9.01.2016

La trota più bella

Lo sapevo da 2 anni che era li’ in una buca del torrente Repele appena a valle della zona ciprinicola. L’ avevo insidiata a spinning, col verme ed anche coi bigattini ma nulla. La vedevo passare con calma e nascondersi nella sua tana. Mi ero immerso anche colla maschera per vederla meglio
Qualche altra trota la prendevo  colle varie tecniche ma Lei mi si aggancio solo la prima volta quando sapevo che non vi era; pescavo i vaironi e cavedani col finale dello 0.10 e per Lei fù un gioco di ragazzi spaccare  il finale con un salto in alto. Era un 2 kg circa . Un bel giorno dalla parte opposta una visione celestiale;  Mafalda compagna di scuola ma non di classe in monokini a prendere il sole dalla parte opposta alla mia; Non era bellissima ma con bel corpo e un viso piacevole! La conoscevo di vista e basta a Lei mi saluto. Gli chiesi se voleva qualche trota da mangiare.  Attraverso il torrente a nuoto e alla vista del suo seno andai un po’ in bambola visto che di sesso ne facevo poco a quei tempi. Mafalda ne scelse 2 delle 4 che avevo preso a spinning.
Si rivesti e mi disse “Ci vediamo fra qualche mese a scuola”. Lei studiava ragioneria  e geometra ma l’ istituto era lo stesso ..Non la vidi più per un po di tempo  dato che suo padre carabiniere aveva cambiato città di lavoro. L’ anno successivo ero sempre nello stesso spot deciso a prendere quella trota. Presi di tutto fra cui un tinca a colla bilancia.
Un giorno a casa di un amico la rividi tutta elegante coi capelli colorati i biondo
;qualche chiacchera, un po’ di alcolici e Lei mi disse “L’ hai presa la trota?”. Io negai e Lei “dopodomani vengo con te se vuoi e sono sicura che ti porterò fortuna. “Sei un ragazzo intelligente, simpatico e dall’ aria dolce ed è bello stare con te”. La feci alzare alle 5 del mattino e partimmo per lo spot e decisi di usare ancora la bilancia.
Posai il quadrato vicino alla sua tana, la vidi in caccia e dissi a Mafalda  di tirare qualche sasso verso il salmonide; Il pesce si spavento e si diresse verso la sua tana ma li’ vi era la mia rete e la insaccai. Ero quasi tentato di rilasciarla ma Mafalda mi disse “la mangiamo da mio cugino che proprietario del ristorante “Acquamarina”…..una risata la facemmo entrambi visto che la trota era un pesce di acqua dolce. Alle 19 passai a prenderla ed il vestito era tutto un programma.
Mangiammo la trota alle mandorle” , bevemmo un a bottiglia di Erbaluce e poi lascio immaginare a Voi dove andammo e cosa facemmo. Il rapporto duro qualche mese e poi si sciolse amichevolmente perché Mafalda andò a lavorare a 600 km di distanza.

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