1.09.2015

Cavedano a spinning nei laghi

Il cavedano , salvo nei momenti di frenesia, è una delle prede più difficili neilaghi ; lo si vede magari circolare a branchi , ma come si lancia sparisce, o va al largo o si inabissa ; visto le conformazioni delle zone di pesca non è facile profilarsi come si potrebbe fare in un torrente , per cui bisognalanciare al largo, a fondo o parallelamente alle rive.
                                                




Ne consegue che sul mulinello andranno fili sottili….anche uno 0.16 basta per lanciare il più lontano possibile; A meno che….a meno che in zona non vi siano grossi predatori come lucioperca e Black Bass e le oramai rare trote di lago. Beh anche il luccio è un possibile attacco ma quello se ingoia ti taglia lo 0,16 ma anche lo 0.30. OUT il trecciato e quindi solo nylon di ottima qualità. 


 Questo a spinning mentre usando altre esche come frutta o bacche varie (eccellenti le more) dopo abbondante pasturazione nello stesso luogo e nella stessa ora e cercando di non farsi vedere lo si prende tranquillamente usando anche fili sovradimensionati.

Il meglio è una brezza che agita la superficie ma , anche se è difficile
l’azione di pesca , un bel vento che crei onde mette in agitazione ii cavedani e lispinge all’attacco; momenti ottimi  sono gli inizi delle perturbazioni e in particolar modo le prime ore di pioggia; l’ideale è sempre trovare dei posti dove la minutaglia abbondi , se poi si vedono delle cacciate basta lanciare qualche metro oltre  e tanti lanci avranno successo.




 L’azione di pesca varia molto da stagione a stagione ; in primavera estate l’alba e l’imbrunire sono i momenti migliori , però dalla barca , lanciando verso le rive direttamente sotto scarpate o addirittura quasi sul bagnasciuga si hanno delle sorprese.
D’inverno normalmente le catture diminuiscono , ma le taglie aumentano ; le ore migliori sono quelle del centro delle giornate quando le temperature sono un pò più alte specie nei piccoli e bassi bacini dove l’acqua si riscalda più velocemente.




Vediamo adesso gli artificiali più adatti a secondo delle stagioni e dei momenti . Il rotante è quasi da escludere in toto a meno che si speri in un cavedano anomalo.




FILIBUSTIERI - TRANVIERI - BOMBIX E LIPLESS IN GENERE

Esca principe nei laghi ; il modo del recupero può essere il più vario possibile ,anche se i migliori sono 3 : in estate o sulle cacciate è un recupero lento con cortirichiami fatti con colpetti della canna seguiti da corte pause in cui si recupera ilfilo in bando; in inverno rendono due modi , uno è il recupero lento e costante  che  dipende molto dal tipo di lipless; Deve avere un suo scodinzolo , corto o largo non importa ma deve scodare ; l’altro è il recupero lento con accelerate date col mulinello , In caso di non abboccate provare di tutto ,visto che nella pesca non c’è la verità assoluta. D’estate è meglio preferire lipless leggeri o che risalgano facilmente in superficie durante il recupero (larghi e pancia piatta) ; in inverno usare quelli più pesanti e sottili.
Prediligere i colori naturali dei piccoli pesci presenti (Alborella in primis) ma non indispensabili ; per le dimensioni stare dai 6 cm sino ai 10 cm ;



MINNOW E ARTIFICIALI CON PALETTA IN GENERE

E’ l’esca più usata in assoluto dai pescatori anche dato che non ha bisogno di essere gestita nel recupero , ha un suo movimento proprio ; in estate preferire i modelli galleggianti e in inverno gli affondanti  e qualche colpo con Cranck Bait non è male.
 Nel caso di pesci svogliati in estate è possibile smuoverli usando artificiali che rimangano quasi a galla o che addirittura facciano una scia in superficie ; in commercio non è facile reperirli , ma basta modificare quelli esistenti portando la paletta a 90°(dopo averla scaldata) e il gioco è fatto



Il recupero può essere sia costante che rallegrato da colpetti di canna o da accelerate fatte col mulinello , cosa saggia provare sempre tutte le modalità .

In inverno rende anche lasciar affondare l’artificiale , in modo che durante il recupero vengano sondate le varie profondità . Una disquisizione da fare è che il recupero avviene in verticale e quindi se si vuole sondare dei tratti vicino al fondo si deve interrompere ogni tanto il recupero in modo che l’ artificiale scenda di nuovo a toccarlo.



.Le canne non devono per forza essere la migliore  del mercato e vanno bene canne da 7-9 piedi con potenza 5-2° gr circa.
E veniamo al mulinello  ; E’  quello che lavora di più , pertanto  scegliere un attrezzo di buona marca e ottima meccanica .La taglia 1000 è sufficiente in piccolissimi bacini e fili extra fini  mentre è meglio andare su N 2500 per laghi medio-grossi .
 Io sconsiglio la girella anche se favorisce il cambio di artificiali ma legare il filo direttamente al minnow con nodo; Magari il Rapalà di cui vedete la costruzione in questo blog al link:

http://pescambiente.blogspot.it/2012/04/nodo-rapala.html


Chi pesca da parecchio tempo  avrà notato che dopo il rilascio di una , due catture l’attività ,ad esclusione dei momenti di cacciata, si riduce di molto o addirittura scompare ;per qualche motivo non ben chiarito : emissioni di segnali o feromoni di pericolo o paura, il nostro furbissimo(???)***antagonista smette di mangiare ; io consiglio di smettere senza spostarsi dal luogo e riprendere dopo 20-30 minuti, o cambiare zona e poi tornare. Oppure portarsi un piccolo cestino (e lunga corda se si pesca dalle passeggiate tipiche dei grossi laghi del Nord) e rilasciare poi il pescato.


***E’ furbissimo se si pesca in una certa maniera ma diventa un “coglione” se non ci si fossilizza su tecniche ed esche e si pesca come detto l’ inizio. A metà 2014 col bigattino in un canale presi 1 cavedano in un ora…innescai vermi appuntati a metà corpo ed era un cavedano ogni 3 passate.

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