Nella vita vi sono delle cose strane o per
meglio dire dei fatti inspiegabili. Ero sposato da non molto quando una
coppia di amici della moglie ci invito a pranzo in un ristorante nei pressi
di Ivrea. Al ritorno, forse a causa dell'ottimo vinello servito a tavola ma
anche dell'allora scarsa conoscenza della zona che a me novarese risultava
nuova, sbagliai strada e mi ritrovai a costeggiare un lago.
Nel baule dell'auto vi era ancora la canna da
spinning usata il giorno precedente e qualche artificiale! La moglie mi
lanciò una occhiataccia intuendo i miei propositi. Feci finta di nulla e in
un attimo un artificiale volò in acqua. Con mio grande stupore al quarto
lancio qualcosa aggredì il tandem dalle palette argentate; Un piccolo
lucciotto sui 40/45 cm si era agganciato e per sua fortuna aveva solo una
punta dell'ancoretta in bocca e così in poco tempo fu liberato.
Lo strano è
che da allora in quel lago avrò effettuato almeno una dozzina di
catture di lucci, alcuni piccoli e altri medi cioè dai 2 ai 4 kili ma
sempre e solo con tandem. Rotanti semplici anche delle migliori
marche, ondulanti e minnows sembravano non far effetto sugli esocidi del
lago di Cascinette!!! Almeno a me!!
Visto che colleghi lanciatori non riscontravano questo fatto.
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Mia figlia Esmeralda |
La
"maledizione", anche se in effetti non era tale, svanì pochi anni
fa quando mia figlia effettuò una cattura di un luccio vicino ai 70 cm usando una
imitazione siliconica della stessa specie. Sara` stato a causa
dell'egual cognome ?? Fatto sta che nelle uscite successive ebbi il
conforto di un paio di catture, anche se di taglia non eccessiva, con un
ondulante e un minnow! Uso sempre i tandem prevalentemente ma
attualmente posso avere maggiore fiducia quando alla girella del cavetto
d'acciaio attacco qualche altra esca artificiale.
Il lago in questione si
trova a ridosso del paese di Cascinette e
per questo è chiamato così anche se il suo nome vero e proprio è Lago
Campagna. Lo si raggiunge facilmente deviando al semaforo delle carceri di
Ivrea dalla statale che dalla citta` eporediese porta verso il lago di
Viverone. Si svolta a destra se si giunge da questo ultimo luogo
citato e naturalmente a sinistra se si arriva dalla direzione
opposta; Dopo un paio di Km si arriva a Cascinette,
la si attraversa sempre dritti e come detto dopo l'ultima casa si è a
ridosso di questo specchio d'acqua di origine morenica avente una
dimensione di 0.126 kmq ed un perimetro superiore ai 3000 metri.
La
strada asfaltata lo costeggia per qualche centinaio di metri mentre il
restante perimetro è contornato da boschi e in piccola parte da
cannetti. Un piccolo parcheggio nella parte iniziale permette di
posteggiare l'auto e lì vicino, oltre il minuscolo emissario, in un
prato con tavoli di cemento si possono sistemare eventuali
accompagnatori/trici che ci seguano nella bella stagione. Sempre da quel
lato un comodo e ben tracciato sentiero costeggia lo specchio d'acqua
mentre dalla parte opposta l'avvicinamento al liquido è un po' difficoltoso
ma non impossibile.Specialmente nei periodi caldi vi è fioritura di
microalghe che rende l’ acqua verdastra.
Nei periodi di fine estate ed autunnali
non è raro trovare qualche fungo, di varie specie, nei boschi circostanti.
La profondita` massima si aggira sugli 8 metri e nei periodi
invernali particolarmente gelidi la sua superficie si ghiaccia. Per gli
spinnofili specialmente consiglio l'uso di stivali per raggiungere un
maggior numero di postazioni senò interdette dai rami degli alberi circostanti
o dalle canne. Restando nel campo dei predatori il lago è abbastanza noto
anche per i persici trota e molto meno per i persici reali anche se
in qualche occasione questi non disdegnano di attaccare le esche sia
artificiali sia naturali dedicate ad altre specie. Vi è da registrare
rispetto ad altri luoghi similari una maggior presenza di appassionati del
Belly Boat che comunque sono soliti frequentare la riva più a nord, cioè
quella meno percorribili a piedi, senza recare disturbo agli appassionati
di altre tecniche.
Naturalmente si dedicano al "boccalone" e da
qualche colloquio con alcuni di loro non ho percepito nessuna segnalazione
che i Black di Cascinette abbiano per le esche
artificiali preferenze particolari rispetto ad altri luoghi e quindi una
buona dotazione di worms è indispensabile se si vogliono fare copiose
catture di questo pesce. Qualche esemplare è di tutto rispetto superando i 2 kg ma la stazza media si
aggira attorno al mezzo kg.
