Con l’ inizio del freddo molti pescatori vanno nei laghi
a pagamento anche se a detta della vice presidentessa dell’ Assolaghi, dove
potete trovare tutti i laghetti associati in Italia e altro (http://www.assolaghi.it/index.php),
in un pranzo presso il suo lago cioè il Nuovo Lago Maggiore a Galliate (NO)
disse a me e agli altri commensali che la crisi economica faceva si che molta
gente appendesse la canna al chiodo sia in acque normali sia in laghetto.
Il laghetto ha anche bar e ristorante oltre a qualche
articolo da pesca. La signora è la moglie di Piero Fantinato proprietario della
Fattoria del Pesce .Articolo :
http://pescambiente.blogspot.it/2010/04/piero-fantinato-la-fattoria-del-pesce.html
Nei laghetti le specie ittiche presenti generalmente sono
storioni, Striped Bass, in qualcuno vi è anche qualche luccio, qualche trota
fario, anguille e carpa ma soprattutto trote iridee di cui qualche esemplare di parecchi Kg..
La pesca di questa specie si può fare col galleggiante detta “penna di Pavone” e potete trovare la descrizione in http://pescambiente.blogspot.it/2014/12/trote-in-laghetto-col-galleggiante_23.html
Si può benissimo pescare a spinning ove l’ esca è
generalmente un ondulante medio piccolo.
Ma la tecnica che rende di più è quella recupero
effettuata con bombarde, piombini, il vetrino,la Maracas, le sonar.
Le bombarde hanno dei numeri sopra per indicarne
l’ azione; Un G10 Gr 2 vuol dire che l’ attrezzo pesa 10
grammi ma in acqua agisce come se fosse pesante 2 grammi.
La pesca con il piombino
abbisogna di una canna con un’azione abbastanza morbida con un cimino molto sensibile; Questo sia per
poter trasmettere le vibrazioni all’esca che per poter meglio avvertire e
gestire l’abboccata e la relativa ferrata del
pesce. La lunghezza della canna varia da poco meno a poco più di 4 metri e la
potenza di lancio tra 1 e 5 grammi. La lenza è composta ovviamente da una piombino,
una girella tripla ed un finale di lunghezza che varia dai 50 ai 120 cm. La
tremarella deve il suo nome al movimento che il pescatore esegue con la canna
ed stata inventata da Gino Soffritti con negozio in Verbania vicolo del Molino
N 11 Tel 0323 516091 sito: http://www.ginosoffritti.com/.
La
canna è caratterizzata da
numerosi anelli guidafilo strutturati per migliorare le prestazioni nei lanci
di piccole zavorre.
Il movimento tremolante della canna abbinato a un recupero a scatti faranno diventare la nostra esca irresistibile.
L’esca avanza e si ferma in rapide sequenze, a scatti continui paragonabili a quelli di un animaletto in fuga. Se a questo si aggiunge la rotazione e una certa variazione di velocità degli scatti, capiamo da soli che verrà fuori l’istinto predatorio della trota che aggredirà sicuramente la nostra esca.
Gino Soffritti |
Il movimento tremolante della canna abbinato a un recupero a scatti faranno diventare la nostra esca irresistibile.
L’esca avanza e si ferma in rapide sequenze, a scatti continui paragonabili a quelli di un animaletto in fuga. Se a questo si aggiunge la rotazione e una certa variazione di velocità degli scatti, capiamo da soli che verrà fuori l’istinto predatorio della trota che aggredirà sicuramente la nostra esca.
Il Saltarello ricorda
molto la Tremarella; L'avanzamento dell'esca avvenire in superficie o sul fondo
e si ottiene spostando la canna verso l'alto. Nel frattempo il mulinello non deve girare. Diventa attivo a fine corsa
della canna, per riavvolgere il filo mentre l'attrezzo ritorna velocemente in
posizione iniziale. L'effetto "tremarella" va prodotto quando si sta
sollevando la canna verso l'alto. Il saltarello è indicato in superficie o a
mezz'acqua quando le iridee sono scarsamente attive e quindi in inverno con
pesci sul fondo o vicino alla riva.. Tuttavia il saltarello si esprime al
meglio in inverno, quando le trote stazionano sotto sponda e attaccate al
fondo.
Per le “Maracas” il recupero vale sempre la solita tecnica
della tremarella con la differenza che si deve effettuare un recupero
molto lento e a volte alternato anche a interruzioni di breve tempo;Quando la
trota abbocca ci si ferma completamente sia con la canna che con il mulinello
attendendo la solita partenza decisa del pesce per poi con un
colpo secco .
Le “sonar” sono dei
piombini a forma allungata della lunghezza di circa 6 – 12 mm da un sonar all’
altro una piccola molla metallica che ha la funzione di distanziare i piombi
fra loro e farli rimbalzare e quindi allargare tra loro durante il recupero a
tremarella.
Le trote in autunno
generalmente stanno a galla o poco sotto e le insidieremo con tecniche
veloci.
In inverno si posizionano a
galla o a metà del fondo vicino a riva e sono più lente e quindi le tecniche da
usare, sono la penna di pavone e il saltarello, e qualche piccola bombardina
per pescare a fondo se la profondità del lago non è eccessiva. Le esce da usare
sono: doppia camola, verme e camola, tebo.
In estate troveremo le trote solamente nelle cave di dimensioni medio/grandi e con
profondità piuttosto elevate .
Durante questa stagione,
le trote tendono a sostare in prossimità del fondo, ed in mezzo al laghetto
sportivo. Bisognerà quindi praticare una pesca lenta, in profondità, con la
bombarda (da G8 in su. Come innesco, una doppia camola del miele, oppure
pastelle e gommini di varie dimensioni e colori.
In primavera e trote si svegliano dal torpore invernale e dunque in questo
periodo è quindi consigliata la solita tremarella. Se si devono raggiungere una
lunga distanza allora è consigliato una pesca con delle bombarde gallegianti
(da G0 a G4) che possono andare dai 6gr fino ai 30gr.
Trancio di verme + camola |
Per approfondimenti consiglio il sito: http://www.macinator.it/
Video –Gino Sofritti spiega la tecnica della Tremarella
inventata da LUI permetto gli di essere un vero e proprio mattatore nelle gare.
Altri video girati da me
Inneschi
Vari
Pesca colla pastella
https://www.youtube.com/watch?v=gohLzlWXLTc
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