9.17.2011

Gare di pesca galleggiante


 In questa intervista non intende polemizzare sulla “Pesca vera - o – non vera”, sull’etica, sulla filosofia etc., ma si limita a riportare una semplice intervista.

Sotto il nome di “pesca al colpo” si intendono varie tecniche: canna fissa, bolognese, roubaisienne, inglese e alborella ossia tipologie di pesca che si attuano in gara.

Fino a non molti anni fa, in Italia le licenze di pesca superavano il milione di libretti. Si può quindi ben immaginare quale fosse il “movimento” di denaro intorno al mondo della pesca e, specialmente, intorno al mondo dell’agonismo. Tenete conto che un agonista era ( ed è tuttora) un “cliente” molto interessante per le grosse Aziende di pesca, dato che un agonista spende all’anno, tra attrezzature varie, esche, pasture etc., almeno dieci volte di più di un normale pescatore per diletto . L’associazione di pesca sportivi degli agonisti Italiani era la FIPSAS (a quell’epoca semplice FIPS).

Denaro e onestà non vanno troppo d’accordo, ed ecco perché l’intervistato avrà un Nick, grazie al quale si potrà esprimere liberamente su certi argomenti. Noi, per comodità, lo chiameremo “Silvio Trambusti”.Io stesso ne certifico l' attentuità.

Trambusti è nato e risiede tuttora in Toscana. E’ stato un agonista di livello medio (e se ne vanta). Ha anche collaborato alla rivista “Pescare” negli anni ’90.

-S. Trambusti, che differenza c’è tra l’attrezzatura da garista dei tuoi tempi e quella di adesso?

R: Ho cominciato a fare le prime gare che ero ancora adolescente, quindi a metà degli anni ’70. A quei tempi , l’attrezzatura, specie per chi iniziava, era molto ridotta rispetto a oggi. Si trattava di avere una “batteria” di canne fisse telescopiche ad azione di punta, dai 5 agli 11 metri, poi un paio di bolognesi di 5-6 metri e alcuni cannini da alborella. A quell’epoca, non esisteva ancora né roubaisienne, né inglese né i grossi panchetti che usano oggi.
Tutto sommato, erano gare alla portata di tutti o quasi, specie se uno si limitava ai circuiti provinciali. Se poi salivi di livello ( Regionale, Nazionale ) i costi lievitavano in modo esponenziale perché, oltre alle attrezzature, esche e pasture, dovevi mettere in conto la benzina, i pedaggi etc.


Ai miei tempi, poi, non esistevano gli Sponsor intesi in senso odierno. C’era qualche piccola azienda del tutto estranea al mondo della pesca che magari ci aiutava a pagare le piccole spese come affiliazione alla FIPS, tessere e poco altro.


-E i garisti di adesso che costi devono affrontare?

R: E’ difficile generalizzare. Certamente, oggi, anche un ragazzo giovane che comincia l’attività agonistica, deve mettere in conto di avere una roubaisienne, un buon panchetto, varie canne inglesi e bolognesi e relativi mulinelli e, in certi campi gara, ci vogliono anche le “vecchie” canne fisse e i cannini da alborella. Quindi, si può dire che, rispetto ai miei tempi, è una spesa superiore, anche perché molte Società di pesca sportiva, in pratica, “obbligano” il giovane (o la giovane) ad avere un certo tipo di attrezzatura, cosa che non succedeva ai miei tempi… Chi poi deve affrontare Campionati di un certo livello (Eccellenza Nord che corrisponderebbe ad una serie A in un altro sport oppure anche un’Eccellenza Zonale che invece sarebbe la serie B) si deve preparare a sostenere costi molto elevati, che sicuramente molti non si potrebbero permettere se non ci fossero gli Sponsor.
Da una recente indagine, pubblicata anche su di un noto forum, risulta che il 70 per cento circa dei 320 partecipanti all’Eccellenza Nord fanno parte del mondo della pesca, in quanto negozianti, rappresentanti, direttori commerciali di aziende produttrici e distributrici etc.



-Come si svolge una gara di pesca e come vengono redatte le classifiche ?

R: Tutti i partecipanti si ritrovano ad un luogo di Raduno. Lì, viene consegnata ad ognuno una busta che contiene le indicazioni per trovare il “picchetto” (posto di gara). Per esempio : Zona B, settore III, picchetto 5 , vuol dire che Ti dovrai recare nella Zona B, e poi al terzo settore della zona stessa. Lì, dovrai cercare il posto contrassegnato dal N° 5.
La gara, di solito, dura tre ore e per ogni tipo di Campionato sono previste delle “limitazioni” in fatto di esche e pasture.
Le Classifiche vengono redatte in base al peso del pescato da ogni singolo concorrente, quindi c’è una Classifica di Settore, di Zona e poi Assoluta.
Importante sottolineare che, prima e durante lo svolgimento della gara, i concorrenti sono (o, almeno, dovrebbero essere) controllati da un Giudice di Sponda, pronto a registrare ogni irregolarità e ad accogliere eventuali reclami.



