Vi segnaliamo i link ai siti che riportano i livelli idrometrici delle acque italiane.
La quasi totalità di questi siti offre aggiornamenti in tempo reale e rappresentano una risorsa molto importante da consultare.
LIVELLO IDROMETRICO BACINO DEL PO
http://stazioni.agenziapo.it
LIVELLO IDROMETRICO BACINO DEL SERCHIO E DI MASSACIUCCOLI
http://www.autorita.bacinoserchio.it/misure_di_livello
LIVELLO IDROMETRICO ARNO
http://www.firenzemeteo.it/toscana/arno/arno_stia_altezza.php
LIVELLO IDROMETRICO TEVERE
http://www.idrografico.roma.it/default.aspx
LIVELLO IDROMETRICO BACINO ACQUE TRENTINO E VENETO, BACINO ADIGE
http://213.21.149.34:2725/pmapper/provaphp/dati_online/dati_online.php
LIVELLO IDROMETRICO BACINO ADDA, OGLIO, MINCIO, CHIESE E LAGHI
http://www.laghi.net/
LIVELLO IDROMETRICO PIEMONTE
http://www.regione.piemonte.it/meteo/idrometri/index.htm
LIVELLO IDROMETRICO LOMBARDIA
http://www.protezionecivile.regione.lombardia.it/pre_monitoraggio_idro.aspx
LIVELLO IDROMETRICO EMILIA ROMAGNA
http://www.arpa.emr.it/sim/?idrologia
LIVELLO IDROMETRICO LIGURIA
http://www.meteoliguria.it/dati_osservati/mappa_sensori.html?parametro=idr
LIVELLO IDROMETRICO MARCHE
http://protezionecivile.regione.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=379
3.16.2011
3.15.2011
Carpfishing, spinning, ledgering, PaM...eliminiamoli
Non certo le tecniche, parlo dei club specialistici, sigle varie e strane come Pescatori Ricreativi, ad esempio, o il deprecabile GSI.
Non posso indagare certo bene ovunque, ma nella mia zona stanno accadendo sempre di più delle cose assurde proposte da qualche personaggio che è entrato nelle consulte provinciali essendo socio di qualche associazione di pesca che ne ha i requisiti.
Mettiamo che il signor X era da anni socio dei pescatori di Ciapano con rappresentante nella consulta di Biella e diventa un incallito carpista colla tecnica del carpfishing. Qua abbandoniamo la finzione e inizia la storia vera, col signor X che sbatte fuori quasi completamente tutti i pescatori “normali” che vogliono pescare una carpa nei bacini di Mongrando e Masserano.
Ma facciamo un passo indietro e andiamo a quando per varie circostanze ero iscritto alla Thymallus Aurora, cioè un club di pesca a mosca che era membro del CAGeP, ed aveva fatto fare un progetto di reintroduzione del temolo nel biellese che potetete vedere al link:
http://thymallus.tripod.com/valutazioniecosistemi.htm
Ebbi modo di partecipare ad una riunione della consulta e capire parecchio di come funzionavano le cose. Altre informazioni avute mi hanno fatto capire non tutto, ma quasi.
La Thymallus è ancora in consulta (anche se con personaggi diversi da allora) e 3 anni fa propose 3 zone No Kill ad amo singolo senza ardiglione per tutte le tecniche e l’aumento a 24 cm della misura minima della trota più il tesserino segnacatture. Ok, mi potrebbe anche andare bene. Poi le zone No Kill diventano solo pesca a mosca e spinning e la cosa non mi sta più tanto bene. Va beh che io a spinning ci pesco ma tutti quelli che facevano la tecnica al tocco o a galleggiante (almeno due delle zone si prestavano bene anche al galleggiante) erano esclusi.
Dal 2011 tesserino segnacatture ove devi segnare le catture, il giorno, se fai kill o no kill, il bacino che hai scelto fra 6 già stampati, e se sei in zona salmonidi o no. Abbassano alla misura regionale, cioè 22 cm per la trota fario presa in zona ciprinidi, e chiudono la pesca al martedì e venerdì nella zona S
Qua vi sono da fare molteplici considerazioni:
1) Non è un tesserino da restituire. Quelli da restituire la richiesta di segnare certi dati la motivano col bisogno di fare statistica. Non vi è norma che a restare nel bacino Elvo tutto il giorno e neppure che non puoi passare dalla zona S (salmonicola) a quella C (ciprinicola). Ed allora cosa devo segnarlo a fare? Idem dicasi per il kill o No kill.
