7.16.2012

Esche naturali alternative

IL PORTASASSI

La larva di Friganea è conosciuta con il nome di porta sassi in quanto si costruisce per ripararsi un guscio di sassolini dal quale spuntano le robuste zampette che lo tengono ancorato ai sassi del fondo fino alla muta.
In certi luoghi, specialmente in acque ancora non depauperate, queste larve sono molto numerose e diventando cibo principale dei salmonidi ed il loro utilizzo come esca può rivelarsi risolutivo.
A seconda degli ambienti e delle stagioni è possibile procurarsi portasassi detti anche bujet lunghi quasi 3 centimetri di lunghezza ma generalmente sono di taglia più piccola.
Per mantenerli vitali devono essere innescati, compresi di guscio oppure delicatamente sgusciati, appuntandoli in prossimità della coda sù ami massimo del N 16 a filo fine. Il TOP è innescare il guscio.
Se si desidera ottenere un innesco più voluminoso e/o nascondere completamente l'amo più grosso di quello indicato prima si possono preventivamente infilare uno o due gusci vuoti o pieni sul gambo.
Il portasassi si rivela insuperabile nei confronti delle trote selvatiche, sopratutto quando vanno insidiate con lenze sottili in presenza di acque cristalline come dovrebbero essere quasi tutte le acque montane in periodi normali. Per contro non è una esca selettiva della taglia e si deteriora rapidamente per cui è bene averne un po’ di scorta mantenute in succhiellino di plastica come quello per i porta vermi.
E’ presente anche in pianura nella versione porta legni nelle fontane dall’ acqua incontaminata. Lo si indica sempre per esca per le trote ma và benissimo, ed è seconda solo dietro al bigattino, anche per tutti i cipridinidi.
Diventa IL DOCG per acque salmonicole con presenza di vaironi, cavedani e barbi. Ricordiamo che usando tale esca con ami del N 18 è possibile slamare trote fuori misura tagliando il filo e lasciando ottime possibilità al piccolo salmonide di salvarsi; invece certe leggi indicano ami GROSSI con apertura di minimo un 1 cm come se una trota da 20 cm non ingoiasse un amo del N 4.

VIDEO PORTASASSI

VIDEO PORTASASSI



LA SANGUISUGA

La sanguisuga è un verme anellide (vermi segmentati) appartenente all’ordine degli ei, che vive nelle acque dolci stagnanti o con lievi correnti, come fontanili e fonti montane, normalmente vive attaccata sotto le pietre.
Un tipico rappresentante è Hirudo medicinalis, la comune sanguisuga dei nostri climi, conosciuta anche con il nome di mignatta. La metameria non è così evidente, almeno dall'esterno, tuttavia il corpo delle sanguisughe è composto normalmente da 34 segmenti.
A sua volta, ogni metamero è suddiviso, ma solo esternamente, in tre-cinque anelliIl corpo delle sanguisughe è provvisto alle estremità di due ventose, nella parte posteriore si trova una ventosa che serve per ancorarsi alle pietre e per spostarsi, nella parte anteriore si trova la bocca che è provvista di un'altra ventosa con la quale si attaccano al corpo di un vertebrato, in genere un mammifero, e servendosi di "mascelle" chitinose e finemente dentellate, incidono la cute della vittima per nutrirsi del suo sangue. Per fare questo senza difficoltà, le sanguisughe iniettano nella ferita un potente anticoagulante (irudinina), secreto dalle ghiandole salivari che impedisce al sangue della vittima di coagularsi.
Resistono a lunghi periodi di digiuno (fino a un anno).
Gli Irudinei sono ectoparassiti ematofagi di animali a sangue caldo. Adoperato fin dai tempi antichi per estrarre il sangue dai capillari, il cosiddetto "salasso".
Può essere usata sia le trote sia per i ciprinidi e seleziona la taglia per questi ultimi.
L’amo brunito di medie dimensioni và appuntato sottopelle vicino alla testa senza lederla ed è micidiale a passata.
Non lasciatevi intimidire dalla leggenda; Ben stretta fra le vostre dita, magari fatte passare nella sabbia asciutta con effetto antiscivolo (fatelo anche coi vermi), si guarderà bene dal succhiarvi il sangue.



LA LARVA DI TIPULA MAXIMA

Chiamata dai pescatori "gatoss" è molto voluminosa ed assomiglia vagamente ad un corto e grasso lombrico di 5-6 centimetri con colore bruno e traslucido dovuto alla pelle sottile.
Al suo interne contiene del liquido che non bisogna far uscire e che quindi usando tale larva come esca deve essere appuntata lievemente nel capo e magari, se si riesce, nelle strette “eccedenze” dello stesso con un amo …diciamo del N 12 o attorno.
E’ adatta a tutti i pesci ciprinicoli di discreti dimensioni ma anche ai salmonidi e “compagnia briscola”.
Il gatoss è reperibile ai bordi dei piccoli ruscelli o nei minuscolissimi rigagnoli di acqua non inquinata chimicamente e si trova specialmente tra le foglie marce o ancora meglio nelle risorgive dove l’acqua ha la stessa temperatura tutto l’anno e quindi possiamo trovarlo in qualsiasi stagione.
Attenti lettori ad altre informazioni un po’ erronee che vi danno altri link...

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