8.16.2015

Blog di pesca: Fishing articles of old

Eccovi miei antichi pensieri risalenti ad inizi anni 2000 e scritti in spinning online di Giuseppe Boschetti e Michele Marziani  (http://pescambiente.blogspot.it/2015/04/pesca-col-marziano.html
Che potete anche leggere al link:

Ma senza foto_



---Pesca controcorrente


Quando dico contro corrente non intendo una forma di recupero contro la corrente dell'acqua ma semplicemente dico così per non intitolare il "pezzo giornalistico" malafede. Infatti intendo sfatare incominciando adesso una serie di luoghi comuni determinati anche dalla stampa giornalistica che mi sembrano fatte ad arte per vendere dei prodotti.
Cominciamo con il detto "il pesce vede il filo".
Ma se ho visto prendere cavedani con lo 0.22, barbi con lo 0.40, delle carpe è meglio non parlare su cosa abboccano e lo stesso per i siluri. Inneschi a passata un bel verme e prendo cavedani con il terminale 0.14-0.16. Innesco sullo stesso amo del 18 un bel bigattino e non prendo più niente. 

Quale è la deduzione logica allora: il pesce non vede il filo ma nota la differenza di caduta e di andazzo nella corrente del bigattino innescato rispetto a quelli usati per la pasturazione. Infatti il peso specifico dell'amo rispetto al bigattino è molto maggiore a quello di qualsiasi altra esca e l'attrito dell'acqua su un filo di "alto diametro" fa sì che il pesce ma forse dire il cavedano esclusivamente noti la differenza fra il bigattino innescato e quelli usati per la pastura.
Perciò sarebbe almeno logico quando si dice "il pesce vede il filo" mettere almeno delle virgolette e non fare credere alla gente che usare uno 0.06 in pesche diverse da quella destinata al cavedano in acque chiare sia meglio che usare lo 0.08-0.10.
Perché tanto ormai lo sappiamo tutti che molti pezzi giornalistici sono fatti ad uso e consumo delle case produttrici di materiale da pesca o di grossi magazzini.


---Aipo muovi il c….

Cosa fanno per la gestione delle acque i vari produttori & c. ?
Il 30 Giugno 2001, sono andato per volta a pescare con Giuseppe. Il luogo è stato il lago Ripalta ad Asigliano che vi propongo come itinerario TOP nell' apposita sezione. Un discreto numero di Black Bass aveva abboccato agli artificiali specialmente di Boschetti che è un "principe" di detta specie. Ma cosa c'è ne frega di quello che fate tu e il Boschetti direte voi? Il fatto è che detto lago è rimasto l' unico posto buono nel raggio di parecchie decine di Km! Qualche posto decente resiste e la nostra redazione fa del suo meglio per proporveli ma di posti direi "sicuri" nisba mentre fino a pochi anni fa………..Inoltre essendo anche consigliere e adetto CAGeP (coordinamento Associazioni gestionali Piscatorie) ho ricevuto in settimana delle e-mail da parte di gruppi (Pesca Ambiente di Fossano e Fly della Toscana) in cui mi si chiedeva aiuto od informazioni su come combattere le dighe e i prelievi idrici .La mia mente girava ed il mio spirito era sempre più malinconico al pensiero che più che più formare raggruppamenti di protesta (molti difficili da organizzare) e inoltrare denunce, senza molte possibilità di successo, non si potesse fare.
La pesca è allo sfascio! Inquinamenti vari che hanno raggiunto l' apice negli anni ""70 ma che seppur in modo "episodico" continuano ad esistere, alluvioni disastrose a causa di cementificazioni selvagge
, siluri e cormorani che non sono neanche classificati extra-comunitari con tanto di espulsione presunta e per buon ultimo una vera invasione di richieste per la costruzione di centraline idroelettriche stanno distruggendo quello che resta del patrimonio ittico italiano.
Le associazioni di pesca serie (non ci metto la FIPSAS fra queste) si stanno battendo ma più tanto non riescono a fare anche perché le istituzioni se ne fregano ed i verdi sono solo a caccia di voti e ben si sa che gli uccelli (niente battutine ironiche per favore) tirano di più dei pesci.
Ed allora cosa fare? Io ci ho pensato molto ed un buon vinello mi ha aperto la mente su chi ha più interesse che la pesca continui in maniera almeno decente.
Forse ci voleva poco, forse il messaggio non giungerà a chi di dovere ma
AIPO muovi il c…….
Chi è l' AIPO? Ma i produttori di materiale da pesca. Industriali e commercianti che vivono sulla pesca e che quindi si devono dare da fare per sostenere la stessa. Se la pesca è in declino anche loro sono in declino e quindi in nome di "DIO DENARO" di cui loro sono i più diretti benificiari SI DIANO DA FARE!!!!!!

---L' ora del terrore

Arriva l'autunno ma anche .......

