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2.10.2017

Canna teleregolabile in laghetto







Alcuni anni fa alcuni furbi agonisti dopo aver valutato attentamente i primissimi minuti di gara;
Questo dato che spesso cruciali: hanno pensato come azzerare i tempi morti che sono essenziali in queste competizioni ed hanno inventato la trota lago con corte teleregolabili di 5-7 metri con la funzione di lanciare l’ esca  a breve distanza e salpare la trota di peso.
Essendo la canna teleregolabile la si può allungare od accorciare a piacimento specie quando si vedono girare i pesci nel sottoriva sotto i propri piedi. La canna deve avere parecchia  rigidità e potenza e munita di un mulinello N 1000;
Salperemo le trote al volo (le teleregolabili normali sono flessibili e costringerebbero al guadino)
, le prenderemo colla mano sinistra ( o colla destra se siamo mancini) , la slameremo col dito, la uccidiamo e la depositeremo nel cesto porta pesci.
 Come esche useremo le solite camole, vermi, uova di salmone ecc ecc.
La montatura è formata semplicemente da un pallettone che raggiunga il più velocemente possibile il fondo.
Poi una girella con moschettone agevole da sganciare e agganciare, finale di 1 metro circa e comunque a piacimento. Si prepara preventivamente qualche finale con asola con ami di diverso tipo da usarsi in base alle dimensioni delle esche.
La cosa funziona specialmente nei piccoli laghetti dove solitamente si svolgono gare sociali o provinciali.



La cosa più difficile è trovare l’ attrezzo giusto ma nulla vieta di rivolgersi a qualche ingegnoso negoziante che modifichi una normale canna teleregolabile rendendola rigida se non siamo in grado di farlo noi stessi.

5.29.2015

Giornalista di pesca. Umberto Barbarini



Questa volta sono a fare 4 chiacchere con Umberto Barbarini nato nel 1970 a Pavia e residente a Vigevano
Lo conosco da quasi 15 anni online cioè dalla nascita di PescareOnline e relativo forum. Lo sfottevo molto dato che era un patito delle lunghe  roubbassiene che io chiamavo “rabassione” apposta e gli dicevo che io tali canne le usavo per fare il salto con l’ asta. Ci conoscemmo di persona anche una volta nei dintorni di Mortara in delle specie di lanche private di un parente o amico di Sabino Civita (fondatore di LBF Italia) e mi pare che vi era Ferruccio Scanzio (altro fondatore di LBFI)con me. Loro a ledgering e Uby colla sua bella rabassione; Io feci giusto qualche tiro a spinning e presi un discreto Black Bass dimostrando a loro chi era il vero PESCATORE!! Ah ah ah
La foto è proprio di quel BB

Uby poi si mise a scrivere come me sulla rivista Il Pescatore della fallita nel 2009 Editoriale Olimpia.

-Umberto quanti anni e quanti articoli hai fatto

Ho 44 anni, ho iniziato a collaborare con la rivista Il Pescatore d’acqua dolce molti anni fa, sinceramente non mi ricordo quando, ho scritto molti articoli sulla pesca della Trota in lago, parlando sia di tecnica pura che di passione per questo splendido sport. All’epoca il mio fotografo ufficiale era l’amico Sabino Civita, noto personaggio.

-Di cosa trattavano?

Trattavano esclusivamente della pesca alla trota in lago utilizzando la tecnica a striscio, sia a bombarda che a tremarella.



--Che pesche fai oltre alla pesca col “tappo” e trota lago? 

 Beh in passato ho fatto un po' tutte le pesche, tranne lo spinning e la mosca; prediligo laghi artificiali e non ma soprattutto canali con velocità medio lenta. Ho avuto la possibilità di pescare in posti a me cari come l'Arno a Firenze, l'idrovia nella zona di Padova, i laghi di Mantova, il Naviglio Pavese, il Ticino, il Sesia, il Po. Ho frequentato quando praticavo la pesca al tocco, la Val D'Aveto e la Val Trebbia.

--Eri/sei un garista e se si’ in che specialità? 

Ero e sono un garista, faccio parte di una società di Borgomanero sito nell'omonimo paese novarese nel settore trota lago. Ho avuto la possibilità di pescare in molti laghi sia al nord che al centro.

-Allora andiamo a sviscerare un po’ questo mondo. Come vengono organizzate le gare trota lago e come viene stilata la classifica?

