Persici Reali e Lucci
Siamo con Marco Altamura , mio ex “collega” quando esisteva
la nota rivista PESCARE , cioè la più vecchia Rivista cartacea di pesca fallita
miseramente ad inizio del 2009 dopo quasi 50 anni di pubblicazioni e
collaboratore di questo Blog con molti articoli all’attivo , specie sulla pesca
della Trota Lacustre e dello Zander o Lucioperca come si usa chiamarlo in
Italia. Marco è uno spinningofilo più che esperto ( ha una casa sul Lago
Maggiore ) ed è quindi accreditato ,oltre che ad insidiare Lucci e Persici
Reali , anche a rispondere in merito a questi argomenti .
Domanda n° 1
Pescare
con l’ausilio della barca. Quante catture in più ?
Risposta n°1
Indubbiamente l’ausilio di un natante può regalare molte
catture in più in quanto consente di ispezionare luoghi altrimenti
inaccessibili ; mi riferisco a tutte le insenature e le cale private dalle
quali sarebbe impossibile accedere da riva perché facenti parte di proprietà
private o cantieri nautici , sempre frequenti sui grandi laghi prealpini del
nord Italia . Inoltre questi spots possono vantare una minore pressione di
pesca tutta a favore dei pochi fortunati che sono in grado di immergerci le
proprie lenze . In merito a tale questione però tengo a precisare che , non
senza un malcelato orgoglio , nell’arco della mia lunga carriera di lanciatore
, ho realizzato tutte le mie più significative catture praticando lo spinning a
piede asciutto e senza l’ausilio di ecoscandaglio a quant’altro possa rivelare
la presenza di pesce nello spot.
Domanda n° 2
Come si deve agire con la barca per catturare i
Persici e con quale attrezzature ?
Risposta n° 2
Nella ricerca del Persico Reale , l’ausilio del natante
risulta molto utile in quanto è in grado di farci compiere spostamenti rapidi
da uno spot all’altro . Il percide infatti si sposta in relazione agli
spostamenti dei banchi di pesce bianco come alborelle e piccoli gardons e
quindi la localizzazione della massa stabulante è sinonimo di catture a
ripetizione . Solitamente l’approccio vincente è quello che prevede lanci a
raggiera verso la riva e comunque nei pressi dei banchi di pesce foraggio e ,
logicamente , l’artificiale principe per questo tipo di pesca risulta essere il
minnow sia con assetto galleggiante ( nella bella stagione ) che con assetto
affondante o suspending ( in autunno e inverno ) .
Domande n° 3
e n° 4
Dove cercare i Persici sia con la barca che da
riva?
Risposta n° 3 e n° 4
I luoghi prediletti per la ricerca del Persico Reale sia
dalla barca che dalla riva sono rappresentati da litorali con presenza di
strutture quali moli , pontili galleggianti , manufatti in cemento , pali di
attracco , boe e comunque tutti quegli spots in grado di fornire protezione
dalle intemperie e dall’eccessivo moto ondoso ai banchi di pesce foraggio . Da
non tralasciare le zone in prossimità di torrenti tributari che apportano linfe
più fresche e ossigenate , sempre appetite dai Reali e in genere da tutti i
predatori . In tutti questi spots alterno diverse tecniche tra le quali cito il
classico spinning con minnow e cucchiai rotanti sempre molto validi , alternato
a tecniche “finesse” quali il jigging e il drop-shot effettuati entrambi con
imitazioni di piccoli shads siliconici e presi in prestito dal Bass-fishing .
Domanda n° 5
Come si deve agire con la barca per catturare i
Lucci e con quali attrezzature ?
Risposta n° 5
Per quel che riguarda la pesca al luccio nei grandi laghi del
Nord , le difficoltà aumentano di molto anche se si ha la fortuna di poter
pescare con l’aiuto di un natante ; infatti i grandi laghi prealpini offrono al
predone del lago grandi profondità dove poter svolgere la propria attività
predatoria lontano dalle nostre insidie . Ciò avviene per la maggior parte
dell’anno ad esclusione del periodo post riproduttivo che coincide con la primavera
avanzata quando cioè le grosse femmine risultano a tiro dei nostri artificiali
perché intente a proteggere i piccoli appena oltre la “corona” . Non a caso le
catture più importanti , pescando dalla riva , in detti luoghi avvengono sempre
in questo periodo dell’anno e anche con l’ausilio del natante , pur aumentando
rispetto alla pesca a piede asciutto , non raggiungono mai i livelli alti che
si possono riscontrare per esempio nei laghi del nord Europa dove le profondità
sono sempre contenute e risulta meno complicato raggiungere il nostro predatore
. Non voglio alimentare sterili polemiche , ma mi viene da sorridere quando
vedo sul web schiere di appassionati bearsi con in braccio lucci catturati in
Mar Baltico piuttosto che in Irlanda o in Svezia . La soddisfazione che sa
regalare un grosso esocide “over 100” catturato sui grandi laghi prealpini a
spinning e magari dalla riva non ha paragoni sostenibili . Per ciò che riguarda
le attrezzature , sono solito attuare questo spinning medio-pesante al luccio
utilizzando indifferentemente sia l’attrezzatura da casting che da spinning ;
faccio uso di canne abbastanza potenti di lunghezza mt.2,40 in due sezioni e in
bobina carico una treccia di diametro mm 0,18 / 0,20 alla quale connetto
tramite un nodo Toni Pegna ben eseguito uno spezzone di circa 150 cm di
terminale di monofilo spessore mm 0,35 con l’ultimo spezzone di circa 40 cm in
acciaio per ripararmi dai temibili denti del predone e per non lasciare in
circolazione lucci con grossi “piercing” attaccati alla bocca . Come
artificiali prediligo usare grossi jerk e pesanti cucchiai ondulanti ,
artificiali “antichi “ ma sempre estremamente catturanti .