Fino a qualche anno fa l'autunno era il momento che aspettavo con impazienza. Si avvicinavano le piogge autunnali e i pesci ritornavano a muoversi con frenesia alla ricerca delle larve trasportate dalle acque sempre alte . Ogni minimo calo di livello che permetteva di stare in pesca era un momento buono per fare belle catture di cavedani, barbi, lasche, savette, pighi e minutaglia varia. Avevo il mio bel da fare a stare dietro a questo e quel torrente per trovare i posti migliori assieme alla ricerca dei funghi chiodini che a me piacciono come i porcini. Qualche giorno di ferie era già riservato a ottobre fin dall' inizio dell' anno.
Ora invece arriva "
l' ora del terrore"! Le pioggie si abbattono più copiose e in minor tempo che prima; Fiumi e torrenti trasportano masse d' acqua incredibile che travolgono tutto, pesci compresi, incanalate come sono da cementificazioni scellerate e non trovando più casse d' espansione naturali vanno a fare distruzione dove è più labile la protezione delle rive.
Laghetti a pagamento vicini a qualche corso d' acqua vengono spazzati via dalla furia delle acque e qualche pesce del Turbeistan, immesso come attrazione, và ad ingrossare la già lunga schiera di pesci stranieri che popola le nostre acque. 
E si grida alla calamità naturale ricominciando di nuovo a cementificare e a ritornare sugli errori di prima. Ma di errori si tratta o di soldoni?
Da più parti infatti si è segnalato l' inutilità di massicciate da tutte le parti e invece si continua sulla stessa strada. Allora viene da pensare che Verrà fuori anche "massiciata pulita" fra un po'. Guariniello ittico DOVE SEI?
Inoltre a chi danno in appalto sti' lavori; ho visto lame spianate con la ghiaia, l' altro giorno ho sentito che nel Po a Casale con le ruspe

buttavano le piante in acque adirittura! A Cameri vi è una diga di pietre sul Ticino per dare acqua al Naviglio Langosco. Quando il fiume và in piena la diga logicamente crolla, vanno le ruspe a risistemarla e tutti si pensa che mettano le pietre del fiume. NO, la rifanno con ghiaione! Cosi' altri EURO anche per la ghiaia senza contare che essendo di poco peso và a tappare i buchi e le lame del tratto seguente del fiume. A Formigliana sul Cervo hanno fatto delle risaie a 50 mt dal torrente e una bella massicciata a protezione della risaia. Ripeto: A protezione della risaia!!!!!!
E il vero terrore deve ancora incominciare!!!!!!
Le temperature dopo si abbassano, l' acqua torna normale ed ecco apparire LORO, 
I terminator alati.
A migliaia si abbattono sui sopravissuti e ne decimano le file in maniera impietosa ed anzi si pavoneggiano di fronte a esseri dalle due gambe che si credono fautori della verità assoluta in campo ambientale e che comunemente si fanno chiamare verdi. 

Ma il loro vero colore sarebbe il 
grigio come la nebbia che ofusca il loro cervello e fa considerare degli uccelli alloctoni meglio dei pesci.
A Sondrio ai maledetti (non oso neanche nominarli) gli hanno sparato. E dalle altre parti ? Perché gli uffici Pesca-la FIPSAS-le associazioni non si attivano anche loro con una seria campagna contro questo fragello alato che ha dato il colpo finale alla già depauperata fauna ittica del nostro continente?



I canali vanno in asciutta e se non sono gestiti da associazioni chi pensa a salvare i pesci che si sono immessi? Tu, amico pescatore, forse che non sai neanche quando e dove?
TU PAGA E ZITTO!!!!!!
Anche perché sono capaci di fare anche nella tua regione una legge regionale come quella lombarda nuova dove non hanno stabilito subito le misure minime e i periodi di divieto demandandoli a dopo con il risultato che non si sa se attualmente (settembre 2001) valgono quelli di prima o adirittura non ci sono.
E della storia che in una riserva di caccia, anche le acque nella riserva, in periodi di caccia, diventano riserva anche loro che ne dici amico pescatore?
Non la so bene però sembra che ci sia in discussione anche questa!!!


_---Basta con stè trote

BASTA BASTA BASTA BASTA CON STE' TROTE!

Ma possibile che nel mondo delle acque esistono solo trote!

Io personalmente preferisco e di molto prendere prendere un bel barbo o un bel pigo che quattro trote di cui cinque sono di immisione. 
Non capisco sinceramente questo accanimento alla ricerca della trota; alla ricerca della trota autoctona da parte dei "Puristi"; non capisco tutto quello spendere di soldi da parte di associazioni, province, ecc. allo scopo di tentare di salvare ceppi autoctoni di trota. 
MI SEMBRA UNA BATTAGLIA GIA' PERSA IN PARTENZA. 
Io amo prendere tutti i tipi di pesce e faccio distinzione di essi sulla capacità difensiva di una specie rispetto all'altra oppure alla difficoltà di cattura.