Beh le gare sono una emozione unica, sei tu contro tutti, oltre ad avere delle belle basi tecniche devi cercare di prendere più trote degli altri e qui la fa da padrone l’esperienza. Vado parecchio a pescare per allenarmi in tutto il periodo dell’anno, sia in laghi grossi che piccoli.
Esistono le classiche gare “domenicali”, o dei “memorial” con assegnazione di trofei che prevedono dopo la pescata la premiazione con una classifica generale a scalare di tutti i partecipanti.
Esistono poi dei veri campionati, provinciali, regionali, zonali e italiani. Per ogni campionato si può partecipare individualmente, a coppie, a box, a squadra.
Per partecipare a questi campionati dei appartenere ad una società iscritta alla federazione e in base ai risultati di ogni gara scalare le classifiche per poter cambiare categoria. Qualche anno fa sono riuscito a partecipare a delle finali del campionato italiano sia come individuale che a coppie.
Per quanto riguarda lo svolgimento della gara è simile per ogni campionato ovvero: es 100 concorrenti vengono suddivisi in settori da 10 o da 5 e si spostano per tutto il perimetro del lago pescando per un tot di minuti sui picchetti predestinati scritti su un foglietto ritirato ad inizio gara. Alla fine si premiano i primi 2 se si hanno i settori da 5 o i primi 3 se invece il settore è da 10. Ovviamente per decretare il vincitore alla fine della gara si conta e si pesa il pescato di ogni singolo partecipante.





-Vi sono campionati con tanto di retrocessioni e promozioni tipo il calcio o altro?

Come ho detto in precedenza ci sono dei campionati come tali sono contemplate le retrocessioni.

-Il pescato a chi và?

Il pescato alla fine della gara è del pescatore che può farne ciò che vuole, personalmente lo regalo sempre a persone che vengono a vedere la gara o lo porto a casa per poi darlo in beneficenza ad amici.

-Quante canne minimo già montate deve avere nella rastrelliera un garista? 

Personalmente mi presento sul campo di gara con 10 canne montate, esistono anche dei portavano anche da 14.



-Fra mulinelli e canne trota lago che valore monetario hai?(escludiamo la minuteria)

Sinceramente tanto. Non escludo la minuteria anche perché è veramente tanta, forse è proprio il contrario ed è la minuteria farmi spendere di più di canne e mulinelli..

-Per affrontare in maniera competitiva un campionato italiano quanto spende in media un garista fra bombarde, ami, fili nuovi ecc ecc e spese di viaggio e alloggiamento?

Allora chiariamo un concetto….se vuoi partecipare a delle “garette” è un conto, puoi avere anche 4/5 canne, se vuoi partecipare a dei veri campionati è un altro. Bombarde non parliamone perché si dividono in superficie, semiaffondati, affondanti e per ogni tipologia devi averne di tutti i pesi partendo da 6/8 grammi ad arrivare anche a 40 grammi. Il filo personalmente lo cambio ogni 6 mesi perché deve essere sempre al top quindi calcolando una quindicina di mulinelli lascio a voi pensare ai Km che occorrono. Per tutto il resto, beh, meglio non dirlo……..

-Alla fin fine uno che vince il campionato italiano FIPSAS cosa ne ricava lui e cosa ne ricava la squadra se vince essa?

Sinceramente la visibilità o al limite un testimonial per qualche azienda che pratica nel settore.

-Tornando al giornalismo che ne pensi di esso attualmente?

Come ben sai ho avuto delle esperienze sia su carta che sul web, cioè sulla rivista Il Pescatore d'acqua dolce e pescareonline.it. Ormai ritengo che con l'avvento di internet le riviste cartacee purtroppo non abbiano più spazio; Siti, forum la fanno da padrona. Anzi direi che Facebook ha annientato quasi del tutto anche i forum.  Navigando qua e là però mi sono accorto che c'è tanta gente che pur di apparire in foto sul web le spara molto grosse, io ho un tatuaggio sul braccio, una frase di Leonardo Da Vinci che dice "CHI SEMINA VIRTÙ FAMA RACCOGLIE", a voi le conclusioni.....



-Tornando alla pesca col “tappo” quali sono le migliori acque che ci sono in circolazione per fare questa tecnica? Tu la pratichi ancora assiduamente e generalmente dove ti rechi?

Non pratico più assiduamente questa pesca ma ho nel cuore il Ticino a Pavia.

-Siluri e cormorani sono stati proprio loro a decimare i nostri pesci autoctoni come lasche, savette, cavedani ecc ecc o secondo te i fattori ecologici sono i maggiori responsabili?  Sei favorevole o no alle leggi che vietano la re immissione degli alloctoni e in specialmodo del siluro?