2) Perché chi và in zona ciprinicola ha 2 giorni di pesca in più? Non pagano tutti la stessa cifra di licenza?
3) Che senso ha riabbassare la fario a 22 cm in zona C? Ammesso e non concesso che nelle acque C non si riproduca, la “ragazza” non può quando è 23 cm andare a farsi un giretto 200 mt fuori di casa per poi tornarvi?
4) Perché chi pesca al tocco ha qualche km di fiume in meno in cui pescare di chi pesca a spinning o mosca? Conosco parecchi moschisti e spinnofili killatori…loro possono benissimo andare in zona S kill e poi andare a divertirsi in zona S No kill. Quelli al tocco NO!
Ma torniamo a bomba: cioè al nostro signor X che è anche associato ai Carpisti delle Alpi (scoperto 3 giorni fa). E che fa Mister X? Di sicuro fa qualche truschino coi rappresentanti di qualche associazione di trote e convince l’ assessore a fare quello che leggerete qui sotto (lo dice lui nel forum di CFI che le “associazioni di TROTE” hanno espresso parere favorevole).
Nei 2 bacini detti all’inizio misura MASSIMA della carpa cm 59 sempre che non arrivi a 6 KG; Obbligo di rilascio delle carpe dai 6 kg in su. Divieto di pasturare e usare come esca granaglie cioè mais, fagioli ecc ecc. Ha ottenuto cosi’ (tirando un po’, ma poco, anche la zappa sui suoi piedi) che quelli che pescavano le carpe saltuariamente e i “vegioti” non possano più insidiarla. Il vegiot o il pescatore normale è difficile che usi le boiles!!!Potrà avvenire casualmente che una carpa mangi qualche verme o bigattino, ma essendoci parecchi pesci gatto piccoli (specie a Mongrando) è presumibile che arrivino prima loro.
Elvo, zona ciprinicola, poco a valle della zona pregiata.
Tante storie e poi lasciano fare cementificazioni orripilanti come quella in foto
Tante storie e poi lasciano fare cementificazioni orripilanti come quella in foto
Torrente Cervo, zona salmonidi No Kill,
a 300-400 metri dalla zona a ciprinidi
Ma poi gente è da quando è nato il mondo che gli animali mangiano i pesci e perché un animale umano non deve mangiare un pesce secondo alcuni? Abbassate il limite giornaliero da 8 a 3 trote oppure mettete un limite annuale per ogni specie a rischio di estinzione ad esempio, ma basta con questi’ No Kill e menate assortite.
BASTA NON SE NE PUO’ PIU’ di questi club……Le poche cose buone che fanno le fanno solo 2-3 individui del club e sono ampiamente compensate negativamente dalla furbizia di molti altri personaggi e dalla non competenza degli assessori (In fondo la decisione finale è loro).
A questo punto è preferibile che spariscano tutte le consulte e che a consigliare gli assessori siano solo qualificati ittiologi.
Masserano
3.14.2011
Calcolo delle maree, Wxtide32
Questo piccolo programma freeware consente di calcolare in modo molto preciso le maree.
E' un programma di semplice utilizzo, unica pecca è in inglese, ma è decisamente intuitivo.
Per scaricarlo basta cliccare sul link qui di seguito e seguire le istruzioni
DOWNLOAD MAREE
E' un programma di semplice utilizzo, unica pecca è in inglese, ma è decisamente intuitivo.
Per scaricarlo basta cliccare sul link qui di seguito e seguire le istruzioni
DOWNLOAD MAREE
3.05.2011
Pesca dei ricci di mare
No, non abbiamo deciso di trasformare Pesca&Pesca in un sito di cucina, piuttosto abbiamo pensato a questo articolo perchè l'echinoderma in questione è vittima di un bracconaggio selvaggio, sia a fini commerciali, sia da parte di molti pescatori
dilettanti che spesso non si rendono neppure conto di commettere un reato e soprattutto di compiere un gesto che danneggia l'ecosistema in cui si stanno immergendo.
