sacchi
Anche se il più vicino è in Corso della Vittoria 56 di Davide V3erri noto garista al colpo
I minnow autocostruiti e non solo li compro da Roberto Leso a Novara Lumellogno Corso Muratori 84 e li potete vedere se avete FB
Profilo FB di lesovitch
Non ve li regala.....

Inquietante Lesovitch


Lo spot è quello preferito (Abita a 300 metri...) da Messia Renato Pellò e suo figlio Marco detto "Satana Ittico" ma anche dal suo amico guida di pesca Paolo che non esitate a contattare in FB Pagina FB di Paolo

Satana Ittico in un recupero pesce


 
Paolo prende i pesci pure quà

















3.05.2012

Torrente Terdoppio

Il Terdoppio è un torrente del Piemonte e della Lombardia che nasce sui rilievi delle Colline Novaresi nei pressi dei comuni di Agrate Conturbia.
Dopo aver attraversato la provincia di Novara e la periferia est del capoluogo, dove riceve anche alcuni piccoli apporti sorgivi, giunge all’altezza del comune di Cerano dividendosi in due rami: il primo, detto Roggia Cerana va a sfociare nel Ticino, l’altro invece attraversa per buona parte la zona della lomellina in provincia di Pavia scorrendo quasi parallelo all’Agogna, per poi sfociare nel Po presso Zinasco, dov’è noto col nome di Tardubi.
Per la caratteristica di ricevere subito molte risorgive era considerato quasi un chalk Strema e classificato acqua pregiata fino quasi a Novara.



Il torrente è un corso d’acqua di origine prealpina che attraversava le province
di Novara e Pavia e con uno sviluppo di circa 90 km confluiva in Po a sud di Zinasco. Bacino idrografico di 515 kmq con una portata media di 3,7 metri cubi secondo.
La sua continuità fu interrotta artificialmente in epoca medioevale, quando per esigenze approvvigionamento irriguo le sue acque furono intercettate poco a sud di Novara e quindi deviate verso la valle del Ticino. Da questo intervento si generò un nuovo assetto del Torrente, che oggi può essere suddiviso in due porzioni distinte, Terdoppio novarese e Terdoppio lomellino.



Il Terdoppio lomellino, anticamente unito al tratto di monte, prende invece origine da diversi corpi idrici minori che nella porzione più meridionale della provincia di Novara confluiscono nel Torrente Refreddo. Quest’ultimo entra in provincia di Pavia e all’altezza di Gravellona Lomellina cambia il suo nome in Terdoppio. Da qui incrementa la sua portata grazie all’apporto di risorgive, colature e scaricatori di corsi d’acqua a uso irriguo, percorre tutta la lomellina orientale con andamento subparallelo al Ticino e confluisce in Po in comune di Sommo.

Attualmente tra i due tratti di Torrente non esiste più una connessione diretta,sebbene acque provenienti dalla porzione novarese giungano comunque al Terdoppio lomellino per mezzo di corpi idrici minori; in condizioni ordinarie il loro contributo è molto modesto ma in occasione di forti precipitazioni nel sottobacino piemontese la loro influenza sulle portate in transito nel tratto pavese sono assai rilevanti. Quale sarà la verità?



Quello che interessa è la popolazione ittica. Una volta strabbondante di vaironi e colmo di lucci e cavedani univa non rare trote , tinche e carpe. Dal ponte della strada di Cameri a monte di quella di Caltignaga non vi era metro che io e mio padre non conoscevamo e frequentavamo molto anche colla bilancia. Significativa una anguilla di 2400 gr del genitore colla bilancia e sempre collo stesso attrezzo ben 6 tinche mie. Attualmente la mia conoscenza si allunga fino a Cerano ove il torrente si ramifica ma soprattutto perché le buche maggiori, atte ad ospitare lucci e belle carpe, sono lì.



Si consiglia pesca a spinning al luccio, a fondo per le carpe (anche grosse) e col galleggiante per le altre specie.
Per gli accessi consigliamo presso il ponte sulla strada che collega Caltignaga alla statale che và al lago maggiore. Oppure proseguire sulla stessa statale verso Novara e si avrà un altro ponte. Altro ponte sulla strada che conduce da Novara a Cameri. Oppure uscire al casello di Novara Est, prendere per Trecate e uscire ove indica Novara-Corso Trieste; Davanti c’è una strada asfaltata e dopo a sinistra uno sterrato. Posteggiare ed andare a piedi verso gli alberi che si vedono.



In video l’ ultimo tratto citato
VIDEO

Qua lo vediamo a Cerano dove è campo gara e finisce
VIDEO

Negozio di pesa: Punto Pesca a Novara Lumellogno corso dei muratori 84

Permessi: Licenza B

Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...