Attualmente penso che ormai riescano a convivere insieme anche perché dopo una “moria” di cavedani ecc di qualche anno fa oggi come oggi si pescano nuovamente.

Contesto Uby di questa ultima cosa essendo quasi spariti le savette, i pighi, le lasche e la minueria in generale, i cavedani resistono a fatica e li prendi solo grossi; Sono arrivati i barbi europei e in giro di roba anche grossa (3-5 Kg) c'è ne tanta quasi ovunque. 
Ringrazio Uby ed alla prossima cari lettori

12.23.2014

Trote in laghetto col galleggiante

Il galleggiante in questione è detto "penna di Pavone"
Il pavone può essere cucinato in maniera molto simile al tacchino, ma la carne tende ad essere secca e richiede frequenti spennellate di burro o brodo..
Il giorno prima radunate diverse amiche e amici, prendete del vino bianco, frizzante e fresco oppure anche della birra e iniziate a versarlo nei vostri bicchieri. Mettete il pavone (privato delle interiora, di cui vi conserverete da parte il fegato) a mollo in una casseruola in cui avrete messo del vino rosso, delle bacche di ginepro, delle foglie di alloro, mezza cipolla.. Fate tardi e ogni tanto aprite il frigo dove avrete messo il pavone e ruotatelo.
La mattina dopo svegliatevi con la voglia di mangiare pavone e patate per pranzo.
Per fare il ripieno bagnare 1 chilo di mollica di pane nel latte e poi spremetela con le mani per togliere l’eccesso di latte. Unitela ad 1 chilo di carne di manzo tritato, fegato di pavone finemente tritato, 10 piccoli scalogni o 1 cipolla tritata e cotta nel burro per renderli teneri, 1 cucchiaio di sedano verde tritato e prezzemolo, salvia, maggiorana, timo, noce moscata, pepe, sale q.b..
L’infornata. Imbottite il pavone con il ripieno e mettetelo in forno a 180 gradi per circa 40 minuti per ogni chilo di pavone ripieno, oppure fino a che non lo vedete ben rosolato e tenero, bagnando molto frequentemente con burro fuso o brodo. Servire caldo con il sugo colato sulla casseruola e con patate arrosto.
e colle piume fate i galleggiati.......

In laghetto la pesca più comune è quella a striscio cioè usando le cosidette   “bombarde” e recuperandole ma una buona tecnica è quella  col galleggiante affusolato detta “Penna di pavone” visto che anticamente di usavano quelle . Si tratta di una tecnica adatta a qualsiasi stagione, e che  permette di associare molte azioni di pesca differenti. E se non avete dietro galleggianti affusolati usatene un altro di qualsiasi forma che è lo stesso.  Essa è molto adatta anche nelle fin troppo presenti bacini artificiali formati dalle dighe sui nostri monti.  Potremo infatti praticare sia una pesca statica mantenendo il galleggiante immobile mentre mangiamo un panino o rispondiamo al telefono alla moglie rompiscatole, sia una pesca più alla “cacchio” , alternando pause più o meno lunghe a  recuperi .
Possiamo recuperare di 5-10 metri ed aspettare x secondi o velocemente . Come canna possiamo benissimo stare vicino ai 4 metri sia in laghi con bassa profondità, sia in laghi con profondità elevate avendo l’ accortezza però in questo caso di  usare galleggianti scorrevoli infilandoci prima uno stopper fatto colla lana come si fa nella trota torrente o usando il cosidetto “chicco di riso” che troviamo in qualsiasi negozio

Il vantaggio fondamentale che ci porta questa montatura è che una volta individuata la profondità a cui stazionano le trote potremo mantenerla nei lanci successivi regolando la posizione della penna sicuri di non fare mai “passate a vuoto”. Questa montatura ci consente inoltre di poter fermare il recupero in caso di abboccata del pesce senza che la zavorra trascini l’esca in profondità. In caso di tocche lievi fermatevi un attimo e fate qualche metro trascinando il galleggiante 20-30 cm per volta; In questo caso è quasi sempre una trota svogliata che però col movimento a scatti dell’ esca la si induce ad attaccarla perché Lei vorrebbe scacciare quello scocciatore che disturba i suoi sogni di diventare una trota marmorata o un Huco Taimen.
Adriano T. al Nuovo Lago Maggiore di Galliate


Vediamo ora la costruzione di questa semplice montatura.

