Parecchi anni fa assistevo a vari convegni e in quei giorni 2 in due giorni!!!!
Si passa temporalmente da domenica 5 a sabato 4 dicembre 2004, si passa
logisticamente dalla sede dell' Ovest Sesia alla sala congressi del Parco del
Ticino Piemontese presso la villa Picchetta a Cameri (NO), si aggiunge al tema
iniziale sulla riqualificazione fluviale anche l'impatto della Linea Alta
Velocità (LAV) sul Ticino ma è rimasto un interessante congresso quello svolto
colla partecipazione di illustri nomi della scienza.
Dopo i saluti di rito
portati dalla signora Maddalena Sacco per il parco del Ticino e da Giovanni
Tacchini in qualità di coordinatore regionale dell' UNPeM ha incominciato a
parlare Maione prof. Ugo della facoltà di idrobiologia del politecnico di
Milano che ha ben evidenziato che i sistemi di regimazione delle acque più
comunemente usati cioè le ben note massicciate siano solo uno spostamento più a
valle degli effetti delle piene; anzi intensificati ancor di più dall'
aumentata velocità dell'acqua a causa della rettificazione del corso.![]() |
Galliate |
Si
dovrebbe quindi intervenire più a monte e creare bacini di espansione. Da
Milano a Torino ecco la voce di uno dei migliori ittiologi cioè Forneris prof.
Gilberto con un mucchio di titoli alle spalle. Sempre con ausilio di schede
proiettate su telo, come faranno tutti i relatori, e con l'aiuto del giovane
collega dott. Fabrizio Merati porta a conoscenza di un interessante studio
fatto sul torrenti Chisone e sul fiume Dora Riparia riguardo al popolamento
ittico dopo vari tipi di massificazione. Scelta dei corsi d'acqua derivata dal
fatto che i 2 corsi sono fortemente interessati da queste opere gravando sul
territorio interessato alle Olimpiadi invernali del 2006. Senz'altro da
privilegiare quelle che prevedono l'utilizzo di materiali naturali posti alla
rinfusa. La scelta migliore in tutti i casi è quella di lasciare degli spazi
che possano servire da rifugio ai pesci.
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Oleggio |
Pur un po' in ritardo visto la difficoltà del suo spostamento (l' ho poi portato io alla stazione di Novara…) ecco anche il Dott Andrea Nardini direttore tecnico del CIRF (www.cirf.org) che spiega cosa sia l'organizzazione in questione e come operi.
http://www.cirf.org/italian/home.html
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Pseudorasbora |
Più noiosetti ma molto interessanti gli
interventi del responsabile piemontese della LAV cioè l'ing. Carlo Pierettori e
del dott. Gianmario Nava dell' ARPA Piemonte . l primo illustra l'opera della
LAV sulla tratta Torino- Milano e il secondo gli studi nel parco del Ticino per
l'area interessata al passaggio. Km 124.5 la lunghezza del tracciato con 5.5 km di gallerie di linea;
6500 uomini occupati (dove alloggiavano?)con 12 cantieri di cui 8 fra Torino e Novara. I treni
potranno andare a 300 km/h
al massimo e fare la tratta in 50 minuti; pendenza massima del 15%. Ad ottobre
2004 i lavori erano al 76% per un costo di 150.000.000 di euro
mensili…..Occupati 1313
ettari di suolo e posti ad interventi al verde 700 ettari. Il viadotto
sul Ticino ha una lunghezza totale di 1178 metri ed è
costituito da 34 campate di luce di 34.5 metri.
Un bel scontro si ha alla fine
sulla questione illustrata nello schema N 1 che come ben si intuisce sono gli
"sghei" che la LAV passerà al parco del Ticino. Una protagonista è la
signora Sacco e l'altro chi volete che sia???? Il sottoscritto pensa che se i
danni li ha subiti il TICINO inteso come area nel suo insieme TUTTI i soldi di
rimborso vadano investiti nel Ticino e non una buona parte in un centro visite.
"Il Centro visite potrà fare degli studi e quindi…" la risposta di
Maddalena. "Ma se il prof. Forneris ha appena detto…" contro ribatto
io. Infatti il Gilberto, uomo cordiale e simpaticissimo a prima veduta, aveva
appena contestato gli studi sul Ticino dicendo che erano spreco di denaro
pubblico visto che di tali studi, alcuni da lui stesso eseguiti, ne erano stati
fatti parecchi e basta attingere ad essi senza farne altri.
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Cameri |
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Rodeo amaro |
Interessante cmq gli schemi 2 e 3: La marmorata non è purtroppo presente, ben presenti gli alloctoni Rodeo Amero e Pseudorasbora e fortunosamente assenti quelli "pavesi" cioè Sandra, Siluro e Aspio.
Video
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