3.05.2012

Torrente Terdoppio

Il Terdoppio è un torrente del Piemonte e della Lombardia che nasce sui rilievi delle Colline Novaresi nei pressi dei comuni di Agrate Conturbia.
Dopo aver attraversato la provincia di Novara e la periferia est del capoluogo, dove riceve anche alcuni piccoli apporti sorgivi, giunge all’altezza del comune di Cerano dividendosi in due rami: il primo, detto Roggia Cerana va a sfociare nel Ticino, l’altro invece attraversa per buona parte la zona della lomellina in provincia di Pavia scorrendo quasi parallelo all’Agogna, per poi sfociare nel Po presso Zinasco, dov’è noto col nome di Tardubi.
Per la caratteristica di ricevere subito molte risorgive era considerato quasi un chalk Strema e classificato acqua pregiata fino quasi a Novara.



Il torrente è un corso d’acqua di origine prealpina che attraversava le province
di Novara e Pavia e con uno sviluppo di circa 90 km confluiva in Po a sud di Zinasco. Bacino idrografico di 515 kmq con una portata media di 3,7 metri cubi secondo.
La sua continuità fu interrotta artificialmente in epoca medioevale, quando per esigenze approvvigionamento irriguo le sue acque furono intercettate poco a sud di Novara e quindi deviate verso la valle del Ticino. Da questo intervento si generò un nuovo assetto del Torrente, che oggi può essere suddiviso in due porzioni distinte, Terdoppio novarese e Terdoppio lomellino.



Il Terdoppio lomellino, anticamente unito al tratto di monte, prende invece origine da diversi corpi idrici minori che nella porzione più meridionale della provincia di Novara confluiscono nel Torrente Refreddo. Quest’ultimo entra in provincia di Pavia e all’altezza di Gravellona Lomellina cambia il suo nome in Terdoppio. Da qui incrementa la sua portata grazie all’apporto di risorgive, colature e scaricatori di corsi d’acqua a uso irriguo, percorre tutta la lomellina orientale con andamento subparallelo al Ticino e confluisce in Po in comune di Sommo.

Attualmente tra i due tratti di Torrente non esiste più una connessione diretta,sebbene acque provenienti dalla porzione novarese giungano comunque al Terdoppio lomellino per mezzo di corpi idrici minori; in condizioni ordinarie il loro contributo è molto modesto ma in occasione di forti precipitazioni nel sottobacino piemontese la loro influenza sulle portate in transito nel tratto pavese sono assai rilevanti. Quale sarà la verità?



Quello che interessa è la popolazione ittica. Una volta strabbondante di vaironi e colmo di lucci e cavedani univa non rare trote , tinche e carpe. Dal ponte della strada di Cameri a monte di quella di Caltignaga non vi era metro che io e mio padre non conoscevamo e frequentavamo molto anche colla bilancia. Significativa una anguilla di 2400 gr del genitore colla bilancia e sempre collo stesso attrezzo ben 6 tinche mie. Attualmente la mia conoscenza si allunga fino a Cerano ove il torrente si ramifica ma soprattutto perché le buche maggiori, atte ad ospitare lucci e belle carpe, sono lì.



Si consiglia pesca a spinning al luccio, a fondo per le carpe (anche grosse) e col galleggiante per le altre specie.
Per gli accessi consigliamo presso il ponte sulla strada che collega Caltignaga alla statale che và al lago maggiore. Oppure proseguire sulla stessa statale verso Novara e si avrà un altro ponte. Altro ponte sulla strada che conduce da Novara a Cameri. Oppure uscire al casello di Novara Est, prendere per Trecate e uscire ove indica Novara-Corso Trieste; Davanti c’è una strada asfaltata e dopo a sinistra uno sterrato. Posteggiare ed andare a piedi verso gli alberi che si vedono.



In video l’ ultimo tratto citato
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Qua lo vediamo a Cerano dove è campo gara e finisce
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Negozio di pesa: Punto Pesca a Novara Lumellogno corso dei muratori 84

Permessi: Licenza B

1 commento:

  1. Salve PescaePesca! Volevo chiedere se nel tratto iniziale (Agrate - Divignano) si prende qualcosa. Grazie

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