Nasce dall’Adda all’altezza di Spino d’Adda,
passa Crema, e dopo alcune decine di
chilometri si disperde nella pianura cremasca e bergamasca in tanti piccoli
canali e rogge, utili per l’irrigazione dei campi nella stagione primaverile –
estiva. Ilcanale
Vacchelli (altresì dettocanale Marzano) è un canale irriguo dellaprovincia di Cremona, fortemente voluto dal senatorePietro
Vacchellie realizzato tra il1887ed il1892dal
Consorzio irrigazioni cremonesi. Il canale è lungo 35chilometri.
La sua portata massima è di 39 metri cubi di acqua al secondo e
consente l'irrigazione di un'area di ottantamila ettari circa. Il Vacchelli deriva dall'Addain
localitàMarzano-Bocchi, nel comune diMerlino(inprovincia di Lodi), ove si utilizza una chiusa del fiume per
convogliare le acque nel canale, presso lamortadel
Bocchi che dà il nome alla località. Attraversa quindi la pianura cremasca con
andamento nord ovest-sud est passando perSpino d'Adda,Palazzo Pignano,Vaiano CremascoeTrescore Cremasco, per poi giungere aCremadi cui
attraversa, pensile, la periferia settentrionale. Scavalca il fiumeSeriomediante
un ardito ponte e quindi prosegue versoSalvirola. Qui il suo corso si divide: un braccio va a
confluire nelNaviglio di Cremona, mentre il ramo principale prosegue verso sud
ovest terminando alleTombe Morte,
Grazie
alla scelta del Consorzio irrigazioni cremonesi di limitare al minimo gli
scarichi fognari che entrano nel canale, la acque hanno conservato una buona
qualità e sono ricche di fauna ittica pregiata: trote marmorate, temoli, alcuni dei quali addirittura nidificano nel
Vacchelli, inoltre è possibile trovare cavedani,Barbi,scardole , carpe e
rarissimi lucci italiani.
Il canale è difatti méta di alcuni recuperi volti
alla conservazione delle specie ittiche autoctone. Noi vi abbiamo
pescato appena a valle del ponte appena fuori dal centro città di Crema a
ledgering con classici bigattini, ami N 16 e finale del N 14, sopra un tappetto
di barbi di piccola/media grandezza, alcuni cavedani,scardole e pighi
. Pesca a
feeder con pastura classici attorno ai 50 gr e abboccate a ripetizione con
postazioni vicinissime al ponte e come spettatrice mia moglie che si dilettava
a fare l’ uncinetto ed aiutarmi a dissipare qualcuno dei miei soliti ingarbugli.
La pesca è possibile anche a galleggiante ma con molta meno resa secondo la mia
esperienza data la trasparenza dell’ acqua e la profondità non eccessiva almeno
quel giorno.. Divieto di trattenere eventuali trote marmorate.
Questo è un itinerario chiaramente
dedicato alla stagione estiva ed agli amanti della pesca nei laghi alpini. Siamo
in Trentino ed esattamente ad immergere le lenze nel lago di Malga Boazzo e se
vorremmo anche in quello di Malga Bissina.
La loro origine è artificiale e
sono il risultato di un imponente intervento che ha consentito l'utilizzo a
scopo idroelettrico delle notevoli risorse idriche della Val di Fumo
con le acque del fiume Chiese.. Si trovano in un contesto
orografico di assoluto rilievo ad una altitudine di metri 1224 il Lago
di Malga Boazzo con un volume di mc 11.800.000, il Lago di
Malga Bissina, imponente nelle sue dimensioni, è ad una quota di metri 1780
con un volume, di mc 60.000.000.