-Ti è mai capitato di vedere od assistere a qualche “illecito” o “furbate” varie ?

R: Beh, sai, “la Madre dei furbi “ è sempre all’opera…Perché tutti vogliono vincere, o quanto meno “spulciare” il miglior risultato possibile.
Secondo me, bisogna distinguere due epoche : durante gli Anni Settanta, il pescato in gara veniva tenuto in buste di nailon legate alla cintola, per cui, a fine gara, i pesci erano morti. Ovviamente, c’è stato chi ha approfittato di questa norma, a volte, addirittura portando i pesci morti da casa per appesantire il sacchetto, e quindi vincere o quanto meno piazzarsi tra i primi.
Dopo, negli anni Ottanta, c’è stato l’obbligo tassativo di tenere il pesce in vivo nelle apposite nasse, per cui questo tipo di “escamotages” non è esistito più..
Le “furberìe” più evidenti sono quelle di chi detiene un quantitativo di esche
(bigattini) e pasture (sfarinati) di molto superiore al consentito dal Regolamento di questo o quel Torneo. E qui la “fantasia” dei furbi si scatena :
chi nasconde etti di larve dentro la fodera del giaccone da pesca (fodera cucita apposta), chi li nasconde in un calcio (o pompa) della Roubaisienne, chi cerca
di eludere i controlli celando cagnotti e pasture in borse, borsoni, fondi di secchi.. E la lista non finisce qui..


-Che mi puoi dire della situazione odierna ?

R_Oggigiorno, il mondo dell’Agonismo al Colpo in A.I. è in lento, ma (secondo
me), irreversibile declino. I giovani non sentono più, come una volta, il fascino delle gare. I motivi, del resto ci sono : la pesca in gara è uno “sport” costoso, per farsi una buona attrezzatura di base, occorre un mucchio di soldi. Poi, la benzina che costa ogni giorno di più. Mettiamoci anche che, negli ultimi 15-20
anni, sono nate discipline nuove di pesca come il Carp-Fishing, la grande esplosione dello Spinning e della pesca a Ledgering e la pesca al Siluro.
Queste nuove tecniche hanno affascinato sempre più giovani pescatori, promettendo grosse catture tutto sommato con un’attrezzatura che costa relativamente poco. Poi, c’è il fenomeno dei “laghetti” a pagamento (o cave), che offrono pesci a “pronta-pesca” (le famose “Trote-pollo”) e sono vicini alle città. Molti pescatori, anziani ma anche tanti giovani, vanno lì per “sfogare” la loro passione, sognando, magari, di pescare il bestione da dieci chili…



-Cosa mi dici dell’Arno Fiorentino ?

 2Video cattura siluro
Video cormorani
R: Purtroppo, tocchi un tasto dolente. L’Arno è MORTO !! Ed il brutto è che nessuno ne vuol sentire parlare.. E’ come la Favola del “Re Nudo” : tutti lo vedevano, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo. L’Arno a Firenze è praticamente un fiume “morto”, in quanto non c’è più pesce bianco..Dove sono andate a finire le tonnellate di cavedani, scardole, savette, carassi che c’erano fino a dieci-quindici anni fa ? Inquinamento (certo), Effetto Diga di Bilancino (certo), ma soprattutto MILIONI DI SILURI che si sono mangiati tutto il pesce rimasto!! Se poi ai Siluri vogliamo aggiungere i Cormorani e i Channels, altra specie alloctona più invasiva del siluro stesso, il quadro è completo.
Nelle Gare in Arno si prende poco o nulla : qualche manciata di alborelle,oppure, ogni tanto, c’è chi pesca il “Jolly” sotto forma di carpona di 5-6 kg o
un Silurotto della stessa taglia e riesce, dopo non pochi sforzi, a portarli a guadino. Sull’Arno sono stati pubblicati Studi dell’Università di Firenze, in cui si dichiara che il 90 per cento della Bio-Massa del fiume, è costituito da Siluri.
Che altro vuoi che ti dica ? Che ..hanno ammazzato il fiume più pescoso d’Italia ? Te lo dico, e sono incavolato NERO ! Soprattutto con tutti i bigotti-ipocriti che fanno finta di niente, o con gli sciocchi che credono che “la Natura” metterà le cose a posto ! Sì, domani !! Stammi bene !



Silvio detto “I’ Trambusti”.

Video gara

http://pescambiente.blogspot.it/2011/09/gare-di-pesca-al-colpo.html

https://www.youtube.com/watch?v=6f_GOCGRHC0

Nessun commento:

Posta un commento

Pescare nei laghi di Bertignano e Masserano (entrambi nella provincia di Biella)

Dal PDF (stranamente scaricabile) della provincia “” In provincia di Biella le acque gravate da vincoli particolari sono: ...