Domanda n° 6
e n° 8
Dove cercare i Lucci sia con la barca che da riva ?
Risposta n° 6 e n° 8
Nella tarda primavera , quando cioè la temperatura dell’acqua
inizia a stabilizzarsi su livelli attorno ai 15 gradi , ricerco il luccio lungo
le spiagge sassose a media granulometria o nei pressi di fiumi e torrenti
tributari ; in questo periodo le grosse femmine sono ancora nei pressi dei
luoghi di riproduzione e non è necessario cercarle in profondità . E’ l’unica
occasione per chi come me insidia il luccio dalla riva di trovare grossi
esemplari a portata di artificiale . In genere cerco litorali esposti a sud e
battuti dalle brezze periodiche che alzano in sospensione i microrganismi
bentonici che attraggono il pesce planctofago e di conseguenza i predatori .
Domanda n° 7
I tuoi record per le specie ?
Risposta n° 7
In più di quarant’anni di spinning sono molti i lucci e i
persici catturati degni di menzione , diciamo che , per quanto riguarda il
luccio , ricordo con piacere tutti quelli sopra i cinque chilogrammi di peso
che mi hanno regalato momenti di puro divertimento . Dovendone citare qualcuno
in particolare direi che non posso dimenticare un grosso maschio di kg 10,050
catturato nel lago di Mergozzo , una
femmina di kg 7,350 catturata sempre nel meraviglioso lago piemontese e , per
finire , un maschio di kg 8,200 catturato nel lago d’Orta con attrezzatura
leggera insidiando trote di lago . Più in generale sono molti i lucci catturati
in circostanze diverse che attestano il loro peso tra i cinque ed i dieci
chilogrammi , ognuno dei quali ha lasciato in me splendidi ricordi . Per i
persici , esemplari dagli otto etti al chilo e mezzo si possono certamente
considerare di ottima stazza , con qualche fortunata cattura di pesci da kg
1,800 effettuata in pieno inverno , quando cioè il clima seleziona la pezzatura
di questi simpatici predatori . Praticando lo spinning dalla riva comunque la
media dei Persici che si possono catturare si attesta intorno ai 3 / 4 etti di
peso .
Domanda n° 9
Qual è la situazione attuale del Verbano?
Risposta n° 9
A questa domanda rispondo con molta nostalgia e con un filo
di rabbia : il Verbano purtroppo negli ultimi trent’anni ha subito angherie di
ogni tipo . Dal prelievo indiscriminato di alborelle effettuato dai francesi
che calavano chilometri di “bedine” ( speciali reti ) per la cattura dei
piccoli ciprinidi da utilizzare come mangime animale , all’altrettanto dannoso
prelievo di pesce pregiato da parte dei superstiti pescatori di professione che
talvolta non rispettano le distanze dalla riva nel calare le loro reti venendo
a procacciarsi il loro profitto proprio dove i pesci hanno meno possibilità di
difesa e cioè lungo la “corona” prossima alle coste , trincerandosi dietro il
fatto che la pesca rappresenta per loro l’unico mezzo di sostentamento .
Inoltre nella bella stagione le cittadine rivierasche , con l’aumento
consistente della popolazione turistica , incrementano anche il livello di
inquinamento organico delle acque dando il via alla proliferazione di alghe e
al fenomeno dell’eutrofizzazione delle acque che perdono sempre più ossigeno a
scapito delle popolazioni ittiche . In vero qualche tentativo da parte di
piccole Società di pescatori di tutelare il proprio lago esiste , ma paragonato
a tutti gli “attentati” alla salute dello stesso risultano sempre troppo esigui
. Troppi sono gli interessi che entrano in gioco e sarebbe auspicabile una
politica che tuteli tutte le componenti che fanno parte di questo complesso
ecosistema.
Domanda n° 10
Consigli e considerazioni varie ?
Risposta n° 10
Io
sono solo un grande appassionato di questa splendida passione che è la pesca e
, probabilmente , non sono in grado di dare consigli o suggerimenti ; l’unica
cosa che mi sento di trasmettere è quella di avvicinarsi a questo sport con
rispetto per i pesci per l’ambiente , e
per gli altri pescatori . Già questo , se fatto da tutti , porterebbe ad un
notevole miglioramento della situazione e non saremmo costretti e celebrare la
morte di tanti bellissimi ecosistemi di cui la nostra splendida
Nessun commento:
Posta un commento