9.22.2016

Pesca dalla barca nei grandi laghi (Molagna, cavedanera,cannno ecc ecc)

Lacustre 5500 gr pescata nel lago Maggiore (foto del cuoco mio amico)


Esistono sistemi di pesca poco frequentati dato che ci vuole una barca per esercitarli e un motore almento elettrico oltre a qualche esperienza con pescatori che sappiano fare bene le tecniche che descriverò sommariamente; Esse sono pratiche in buona parte nei grandi laghi del Nord.


Esse sono destinate in primis alla trota lacustre e poi ai coregoni e ai salmerini Alpinus
Salmerini Alpinus

Lucioperca del Mergozzo catturato da Ruggero Nibbio
, i persici reali con qualche cattura di grossi cavedani, lucci e dei nuovi arrivati cioè i lucioperca o Zander come lo si voglia chiamare.



In Italia esistono 2 tipi di coregoni entrambi alloctoni anche se presenti da un centinaio di anni in tutti i grandi laghi del nord Italia ed anche in qualcuno del centro-italia

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In Italia il Lavarello è stato introdotto alla fine del XIX secolo dai laghi elvetici: oggi è diffuso nei laghi laziali e nei grandi laghi prealpini. Le popolazioni che vivono nella parte settentrionale dell'habitat hanno abitudini anadrome(Sono specie anadrome quelle che, nate nei fiumi, vivono la maggior parte della loro vita in mare per poi tornare in acqua dolce al momento della riproduzione; ne sono esempi il salmone, lo storione, le lamprede.) mentre nel sud la specie popola soprattutto le acque dolci della zona pelagica dei laghi.
Coregone




Il coregone Bondella proveniente dal lago di Neuchatel, è stato introdotto nei laghi Maggiore e di Como. Cresce più rapidamente del lavarello con cui si aggrega alla ricerca di cibo, ma ha una taglia massima inferiore (30 cm contro i 60 cm del lavarello). Il coregone "bondella", è più piccolo ed ha la testa con il muso ancora più appuntito.

Si racconta che le massaie di inizio 1900 si lamentassero che il Lavarello era troppo grosso da cucinare e quindi fù introdotto il coregone Bondella.






La cavedanera è un tradizionale sistema di pesca a traina e la sua azione di pesca si sviluppa in superficie.
E' composta da un derivatore "cane"da un trave di dacron da 0.6 a 1mm e da un palo posto sul natante.



Cavedanera
Il cane è formato da due assicelle di legno disposte verticalmente, dalla forma carenata simile a un'imbarcazione, davanti arrotondate e leggermente appuntite, dietro tronche, tenute verticali all'acqua tramite altre due assicelle orizzontali che le uniscono, in modo da farla sembrare una piccola imbarcazione simile ad un catamarano. . Sul lato della barca, o in entrambe i lati nel caso di utilizzo di due barchini, è fissato un cordino collegato al trave, servirà da tirante di richiamo in caso di abboccata del pesce, per procedere al recupero.
Come per la molagna e la tirlandana, anche la cavedanera viene costruita artigianalmente e viene personalizzata a seconda dell'esperienza e delle varie "malizie" del pescatore che intende utilizzarla.

Viene molto utilizzata sia sul lago Maggiore sia negli altri laghi, nei mesi invernali e primaverili, per la pesca alla trota lacustre (si può incappare anche in lucci, lucioperca e cavedani).


La Tirlindana
La tirlindana è un sistema di pesca antichissimo che si effettua con la barca in movimento. E' composta da un lungo filo (circa 35-40 mt.) di nylon appositamente piombato ( una volta si utilizzava un filo di rame della stessa lunghezza con piombi solo sul fondo) . All' estremità di questo ultimo è presente un ulteriore spezzone di filo di nylon (diametro circa 0.25) di circa5- 6m, collegato all'esca che desideriamo utilizzare (artificiale o naturale) tramite una piccola girella con moschettone. Resta evidente che è importantissima la giusta velocità della barca, che deve dare il giusto guizzo all' esca impiegata. Importante risulta anche la conoscenza dei fondali per evitare il rischio di incagliarsi, rischio che bisogna assumersi in quanto il terminale (nella maggior parte dei casi) deve passare vicino al fondo per il successo dell' abboccata.
Viene usata soprattutto nel mese di giugno, luglio, agosto e settembre, sia sul lago Maggiore sia negli altri laghi, per la pesca del pesce persico.
Sconsigliamo l'uso nei mesi estivi in quanto il traffico cospicuo di natanti ed imbarcazioni da diporto potrebbero cagionare incidenti, visto la lunghezza dello sviluppo di questo sistema di pesca.