Ebbene devo dire che la trota iridea ha notevoli capacità difensive ma il grosso difetto di essere alloctona e secondo me di essere una preda molto molto molto facile da catturare per un pescatore di media esperienza.
Altresì la cugina fario vanta una più difficile abboccata se disturbata (è molto più diffidente sarebbe meglio dire) ma una difesa meno agguerrita. Il preferire l'immissione di una o dell'altra specie dipende attualmente solo dalle leggi e dal costo minore dell'iridea rispetto alla fario visto che ambedue (salvo rari casi) risultano sterili nei soggetti di allevamento.
Il problema stà proprio qua: Sono STERILI al 99% tutte le trote o "cattive madri"  e quindi neanchè quelle che si salvano dalle mattanze post-immissioni non offrono nessun beneficio all' ambiente che loro presenza. E se per caso (non tanto per caso) sono immesse in acque normali fanno più danni che vantaggio.
Ma un barbo, che tira di più, ha l'aria più simpatica, è più economico anche vedendola sotto il punto di vista di una sua più probabile immissione (non è molto buono da mangiare) è forse da buttare via? 

MA PERCHE' ALLORA NON IMMETTIAMO PIU' BARBI O ALMENO PREMIAMO SUGLI ALLEVATORI PER LA LORO RIPRODUZIONE ARTIFICIALE LASCIANDO UN PO' PERDERE QUESTA BENEDETTA TROTA? 
MA POSSIBILE CHE I PESCATORI DEBBANO ESSERE CONSIDERATI TUTTI DEI "PEZZENTI" CHE NON HANNO I SOLDI PER ANDARE A COMPRARE 3 TROTE AL SUPERMERCATO PER MANGIARLE? 

E' appunto questa mentalità che bisogna cambiare

. Perdere qualche socio "avido" per una gestione più consona alle esigenze delle acque. Personalmente alla prossima assemblea APD chiederò di trasformare tutte le Fario in Iridee(Tanto è lo stesso) e con il risparmio immettere barbi-pighi ecc. Mi sembra il primo passo che possà fare come associato anche perché non sarebbe meglio tentare di ripolare i nostri disastrati fiumi con pesci meno pregiati ma di sicura riproduzione, che impegnino di più il pescatore alla loro ricerca, che lo facciano divertire alla loro cattura(tirare fuori un bel barbo è certamente "godurioso come agganciare una iridea e un cavedano bello tira come una fario) e che sicuramente inducano a una loro reintroduzione in acqua più una una "culinaria" trota? Le trote le lasciamo alla montagna e basta.

--Parità di diritti


E ora di pensare seriamente a piani di reintroduzione di TUTTI i pesci !

Ieri sono andato prima sul naviglio di Ivrea, poi sul Sesia ad Oldenico e infine sul Rovasenda a Villarboit, alla ricerca di arborelline per la pesca con il vivo.
Ritengo che almeno a passata peschi decentemente (adesso mi porto dietro pure gli occhialie faccio montaturine da 10-12 pallini per mezzo grammo ) ed allora come mai non ho visto neanchè un arborella? In questo periodo pochi anni fa le arborelle ti becchettavamo sul mais adirittura!

E NOI PENSIAMO ALLE TROTE?
Ho preso 2 cavedani medi (reimessi) nel Rovasenda ma manco un vaironcello, un gobione, un barbetto (quello finiva nel mio acquario ) E noi pensiamo alle trote?
Nel Sesia l' acqua era limpida; Ho visto 4 grosse carpe di un 5-6 kg. ma manco un vaironcello, un cavedanello ecc E NOI PENSIAMO ALLA TROTA?
E ora di pensare seriamente a piani di reintroduzione di TUTTI i pesci che stanno subendo gravi regressi e non solo pensare alla Trota a cui anch'io ambisco ma come normale preda e non in una visione "soave" di essa.
Il pescatore deve capire che non esiste solo la Trota come preda seria da reimmettere e pensare ad equilibrare un ambiente perduto. Perché và da sé che è inutile salvaguardare la Marmorata se poi essa non trova il cibo preferito (i piccoli vaironi). Cosa mangia stà poveretta poi?
Basta con le aperture dove si immettono tonnellate di Trote Sterili che dopo 4 giorni sono già state tutte prese. Ed ai lucci non pensiamo? Qua tanto è lo stesso pensarci o no dato che anche se fosse non troverebbero più cavedanelli da mangiare.
BASTA BASTA BASTA CON STE' TROTE!!!!! NOI CAVEDANI associati CON I BARBI, le TINCHE (le carpe sono quasi al livello delle Trote), I PIGHI
, LE SAVETTE, I GOBIONI, LE ARBORELLE e i VAIRONI uniti in regolare associazione detta "i dimenticati" alleati della spett. ass "i dimenticati pregiati" che è formata da LUCCI, CARPIONI, AGONI,BOTTATRICI, STORIONI, CHEPPIE

CHIEDIAMO

PARITA' DI DIRITTI
















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