Una strada asfaltata che parte dai
forti di Lardaro, Val Daone, e si inerpica per circa 23 Km, è
la via di accesso privilegiata per i due laghi. Sono attorniati da imponenti
montagne che dividono la Val di Fumo ad est dalla Val di Breguzzo e dalla val
di Adamè ad ovest. Partendo da sud est verso nord est, si incontrano
varie cime montuose fino d arrivare al Corno di Cavento, m.3405 ove nasce il
noto nasce il Fiume Chiese. Tutta questa ampia zona è stata interessata da
epiche vicende belliche: assai numerose sono le testimonianze anche a
quote elevatissime.
Nella regione, nella parte ovest,
verso Val Adamè, si trovano numerosi laghi di circo di
modeste dimensioni: il Lago d'Avolo, m.2395 raggiungibile con il s.
242 e 1, i Laghi di Mare, m.2250 e di Monte Ignaga, m.2286,
situati a valle del Passo Ignaga tra la Cima d'Avolo e il Monte
Foppà. A sud est della Diga di malga Bissina, raggiungibile con il s.242,
in circa 1,30 ore, c'è il bellissimo Lago di Campo, m.1944. A sud ovest,
raggiungibile per sentiero senza numero in direzione Malga Seroten, si trova
l'isolato Lago di Copidello, m.1968, alle pendici dei Monti Copidello e Latolà.
Molto numerose ma sovente con
lunghi itinerari, data l'estensione del territorio, sono le escursioni che
possono esere effettuate con partenza dal Lago di Malga Bissina, in assoluto la
più raccomandabile, anche perché alla portata di tutti, è la risalita
della Val di Fumo, sino all'omonimo Rifugio, m.1909.
I pesci da insidiare sono
logicamente le trote fario, anche di buona stazza, e difficilissimi salmerini alpini.
sono
presenti nei laghi assieme alle sanguinerole che rappresentano le prede
principali assieme a larve, insetti, e altri microrganismi oltre ad avanotti
delle stesse specie; Giove ricordare che dove il cibo è poco il cannibalismo non
è una novità.
Quindi la pesca a mosca(da
effettuarsi con stremear molto affondanti o in presenza di schiuse) e spinning sono da prendere in considerazione
assieme a sistemi classici dei laghi a pagamento usando bombarde di grosse
dimensioni per raggiungere punti lontani innescando camole del miele bianche od
in assenza di abboccate provare a stimolare i pesci colle camole colorate.. Per
lo spinning conviene usare una canna di 7 piedi (circa 220 cm) ad azione rapida
in gradi lanciare artificiali fino a quasi 20 gr. Se si vogliono insidiare i
pezzi grossi e utilizzando artificiali ondulanti di un 10-12 gr oppure rotanti
argentanti fino al N 3.
Minnows affondanti o suspending non sono assolutamente
da scartare con colorazioni che ricordino le sanguinerole. I lanci vanno fatti
paralleli alla riva muovendoci in continuazione.
Negozi di pesca a Trento.
Itinerario di accesso principale
Strada asfaltata per Val Daone di
23 km, che parte dalla s.237 della Val del Chiese Facendo l'autostrada Milano-Venezia uscite a
Brescia est e tenete per le indicazioni Salò-Madonna di Campiglio imboccando la
SS45bis. Successivamente tenete sempre per Madonna di Campiglio-Tione sulla
SS237 fino ad arrivare a Pieve di Bono. Appena dopo Pieve di Bono prendete per Daone e
proseguite sulla strada per la Val Daone arrivando fino alla bellissima diga di
Malga Bissina (1979 m.) dalla quale partono stupendi sentieri immersi nella
natura. Prima di arrivare al lago di malga Bissina si passerà dal bacino di
malga Boazzo (1224 m.) oggetto di questo itinerario.
L'Associazione, raggruppa i pescatori di:
Condino, Cimego, Brione, Castelcondino, ed ha radici abbastante lontane nel
tempo. Da interviste fatte ai "vecchi" pescatori, sembra che già
negli anni 46/47, cioè subito dopo la guerra, un gruppo di persone abbiano
formato la prima ass. pesc., purtroppo di questa "storia" non abbiamo
documenti. Dal nostro archivio storico abbiamo invece "pescato"
documenti che risalgono al 1949. Il 20 luglio 1949 l'allora presidente, il rag.