. Sulla lenza madre inseriremo la penna di pavone colla  grammatura rapportata alle dimensioni del lago e alla potenza della canna. . Nulla vieta di pescare all’ inglese con le apposite canne e galleggianti.
 Come zavorra utilizzeremo una torpille che tari la penna per 3/4 del carico,;Esempio penna 6  gr. Torpille 4 gr. Qualche pallino e via. Ricordarsi sempre di fermare col dito indice la lenza prima che entri in acqua pena il finale che si accavalla al galleggiante.  Dopo il piombo, gommino salvanodo e girella tripla per assicurare la dovuta rotazione dell‘esca. Finale con  diametro di 4 sezioni minori della lenza madre (0.22/0.18---0.26/0.22)  di lunghezza non inferiore ai 50cm. L’amo verrà scelto in funzione dell’esca, da un N 5 per vermi e caimani, ad un 10 per camola singola.
Dobbiamo anche tenere presente che nel caso avessimo intenzione di usare la pasta da trote come esca, essa tenderà a salire in superficie nei momenti di stallo, e che quindi sarà necessario zavorrare il finale più del consueto diminuendo il peso della torpille.
Nuovo Lago Maggiore

La parte emergente della penna deve essere grossa e fuoriuscire abbastanza da vederla anche a grandi distanze. Ricordiamoci sempre in nuovi spot di perdere del tempo a misurare la prodondità che è essenziale se il pesce è sul fondo.

Come esca personalmente preferisco il verme grosso ed in alternativa esche animali  che specie nei momenti di stasi possano essere ingoiate da altre specie differenti dalla trota come piccoli storioni, Striped Bass, carpe ecc ecc

Per sapere quali laghetti sono vicini a Voi andare al sito:


http://www.assolaghi.it/index.php

Mia moglie ma a spinning


2.02.2013

Trota lago

Ad onor del vero eravamo un po’ indecisi se scrivere questo articolo o no e come farlo. Non si trattava certo di “filosofia” cioè che una parte dei pescatori non intende la pesca in laghetto come vera pesca; la perplessità era rivolta se trattare questa tipologia di spot nella sua interezza oppure no; farlo voleva dire trattare tutte le stagioni e anche tutti i pesci presenti generalmente in queste ex cave (generalmente infatti i laghetti erano cave di estrazione inerti) che non sono solo trote (quasi tutte iridee con qualche fario) ma anche carpe ,lucci, talvolta anche Striped Bass, detto Persico Spigola, e in special modo storioni negli ultimi anni.



Abbiamo deciso di farlo riguardo alle trote invernali perché è consuetudine che proprio nel periodo freddo molti pescatori non sapendo più cosa pescare nelle acque “libere” si diano alla frequentazione di tali spot e si uniscano agli abituè. E’ una mentalità sbagliata dato che gli esemplari migliori come taglia, anche di ciprinidi, si catturino col freddo. Pochi ma grossi…..
Ma le cose stanno cosi e quindi dedichiamoci alle nostre trote “pollo” come vengono definite tante volte le iridee. Trote pollo?
In effetti ci sono delle volte che esse si comportano come dei polli a cui appena si dà del mangime lo beccano; Ma questo avviene (ma non sempre) per le iridee immesse in torrente o canale. In laghetto la situazione si fa più complicata; specialmente per le “vecchie” cioè quelle immesse da un po’ di tempo e che hanno visto scorrere davanti ai loro occhi centinaia di esche e magari sono state allamate e perse una o più volte.

Andare a pesca in un laghetto e pensare di fare strage e una pia illusione che è riservata ai garisti più smaliziati. Tante volte anche loro hanno il loro bel tribulare; Abbiam visto una signora, nota garista del varesotto, chiamata a fare un servizio televisivo non riuscire a prendere un pesce colla abituale tecnica a striscio; Passata a pescare con galleggiante e uova di salmone come esca qualche trota l’ ha salpata ma molte di esse agivano come cavedani e sputavano quasi immediatamente. Boh!
Bisogna anche tener conto che il gestore ci deve guadagnare………
Bisogna calcolare che gli esemplari allamati e persi più volte si fanno furbi anche loro. Al di là di questo delle volte si possono ottenere un buon numero di catture con un po’ di fortuna ed abilità.
Vi sono diverse tipologie di laghetto a cominciare dalle dimensioni e profondità ed è quasi essenziale sapere dove abitualmente stazionino le trote. Comunque in inverno con giornate soleggiate e temperatura ancora decente hanno la tendenza a stare a galla e vicino alla riva incominciando i preliminari di quella riproduzione che non avverrà mai dato che è ben noto che nelle nostre acque le iridee non riescono a farla. E’ facile vedere che si rincorrono alla ricerca del partner.