Per tutti questi predatori ovviamente ha buona
resa la pesca col pesce vivo e col Mort Maniè. Nel lago stazionano
un buon numero di pesci gatti "nostrani" (Ictalurus melas)
che purtroppo soffrono di nanismo a parte qualche eccezione.
Le scardole si
muovono in branchi e localizzarle vuol dire divertimento assicurato vista
anche la presenza di esemplari di tutto rispetto con punte che oltrepassano
i 500 gr. Oltre alle consuete esche come mais, bigattini e vermi si possono
catturare dei bei esemplari anche a spinning con piccoli rotanti argentati
o vermi siliconici. Altri ciprinidi che hanno trovato dimora in
queste acque sono la carpa e la tinca; La prima numericamente senz'altro
più della seconda.
La taglia media di quest'ultima non ù elevatissima anche
se non mancano soggetti di 5-8
kg che sono specialmente insidiati a fondo classico
dai locali più che dai cultori del carpfishing. Questi ultimi hanno
d'altronde ad una decina di km il lago di Viverone che è senz'altro una
meta di maggior rilievo. Comunque il mais è l'esca più usata per entrambe
le specie anche se vidi poco tempo fà un vecchietto del paese pasturare
ancora colla polenta aromatizzata. Sobbalzi continui del galleggiante
indicano che la simpatica tinca è intenta ad assaggiare la nostra esca; La
ferrata dovra` avvenire quando il segnalatore si inabissera` del tutto. Il
lago è pescabile colla sola licenza governativa. Pescando nella buona
stagione, specie verso sera, è ampiamente consigliabile munirsi di
zampironi e spray repellenti per le zanzare
Informazioni varie:La zona si raggiunge
facilmente uscendo a Santhia dalla Torino-Milano e proseguendo poi per
Cavaglir, Viverone fino ad arrivare quasi ad Ivrea. Oppure si pur uscire a
Ivrea dalla A5 Torino-Aosta.
Per
soggiornare:nelle vicinanze esiste L'Albergo La Fontana
10010 Burolo (TO) - Via Statale , 24 Tel. 0125 57141 - 0125
577834
Negozi
di pesca nelle vicinanze risultano: Obiettivo Pesca h
via Jervis 43 a Ivrea tel. 0125-627567 e Carlo Pesca -
Corso Marconi 66 a
Montalto Dora tel. 0125-651451
Storia e costume: La zona in
questione è detta Canavese . Essa forma come un ampio anfiteatro subalpino
tra le valli costituenti il parco nazionale del Gran Paradiso e la Dora
Baltea, le cui ali sono costituite dagli apparati morenici che segnano lo
sbocco della Valle d'Aosta a nord e della Valle di Susa a sud.
Il suo
centro principale è Ivrea che conta quasi 25.000 abitanti. Fiancheggiata
dalla pittoresca morena della Serra, attraversata dalla Dora Baltea, è una
bella città con un nucleo molto antico. Duemila anni fa circa essa fu sede
di una colonia romana chiamata Eporedia da cui deriva l'attuale nome degli
abitanti detti Eporediesi. Parecchi sono i castelli della zona ed essi si
trovano nei comuni di Masino, Mercenasco, Moncrivello, Parella, Rivarolo,
San Giorgio, Strambino, Valperga, Rivara, Foglizzo, Borgomasino e Ivrea; Particolarmente
interessante il primo che h di proprietà del FAI dal 1987 ed ospita le
ceneri di re Arduino d'Ivrea. Nel capoluogo oltre al castello si pur
visitare l'anfiteatro e il duomo che vide la sua prima edificazione nel
secolo IV.
La citta` è nota perr principalmente per 2 cose : Essere la sede
della Olivetti ed infatti scherzosamente la si chiamava la Silicon Valley
italiana e per il suo originalissimo carnevale. Si narra che il conte
Ranieri di Biandrate pretese di esercitare la Jus Primae Noctis anche con
la bella Violetta figlia di un mugnaio locale. Essa finse di accettare ma
pugnalò l'uomo, ne mozzo la testa e la fece vedere al popolo stipato sotto
il castello causando così una insurezzione. In memoria di questo fatto si
tiene ogni anno nei giorni di Carnevale una vera e propria battaglia fra i
rappresentanti dei soldati che sono su dei carri e quelli del popolo a
piedi; Il fatto singolare è che essa avviene a colpi di arance!!!
Oltre
35.000 quintali di questo agrume vengono usati come proiettili dai
contendenti e non sono pochi, ogni anno, i feriti che devono sottoporsi
alle cure mediche. Gli spettatori per non essere colpiti devono
indossare un berretto detto "frigio" simbolo di liberta` e
fratellanza ereditato dai rivoluzionari francesi.
Video
Lago Ghiacciato
Lago
Carnevale Ivrea
Ivrea dall' alto
Canoa sulla Dora baltea ad Ivrea
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