Eugenio Pernisi inoltrava all'assessorato regionale Agricoltura e Foreste,
sezione Caccia e Pesca; la richiesta di concessione provvisoria esclusiva di
pesca, sul fiume Chiese ed affluenti, sul torr. Giulis e sul rio Cron,
Impegnandosi a sottostare a tutte le normative ed agli obblighi inerenti alla
concessione, ed a pagare il relativo canone. Il 27 giugno 1951 il Commissariato del Governo per
la Regione Trentino A.A. con nota n.13883/III/B concedeva all'Associazione la,
"Concessione Provvisoria di Piscicoltura"; imponendo al
concessionario di provvedere al ripopolamento delle acque stesse, mediante la
semina prescritta dal disciplinare, di 60.000 trote fario. Nel 1964 viene costituita la: Società Pesacatori
di Condino, Cimego, Brione, Castelcondino s.r.l. Il 23 luglio 1974 il presidente convoca una
assemblea straordinaria, con all'ordine del giorno, lo scioglimento della
società per difficoltà di gestione. Messa ai voti la proposta viene approvata
all'unanimità. Il 23 novembre 1974, davanti al notaio dssa.
Mariafranca Nosari Mstinu, viene firmato l'atto costitutivo di associazione
denominato: Associazione Pesacatori Dilettanti di Condino, Brione, Cimego,
Castelcondino.Vengono eletti a Pres. Butterini Celeste; vicepres. Radoani
Guido; segr. Bondoni Ernesto. Nel 1983 la Provincia Autonoma di Trento ha voluto
riordinare il sistema dei diritti di pesca nel Trentino e con la L.P. 60/70
sancisce l'estinzione dei diritti esclusivi di pesca nelle acque pubbliche
della PAT; fatti salvi solo quelli della Magnifica Comunità di Fiemme. Pertanto
dal 1983 nasce la nuova, cioè l'attuale società, denominata: ASSOCIAZIONE
PESCATORI DILETTANTI DELL'ALTO CHIESE. L'ass. è composta da 5 sezioni affiliate
e precisamente: sez.di Condino, Pieve di Bono val di Daone, Roncone, Storo,
Bondone/Baitoni, Tiarno di Sopra. Ogni sezione gestisce autonomamente il
territorio di competenza con il proprio consiglio direttivo; ma referente per
il Servizio Foreste e Fauna rimane sempre il presidente del consiglio direttivo
dell'Alto Chiese con sede in Pieve di Bono.
Il lago di Corbara mi fa tornare indietro di oltre 20
anni quando in ferie in zona colla famiglia mi trovai a costeggiare il lago e
non potei fare a meno di fermarmi a vedere pescare colla canna fissa (detta “Fiorentina”
da Lui) una quantità enorme di pesce da un maturo pescatore. Naturalmente ci
tornai e pescai a fondo e feci prendere a mia figlia Esmeralda ,allora manco
decenne, un bel po’ di carpette, carassi e un ottimo numero di pesci gatto che
la nonna , una volta al bungalow, cucino in umido.
Illago
di Corbaraè unlago artificiale, formatosi con la
costruzione neglianni sessantadel bacino idroelettrico omonimo sul
fiumeTevere.
Caratterizzato da rive frastagliate che si allungano
dentro una profonda e stretta gola che si insinua fin quasi aTodi(gola del Forello), è costeggiato sulla sponda
sinistra dallastrada statale
448.
La
diga che sbarra il fiume a circa 3 km dalla confluenza con il fiume Paglia,
determina l'accumulo di 207 milioni di mc nell'invaso del Lago di Corbara, che
raggiunge la profondità massima di 51 m e si estende su una superficie di circa
10,5 km2.