Quindi la prima domanda che uno dovrebbe porsi è: i ricci di mare si possono pescare?
la risposta è: Si!Anche se non siamo pescatori di professione. Ma ci sono delle regole ben precise.
La pesca dei ricci di mare è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 12 gennaio1995.
Potete leggere il decreto a questo link
REGOLAMENTAZIONE PESCA DEI RICCI DI MARE
Le regole da seguire sono poche e ben precise.
1) NON si possono pescare ricci di mare nei mesi di maggio e giugno
2) Si può pescare in apnea e manualmente
3) La misura minima per ogni esemplare è di 7 cm di diametro, aculei compresi.
4) Il limite massimo di cattura è fissato in 50 esamplari al giorno.
Alcune regioni hanno elaborato delle regolamentazioni diverse. Un esempio è la Sardegna, ove i periodi consentiti per la pesca sono diversi rispetto a quelli del resto d'Italia, e visto che spesso le ordinanze delle capitanerie sono delle vere e proprie giungle nelle quali è complicato districarsi,vi consigliamo vivamente di rivolgervi direttamente alle capitanerie di porto competenti per la zona in cui decidete di andare a pesca di ricci.
Attraverso il link che troverete qui sotto potrete accedere ad un form in cui vi basterà inserire i dati di ricerca e avrete in pochi secondi tutti i recapiti telefonici e di posta elettronica dei vari comandi periferici ai quali potrete domandare lumi sulle regolamentazioni della zona e su eventuali zone interdette alla pesca, zone protette o altro.
COMANDI PERIFERICI GUARDIA COSTIERA
Non rispettare la normativa sulla pesca dei ricci comporta pene pecuniarie assai pesanti e, nel caso si stia usando un'attrezzatura non consentita (le bombole, ad esempio), il sequestro della stessa.
Chiudiamo questo articolo con una serie di link ad articoli che danno un'idea precisa di quanto questa specie sia messa sotto pressione da una pesca indiscriminata e fatta fuori da ogni regola.
PESCA ILLEGALE, SEQUESTRATI 2500 RICCI
SEQUESTRATI 460 KG DI RICCI DI MARE
PESCA ILLEGALE, SEQUESTRATI 9000 RICCI
SEQUESTRATI 6000 RICCI DI MARE
Foto da NaturaMediterraneo.com
3.02.2011
Licenza gratuita in mare
Vi segnaliamo i link utili per ottenere il permesso gratuito di pesca in mare.
Per il momento non vogliamo addentrarci in considerazioni e supposizioni campate in aria, perchè allo stato attuale delle cose si tratta di un semplice censimento ( obbligatorio) in cui viene chiesto di comunicare alcuni dati personali e le pesche che facciamo.
Sarà il preludio di una licenza a pagamento? E nel caso a chi toccherà scucire il conquibus?
Al momento l'unica cosa che sappiamo è che entro il 1 maggio 2011 sarà obbligatorio avere con noi la certificazione di avvenuta comunicazione dei dati quando saremo a pesca in mare.
Ad ogni modo ecco il link al sito della Federazione dove si possono trovare delucidazioni e indicazioni su come comunicare le informazioni richieste.
CENSIMENTO PESCA IN MARE
Per il momento non vogliamo addentrarci in considerazioni e supposizioni campate in aria, perchè allo stato attuale delle cose si tratta di un semplice censimento ( obbligatorio) in cui viene chiesto di comunicare alcuni dati personali e le pesche che facciamo.
Sarà il preludio di una licenza a pagamento? E nel caso a chi toccherà scucire il conquibus?
Al momento l'unica cosa che sappiamo è che entro il 1 maggio 2011 sarà obbligatorio avere con noi la certificazione di avvenuta comunicazione dei dati quando saremo a pesca in mare.
Ad ogni modo ecco il link al sito della Federazione dove si possono trovare delucidazioni e indicazioni su come comunicare le informazioni richieste.
CENSIMENTO PESCA IN MARE
TUTTO PER LA PESCA IN MARE
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