3.15.2011

Carpfishing, spinning, ledgering, PaM...eliminiamoli


Non certo le tecniche, parlo dei club specialistici, sigle varie e strane come Pescatori Ricreativi, ad esempio, o il deprecabile GSI.

Non posso indagare certo bene ovunque, ma nella mia zona stanno accadendo sempre di più delle cose assurde proposte da qualche personaggio che è entrato nelle consulte provinciali essendo socio di qualche associazione di pesca che ne ha i requisiti.
Mettiamo che il signor X era da anni socio dei pescatori di Ciapano con rappresentante nella consulta di Biella e diventa un incallito carpista colla tecnica del carpfishing. Qua abbandoniamo la finzione e inizia la storia vera, col signor X che sbatte fuori quasi completamente tutti i pescatori “normali” che vogliono pescare una carpa nei bacini di Mongrando e Masserano.
Ma facciamo un passo indietro e andiamo a quando per varie circostanze ero iscritto alla Thymallus Aurora, cioè un club di pesca a mosca che era membro del CAGeP, ed aveva fatto fare un progetto di reintroduzione del temolo nel biellese che potetete vedere al link:

http://thymallus.tripod.com/valutazioniecosistemi.htm

Ebbi modo di partecipare ad una riunione della consulta e capire parecchio di come funzionavano le cose. Altre informazioni avute mi hanno fatto capire non tutto, ma quasi.

La Thymallus è ancora in consulta (anche se con personaggi diversi da allora) e 3 anni fa propose 3 zone No Kill ad amo singolo senza ardiglione per tutte le tecniche e l’aumento a 24 cm della misura minima della trota più il tesserino segnacatture. Ok, mi potrebbe anche andare bene. Poi le zone No Kill diventano solo pesca a mosca e spinning e la cosa non mi sta più tanto bene. Va beh che io a spinning ci pesco ma tutti quelli che facevano la tecnica al tocco o a galleggiante (almeno due delle zone si prestavano bene anche al galleggiante) erano esclusi.
Dal 2011 tesserino segnacatture ove devi segnare le catture, il giorno, se fai kill o no kill, il bacino che hai scelto fra 6 già stampati, e se sei in zona salmonidi o no. Abbassano alla misura regionale, cioè 22 cm per la trota fario presa in zona ciprinidi, e chiudono la pesca al martedì e venerdì nella zona S
Qua vi sono da fare molteplici considerazioni:

1) Non è un tesserino da restituire. Quelli da restituire la richiesta di segnare certi dati la motivano col bisogno di fare statistica. Non vi è norma che a restare nel bacino Elvo tutto il giorno e neppure che non puoi passare dalla zona S (salmonicola) a quella C (ciprinicola). Ed allora cosa devo segnarlo a fare? Idem dicasi per il kill o No kill.

2) Perché chi và in zona ciprinicola ha 2 giorni di pesca in più? Non pagano tutti la stessa cifra di licenza?

3) Che senso ha riabbassare la fario a 22 cm in zona C? Ammesso e non concesso che nelle acque C non si riproduca, la “ragazza” non può quando è 23 cm andare a farsi un giretto 200 mt fuori di casa per poi tornarvi?

4) Perché chi pesca al tocco ha qualche km di fiume in meno in cui pescare di chi pesca a spinning o mosca? Conosco parecchi moschisti e spinnofili killatori…loro possono benissimo andare in zona S kill e poi andare a divertirsi in zona S No kill. Quelli al tocco NO!

Ma torniamo a bomba: cioè al nostro signor X che è anche associato ai Carpisti delle Alpi (scoperto 3 giorni fa). E che fa Mister X? Di sicuro fa qualche truschino coi rappresentanti di qualche associazione di trote e convince l’ assessore a fare quello che leggerete qui sotto (lo dice lui nel forum di CFI che le “associazioni di TROTE” hanno espresso parere favorevole).

Nei 2 bacini detti all’inizio misura MASSIMA della carpa cm 59 sempre che non arrivi a 6 KG; Obbligo di rilascio delle carpe dai 6 kg in su. Divieto di pasturare e usare come esca granaglie cioè mais, fagioli ecc ecc. Ha ottenuto cosi’ (tirando un po’, ma poco, anche la zappa sui suoi piedi) che quelli che pescavano le carpe saltuariamente e i “vegioti” non possano più insidiarla. Il vegiot o il pescatore normale è difficile che usi le boiles!!!Potrà avvenire casualmente che una carpa mangi qualche verme o bigattino, ma essendoci parecchi pesci gatto piccoli (specie a Mongrando) è presumibile che arrivino prima loro.


Elvo, zona ciprinicola, poco a valle della zona pregiata.
Tante storie e poi lasciano fare cementificazioni orripilanti come quella in foto






Torrente Cervo, zona salmonidi No Kill,
a 300-400 metri dalla zona a ciprinidi


Ma poi gente è da quando è nato il mondo che gli animali mangiano i pesci e perché un animale umano non deve mangiare un pesce secondo alcuni? Abbassate il limite giornaliero da 8 a 3 trote oppure mettete un limite annuale per ogni specie a rischio di estinzione ad esempio, ma basta con questi’ No Kill e menate assortite.

BASTA NON SE NE PUO’ PIU’ di questi club……Le poche cose buone che fanno le fanno solo 2-3 individui del club e sono ampiamente compensate negativamente dalla furbizia di molti altri personaggi e dalla non competenza degli assessori (In fondo la decisione finale è loro).

A questo punto è preferibile che spariscano tutte le consulte e che a consigliare gli assessori siano solo qualificati ittiologi.



Masserano


2 commenti:

  1. Ciao Walter (o Damiano), ti poni delle domande che capisco ma cerchi veramente delle risposte o sono solo domande retoriche?

    Uno dei grossi problemi della pesca sportiva in Italia e' il rapporto acque/pescatori che fa' si che la pressione di pesca e il relativo prelievo siano spesso insostenibili per le popolazioni di pesci.

    In tal senso ben vengano tutte le misure che in qualche maniera riducono pressione (divieti in frega o giorni di riposo) e prelievo (misure minime/massime, no kill) purche' siano applicate e non solo sulla carta.
    In alternativa tocca fare il numero chiuso per i pescatori.

    Per il resto ci possono anche essere incongruenze o regolamenti inutili, l'Italia e' famosa per questo.

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  2. Sono Walter: Grazie del commento. Ne aspettiamo altri e fra 20-30 giorni risponderemo globalmente quà o con un articolo se necessità. Anni 1995-2005 calo del 50% delle licenze in Piemonte. Fai tu...."

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