Il lago non è
altro che un bacino artificiale sorto intorno agli anni 50. Situato in Umbria
nasce da uno sbarramento del fiume Tevere nei pressi di un piccolo borgo che
prende il nome di Corbara, dal quale ne deriva la denominazione. Il lago è lungo
e frastagliato, ricco di insenature e con una profondità che tocca i 42
mt. L'invaso di Corbara costeggia una buona parte del tratto stradale
Orvieto-Todi e ha una superficie di circa 13 Kmq. Sulla sponda nord ci sono
spiaggie e spiaggette sabbiose con acque basse, sulla sponda sud, raggiungibile
solo con natanti;
vi sono conifere e anfratti rocciosi, con delle lunghe
insenature coperte di fronde, alberi e sterpaglia, dove albergano lucci e
grosse carpe.. Il fondale è prevalentemente melmoso, ma si alterna a zone
erbose e ricche di ostacoli, come alberi sommersi massi e zone totalmente
riempite di fitta boscaglia acquatica. La fauna lacustre è molto ampia e varia,
sia quella acquatica e non, infatti intorno al lago si possono trovare volpi,
grossi istrici, cerbiatti, daini e cinghiali; per quanto riguarda la fauna
ittica popolano questo lago: carpe, lucci, lucci perca, pesce gatti, siluri,
anguille, trote fario e iridea (rarissime), barbi, cavedani, persici reali,
persici trota, persici sole e amur e attualmente invaso da gardon e Breme e
anche siluri..
Questo lago è soggetto a bruschi abbassamenti del suo livello,
essendo stato creato per necessità tecniche, rendendo cosi imprevedibili
i livelli delle sue sponde. Mi ricordo che quel giorno non scorreva un filo di
acqua sotto la diga e ci passammo in
auto ma ogni tanto deve venire abbassato se il Tevere è in piene piena.
PER QUANTO RIGUARDA IL CARPFISHING
Il Corbara era considerato negli anni passati, uno dei laghi più prolifici
del centro Italia, dove era possibile portare a guadino esemplari quasi da
record. Negli ultimi anni però la situazione è cambiata ed in particolare sono
cambiate le condizioni di pesca. Le cause di questo calo possono essere tante
fra cui il continuo asportare dei grandi
ciprinidi in altri laghi (ad esempio quelli a pagamento), l'immissione e la
riproduzione incontrollata dei carassi e la presenza di siluri anche di grandi
dimensioni. Nel maggio 2005 poi si è verificato un grave episodio che ha
colpito duramente la fauna ittica presente nel lago, a causa di necessità
tecniche è stato abbassato improvvisamente il livello dell'acqua; questo è
risultato letale per tutti i pesci che in quel periodo dell'anno sono in fase
di riproduzione, infatti, deponendo le uova in acque basse, inevitabilmente
sono rimasti arenati. Questo lago ha avuto un ruolo determinante nella
diffusione del carpfishing nel nostro paese; è stato ed è ancora una buona
palestra per tutti gli angler, vecchi o novellini che sia. Necessario, per
determinare un ottima sessione, l'utilizzo di un natante e dell'ecoscandaglio
per cercare di localizzare la zona prediletta che ospiterà le nostre
esche. Da ricordare che sul fondale è la presenza di gamberi e grossi mitili,
dei quali le carpe vanno ghiotte. Il lago, non essendo tabellato appositamente
per il carpfishing dibita a pesca notturna è solo la spiaggia a nord che guarda
direttamente sulla diga dove si possono alloggiare tende per la notte e tutto .
Gare di pesca
Il lago è campo gara della FIPSAS che è costiuito da
una sponda di ghiai con circa 80 posti, Il neo è che non è possibile l’ uso
della roubissienne in quanto alla distanza massima dell’ attrezzo la profondità
è di circa 50 cm. Dopo di chè inizia la gronda vera e
propria che porta alla profondità massima di tre metri – quattro metri di
profondità. Il fondale è ghiaioso,almeno in quel punto, e non presenta particolari insidie per
l’azione di pesca. In gara Per quanto
riguarda il colpo, la pesca si pratica esclusivamente con la tecnica
dell’inglese utilizzando per lo più canne da 4.20 metri e galleggianti fisso
scorevoli In quanto è obbligatorio lanciare lontano da riva è consigliabile
utilizzare grammature a partire dai venti gramm in sù.