Non è raro incappare in prede diverse, ma sempre ambite, tipo trote lacustri, lucci, lucioperca e grossi cavedani)

 

La Molagna
http://pescambiente.blogspot.it/2010/03/intervista-al-tronistaoops-trainista.htm





In molte foto vi è Ruggero Nibbio proprietario dell' Hotel 2 Palme ( si mangia divinamente) e presidente dell' AP Mergozzo che ogni anno incubano milioni di uova di coregoni come potete vedere nei filmni
Per detta pesca vi rimando all' articolo:

https://www.youtube.com/watch?v=K1gh3ixpO9w

https://www.youtube.com/watch?v=Gf3wXzA1HM0


Consiglio vivamente il risotto giallo coi filetti di persico reale, coregoni o salmerini in bagnetto e ravioli al luccioperca. Chiuso da inizio autunno a inizio primavera.



I sitemi descritti vengono effettuati con artificiali ondulanti o minnows


mentre nei seguente con imitazioni di larve





Canne da coregone
Sono canne costruite ancora artigianalmente anche se ne esistono di molti tipi in commercio. A seconda della scuola di provenienza, esistono tre tipi di canne differenti:





-CANNINO (scuola francese)
Si tratta di una canna in monopezzo di carbonio dai 130 cm ai 180cm. Il cimino è morbido e fine per segnalare la tocca del pesce a volte quasi impercettibile. E' diffusa che i coregoni o le bondelle mangino in spiombata (una volta afferrata l'esca il pesce si dirige verso la superficie dell' acqua in modo tale che il pescatore non avverta più la tensione della lenza ed il peso del piombo -dai 5 ai 20 gr.-). La canna è munita di piccolo mulinello a recupero rapido su cui è avvolto del monofilo trecciato molto sottile.



-CANNA A SPALLA (scuola svizzero - tedesca)
E' una canna che sviluppa una lunghezza dai 240 cm ai 270 cm ricavata da un pregiato grezzo da mosca per coda nr. 4 Il recupero è costituito da una ruota in alluminio o carbonio in grado di recuperare circa mezzo metro di filo a giro in modo di avere l'esatta conoscenza della profondità a cui si sta pescando. La ruota (ma anche un piccolo mulinello come per il cannino) viene posizionato sul fusto di sughero in modo da regolare la bilanciatura della canna A dispetto del proprio nome, la canna non è appoggiata alla spalla, ma passa tra braccio ed avambraccio in bilanciatura. Quando il coregone mangia, la canna si protende in avanti, ed è il momento di ferrare. Sono tecncihe attuabili anche per il salmerini e la mia unica uscita in barca alla loro ricerca fù un 12 a 0 a favore del mio amico "Selvatico" che allora aveva la barca sul lago di Mergozzo.





-PESCA CON GALLEGGIANTE (scuola austriaca)
Si utilizza una robusta canna lunga sui 4-5metri con un comune mulinello a bobina fissa su cui è presente del monofilo di diametro dello 0.25/0.30, e in grado di lanciare un "galleggiantone" scorrevole da almeno 40 grammi di portata con la relativa zavorra. La tecnica: Si lancia nel punto in cui si crede che si trovino i pesci, ed è il galleggiante che pesca. Infatti, una volta che questo è affondato o, come accade più spesso, è aggallato (il coregone spesso mangia in spiombata), non c'è altro da fare che recuperare il pesce, che si è autoferrato proprio a causa della resistenza opposta dal grosso glleggiante.


Le lenze o piantane sono costituite da una catena di esche artificiali (realizzati artigianalmente), in numero oscillante da 3 a 15, realizzata con monofilo dallo 0.12 allo 0.18, e con attacco finale per il piombo.
Essenziale avere a bordo un guadino a maglie larghe di nylon, sia per salpare il pesce in barca (il coregone ha una bocca molto delicata) sia per liberare con maggior facilità le moschette una volta catturata la preda.


Per maggiori approfondimenti andare al sito: http://pescalagodicomo.altervista.org/

di Gianpaolo Pedersini con cui tentai anni fà di scrivere un libro di pesca e saluto calorosamente. Ed anche alla pagina
http://acquadulza567.sitonline.it/1/tecniche_di_pesca_3323069.html


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