Con temperature molto rigide, ghiaccio sulle rive , giornate nebbiose o nuvolose i pesci si portano sul fondo e nelle anse più riparate dal vento…ovviamente se c’è. Questo perché a 4° l’ acqua va sul fondo ed è ben difficile che alle altre profondità ci sia acqua più calda di quella. Ovvio che ci sono tante situazioni intermedie e variabili.
Prima di passare all’ attrezzatura vera e propria è bene evidenziare che stiamo parlando di pesca a basse temperature ed è quindi bene premunirsi di vestiario adeguato con scarponcini e calze pesanti ed avere gli appositi guanti tagliati per quanto riguarda l ‘indice e il pollice cioè le dita che maneggiano amo ed esca.

La canna da trota lago classica è quella adatta allo striscio e deve essere molto flessibile per fare in modo che ad ogni piccolo movimento l’ esca si muova. La lunghezza è attorno ai 4 metri; Qualcosa di meno per pesca “leggera, qualcosa di più per pesca “Pesante”. I garisti ne hanno decine e i dilettanti almeno 3.
Un principiante è meglio che si affidi ad un buon negoziante spiegando le sue esigenze anche di portafoglio. Ideale sarebbe avere un buon maestro seno bisogna “rubare” le malizie sul posto di pesca .Per i mulinelli consigliamo di non lesinare sul prezzo dato che l’ attrezzo nella pesca a striscio lavora molto e deve avere una buona meccanica. Rapporto di recupero almeno di 5:1 cioè 5 giri della bobina ogni giro di manovella.
Filo in bobina: Dallo 0.18 allo 0.22 da cambiare di frequente oppure…..perché non usare trecciati di piccolo diametro? Oramai nei laghetti è consuetudine immettere grosse trote anche fino a 5 kg e oltre e un trecciatino , specie se si pesca statici a fondo, è l’ ideale; I lanci saranno meno lunghi ma ci permettono finali di maggiori dimensioni e poi chi lo dice che bisogna sempre lanciare il più lontano possibile? Il terminale sarà di qualche decimo inferiore alla lenza madre e lungo 1-2 metri a seconda della situazione.



Ma cosa è questo striscio?
Lo striscio è una tecnica di pesca che vuole agire sul naturale istinto predatorio della trota. Nell'azione di pesca è paragonabile un po’ allo spinning e quindi si tratta di lanciare e recuperare ed anche “agitare” l’esca con la canna . Per attuare lo striscio si usa molto come piombo un accessorio di forma ovale più o meno allungata e con una lunga astina, di legno o plastica, detta Bombarda. La scelta della Bombarda giusta è determinante per l’ esito della pescata. Ogni singolo pezzo ha una sigla col peso (Gr) e colla “galleggiabilità” (G); Cioè una Bombarda “Gr 20 G 3” vuol dire che pesa sulla bilancia 20 grammi ma che in acqua la sua azione è come quella di un piombo di 3 grammi.
A complicare la scelta del principiante vi sono 3 “assetti”:
-Di punta: Avremo una bombarda “aggressiva” che sarà ideale per pesci in caccia. Quando è recuperata scende e risale diagonalmente a seconda dei movimenti che imprimeremo alla canna. Se si avverte l’ abboccata bisogna cercare di tenere il filo in tensione per evitare che essa trascini l’esca lontano dal pesce. Cessando il recupero scende di punta diagonalmente.

-Di coda : Col recupero lineare viaggerà piatta ma può venire deviata dalla linea retta di navigazione con movimenti della canna e variazioni di velocità. Anche qua mai mollare la bombarda se si avverte una tocca. Se rilasciata scende ovviamente dalla parte dell’ astina.

-Lineare; La bombarda avanza in maniera lineare. Se rilasciata scende piatta e lentamente.
Ma vi sono delle piombature vere e proprie costituite da catenelle di Styl: Le più usate sono quella dette “raggruppate” e “aperta”. La seconda è lunga 30-50 cm , con styl distaccati, per un peso variabile dai 2 ai 3 grammi circa. La prima invece vede gli styl raggruppati e pesa un paio di grammi in più.