La montatura da
utilizzare è quella classica per la pesca della breme con il bulk alto ed una
serie di pallini, appoggiando completamente il terminale sul fondo. Per quanto
riguarda la pesca a feeder si utilizzano pasturatori a gabbietta, sia con il
piombo laterale, sia con il piombo in posizione inferior ed a partire da 40
grammi per raggiungere facilmente i 30 metri di distanza. Considerata la
presenza di ciottoli e ghiaia sul fondale, è consigliabile utilizzare cagnotti
morti sia da innesco da inserire in pastura.
Come innesco, oltre ai classici
bigattini in tutte le forme e colorazioni, per breme e gardon non bisogna mai
dimenticarsi del verme per provare ad insidiare i persici reali oppure mais per
le carpe.
PESCA NORMALE
Logico che per la pesca normale i
luoghi siano gli stessi di quelli delle gare se non ci si vuole avventurare
alla ricerca di qualche spot poco frequentato come capito a me che pescai sopra
delle rocce…ma fù un caso fortuito. La sponda dove sorge la frazione, oltre di
essa, non ha nessun accesso stradale, se non 2 stradine secondarie che scendono
dai monti e quindi se avete voglia di camminare….
Pesci
presenti: Numerose sono le carpe regina e specchi; sono
presenti inoltre luccio, pesce gatto, siluro, trota iridea e rare trota fario,
barbo, cavedano, persico reale, persico trota, persico sole, amur.
A
Corbara come prede per lo spinning puoi trovare black bass, lucioperca e
siluri;è uno spot difficile soprattutto perchè dispersivo ma buoni spot possono
essere le strutture dei ponti dove puoi trovare all'ombra qualche bel bass
oppure qualche rarissima trota(di semina) scesa da qualche fiumiciattolo.
per i perca ed i siluri è sempre valida una pesca a rasentare il fondo con i
crank o con la gomma soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto.
. Per concludere ricordo che per pescare a Corbara c'è
bisogno della licenza di tipo B.
Come arrivare:
Il lago si trova nei pressi di Orvieto e non è arrivabile tramite l'autostrada.
Per arrivarci prendere l'uscita per Terni est e seguire le indicazioni per
Orvieto e successivamente per Corbara.
Il Lago di Ghirla è
un’autentica sorpresa, di quelle che spesso si nascondono proprio dietro
l’angolo specie per i milanesi. Una manciata di chilometri separa la trafficata
Milano da questo laghetto un po’ a margine dei flussi turistici. La meta di
questa facile gita in giornata è una spiaggia ariosa
e attrezzata che fa scoprire che per sfuggire al caldo estivo di Milano con un
tuffo, non è necessario preparare la valigia. Altresi’ è una ottimo spot per
pescare lontano da questi periodi caldi oppure alle prime ore del mattino o le
ultime della sera. Niente impedisce di lasciare la compagna a godersi il sole e
Noi in luoghi più lontani dai bagnanti a spinnofillare in mezzo alle acque
insidiando lucci, persici trota
e persici reali oppure con opportuni sistemi
carpe e tinche.
Imboccando lastretta
Valganna, ci si addentra nel cuore di una delle tante zone
scenografiche della provincia di Varese.
Sulla strada verso Ghirla infatti si trovano leGrotte della Valgannache il Torrente Margorabbia ha scavato
nel Monte Cuseglio. Una serie di spaccature profonde e un po’ sinistre, già
usate forse in epoca preistorica, che furono tra le prime attrazioni turistiche
della zona. La strada si inerpica nella valle fiancheggiando ilLago di Ganna(oggi inserito in una Riserva Naturale
Orientata), anch’esso alimentato in sotterranea dal Torrente Margorabbia. IlLago si trova subito dopo, in
una conca profonda che tradisce la sua origine glaciale.