Piombi in un unico blocco sono: Gli Slim, Superslim,Short.
L’ ultimo è tozzo ed è il massimo per pescare vicino al fondo o a galla con trote aggressive e molto veloci, il primo è allungato per pesca in superficie o a mezz’acqua ed infine per pesca a galla e trote svogliate e poco aggressive troviamo il Superslim di forma molto allungata.



Troviamo anche i “vetrini” che hanno le stesse azioni dei piombi sovracitati ma sono fatti di vetro appunto e che in acqua pesano il 40% in meno che in acqua e che quindi permettono lanci più lunghi.

L’esca in tutti i casi deve girare e la maggior parte delle volte si usano 2 camole; Una innescata per tutto il corpo e l’ altra solo per metà. Si può innescare anche solo una camola, le camole finte color naturale o colorate o il tronco di verme. Un ottimo innesco lo si può vedere nel seguente filmato:

http://www.youtube.com/watch?v=mzqVjh75eJE
Queste sono le tecniche più usate ma nulla vieta di fare una statica pesca a fondo oppure di usare il galleggiante. Questo ultimo meglio di forma allungata tipo la classica “penna di pavone” e se la profondità del lago lo richiede anche scorrevole. Con il galleggiante potremo sondare le varie profondità e mantenere l’ esca a quella che avremo più abboccate. Il “tappo” andrà zavorrato quasi del tutto con una torpille ;Generalmente si lancia lungo e si procede ad una serie di recuperi più o meno veloci e momenti statici.

Altri video sono facilmente vedibili andando su You Tube e immettendo parole chiave.

2.06.2010

lago di pesca sportiva Nuovo Lago Maggiore

Il nuovo Lago Maggiore, nel parco del Ticino, ha un centro tra i più belli e meglio organizzati per la pesca sportiva ed il tempo libero. Con un perimetro pescabile di circa 1500 mt. ha sponde larghe e pianeggianti che consentono un facile accesso alle auto. Profondità media di 4 metri. Alimentato da sorgenti interne con ricambio continuo di acque fresche permette la pesca ai salmonidi tutto l'anno.
I ripopolamenti vengono effettuati due volte al giorno direttamente da camion provenienti dalla Fattoria del Pesce che vende anche al dettaglio e grossisti. Via del Porto - Cascina Zendone - 28040 Marano Ticino (NO) - Tel 0321 97149 - Fax 0321 923310.
Tutte le Domeniche lancio di storioni,tra i numerosi esemplari sono presenti nel lago 3 storioni del peso di circa 100 kg. Per questi pesci si consiglia attrezzature e fili potenti e pesca a fondo classica. Su ami del N1-2-3/0 innescare pesce a tranci, cozze, calamari ecc ecc.
Per i non pescatori e le famiglie ha disposizione un grande parco, oltre ad un'area per il pic-nic con griglie, tavoli e parco giochi per i più piccini. Ampio ristorante con ottima cucina al prezzo di circa 12-14 euro se non si fa il giornaliero. (prezzi 2007). Bar e servizio bar lungo le sponde. Negozio pesca e rifornimento esche anche lungo le sponde.


Specie ittiche presenti: Trote, salmonidi, storioni, salmerini, fario, lucci, anguille, carpe, gatto americano.
Permessi: A ore, agevolazione per ragazzi. Giornaliero adulti € 34 nel 2007 . Giornaliero bambini € 21. permesso giornaliero comprende il pranzo e l'utilizzo di due canne dall'apertura fino alle 18.30.
Come arrivare: Autostrada Milano-Torino uscita NOVARA EST. Dopo casello uscita Galliate seguire cartelli per Gallarate – Turbino; Il laghetto è posto a 50 metri dal Ticino sulla Vs sinistra appena prima del Naviglio Langosco. Autostrada Milano-Varese uscita Gallarate, indicazioni per Novara Localià` Ponte Ticino, Tel. 0321/862759



Cosa vedere: Abbiamo a poca distanza Novara colla basilica e la cupola di San Gaudenzio; Quest’ultima è stata progettata dall’ Antonelli e caratterizza la città coi suoi 121 metri di altezza.
A Galliate troviamo il santuario del Varallino che in realtà
sarebbe la chiesa campestre di San Pietro in Vulpiate, più conosciuta come santuario del Varallino perchè ricorda in scala ridotta il Sacro Monte di Varallo Sesia. Siamo nel parco del Ticino e gli accompagnatori/trici possono fare ottime biciclettate in mezzo al verde lungo le sponde del fiume.


Sito web www.nuovolagomaggiore.it


Walter Scandaluzzi

Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...