Laspiaggia si raggiunge deviando verso il
Lago all’altezza della Stazione dei pullman,dopo circa un chilometro,
percorribile anche a piedi se arrivate con un pullman di linea. La spiaggia si
apre a metà del bacino scoprendo sulla destra una conca in cui si adagia un
campeggio, mentre a sinistra, un’ampia piana a prato digrada dolcemente verso
il lago. Attrezzata con barbecue e panche, la radura è proprietà del campeggio
che, con unaccesso a
pagamento garantisce spazi ben curati e puliti, oltre a un
servizio di manutenzione delle sponde. Il campeggio mette inoltre a
disposizione un servizio bar, un ristorante, un grande parcheggio (a pagamento.
La posizione lontana dalla strada e in una valle molto
verde e poco abitata, assicura alla spiaggia uno scenario naturale suggestivo e
riposante, mentre l’ampiezza e il suo allungarsi per buona parte del lago
permettono, volendo, anche di ritagliarsi angoli di quiete lontano dai
barbecue, spesso affollati e praticare il nostro hobby preferito cioè la pesca
Il lago, profondo circa 14 metri, è di un verde lucente e suggestivo.
Pulitoebalneabile(i dati ufficiali della ASL del
2015 hanno rinnovato il giudizio “eccellente” per le sue acque. Esso è posto ad
una altitudine di appena più di 400 m.s.l.m. con una ampiezza di 0.28 Kmq.
Finito questo periodo di calura esso sarà a disposizione delle nostre esche
tutta la giornata pronti ad insidiare Gardon, tinche,carpe,lucci,persici
reali,persici
sole, persici
trota e un po’ di alborelle ed alcune Sandre e moltissimi Gardon.
Difficilmente
pescabile col galleggiante la tecnica che và per la maggiore è quella del
ledgering specie a Method con pastura gialla e inserimento di qualche cagnotto(massimo
0.5 Kg). Oppure a Carpfishing a delle carpe di ottima stazza.
E’ consentita
solo dal 2015 la tecnica a spinning ed esclusivamente a spinning col Belly
Boat.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI
PER IL LAGO DI GHIRLA
(acqua di tipo "C")
Le norme che seguono sono integrative e di tipo restrittivo rispetto al quadro
regionale e provinciale che resta comunque vigente ed al quale bisogna riferirsi
per quanto non scritto .
è consentito l'uso di un
massimo di due canne;
·non è consentito l'uso del bilancino;
·è consentita la detenzione e l'uso della pastura per
un massimo di 500 g. costituita esclusivamente da mais e da sfarinati e da loro
derivati (es. polenta);
·è vietata la pesca a fondo con sfarinati, mais e
boiles durante il periodo di riproduzione della Carpa (1 maggio - 30 giugno);
·è consentita la pesca notturna esclusivamente alle
seguenti specie ittiche: Anguilla, Bottatrice, Tinca, Siluro, Pesce gatto e
Carassio;
·Vietato l'uso di qualunque tipo di imbarcazione
compreso il ciambellone o belly - boat, per svolgere l'attività di pesca escluso per lo spinning(
Decreto n. 11 del 10.02.2009);
·sul lago di Ghirla la pesca alla Carpa (carpfishing -
Delibera di Giunta Prov. n. 251del 26.05.2009 ) diurna da riva, è possibile su
tutto il bacino senza il supporto dell'imbarcazione e nel rispetto della
vigente normativa;
Per quanto riguarda i limiti di cattura giornaliera si prevedono:
·un (1) solo Luccio di misura non inferiore a 60 cm con
prelievo consentito esclusivamente dal 1 maggio al 30 settembre;
·otto (8) persici di misura non inferiore a cm 18 e che
qua raggiungono però taglie superlative