6.15.2017

Aspio; La nuova frontiera dello spinning


Ottima guida di pesca a codesto pesce è Paolo Baragioli di Novara che potete contattare al sito: http://www.pescamista.com/ oppure andare in Fb al link: https://www.facebook.com/paolo.baragioli/
Paolo Baragioli

L'Aspio (Aspius aspius) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae ed infatti all' inzio della sua comparsa in Italia molti lo confusero con un cavedano colla bocca strana.  L'aspio è originario delle acque dell'Europa centro orientale ed in parte settentrionale, il suo areale, infatti, va dalla Germania alla Russia europea comprendendo Svezia e Finlandia meridionali ed estendendosi anche al Caucaso ed a parte dell'Anatolia settentrionale; era invece finora assente nelle regioni mediterranee.
Dagli ultimi anni del XX secolo è stato introdotto nel bacino del fiume Po, dove si è ben ambientato ed ha raggiunto densità notevoli. Il suo habitat naturale è quello dei grandi fiumi di pianura come il Sesia medio basso con acqua a corrente moderata, ricche di piccoli ciprinidi che costituiscono le sue prede predilette. Può però vivere anche nella zona del barbo
Diego Stecco
L'introduzione dell'aspio nel bacino del Po ha causato gravi danni a molte altre specie di pesci, soprattutto a quelle di più piccole dimensioni, provocando, per esempio, la rarefazione delle alborelle ma anche dei cavedani e di altre che vengono predate durante le fasi giovanili. L'aspio è abbastanza adattabile alle rettificazioni dei fiumi e si può trovare anche nei canali con pareti di cemento. L'aspio è una cattura molto interessante per il pescatore sportivo, per le dimensioni che può raggiungere e per la bontà delle sue carni. Le tecniche che più gli si addicono sono due: lo spinning e la pesca con il mort maniè ma gli esemplari di non eccessive dimensioni attaccano anche esche come il bigattino.
Piccolo Aspio del Terdoppio
. La sua reazione alla cattura è molto energica ed impegna a fondo il pescatore. Le carni sono più apprezzate di quelle degli altri ciprinidi anche per la minore presenza di spine, soprattutto nei grandi esemplari.
Non una grande lottare, infatti si stanca piuttosto in fretta, ma l’abboccata è da arresto cardiaco! Inoltre spesso si muove sul filo di correnti potenti come quelle del Grande Fiume o del Sesia.
Marco Pellò
Pescando l’aspio a spinning dalla barca è importante lanciare il più possibile vicino alla riva. Nei primi due metri di recupero ci può essere l’attacco. L’aspio non è una specie pigra. Nuota veloce. Molto veloce. L’Aspio di taglia è un predatore che ama cacciare durante i cambi di luce, l’albeggio ed il tramonto sono periodi fantastici, i grossi capi entrano in caccia e se battiamo le zone dove staziona lo strike è assicurato. Gli spot da prendere in considerazione sono i posti dove si rifugia il baitfish come giri d’acqua con buona profondità, sponde con piante in acqua che rallentano il flusso, prismate, pontili ed ormeggi e tagli d’acqua tra corrente ed acqua ferma.­­­ Il mattino è ottimo sino ad una certa ora, appena il sole è alto e scalda le difficoltà di cattura aumentano notevolmente.
Delle catture possono essere comunque effettuale optando per una pesca di ricerca più mirata. Entrando nel discorso attrezzatura, bisogna optare per canne con potenza media diciamo sui ¾ oz circa 20 gr. da casting o da spinning a seconda del gusto personale in assenza di vento se si ha manualità con il si guadagna in precisione e delicatezza della presentazione.
Ottimo l’utilizzo della treccia di potenza media, diciamo 15/20lb. con finale in fluoro, va considerata l’azione della canna che non deve avere una rigidità esasperata ma deve comunque garantire la gestione dell’esca in corrente. Per quanto riguarda le esche possiamo optare per moltissime soluzioni, se peschiamo in prossimità di acqua che tende a rallentare notevolmente quasi fermandosi le esche top water oltre a garantire un buon numero di mangiate, regalano diversi strike. E‘ molto importante avere un’attrezzatura che garantisca lanci a lunga distanza, dobbiamo far passare le nostre esche vicino alle strike zone altrimenti rischiamo di non avere attacchi, e nei grandi fiumi se si pesca da riva o in wading la distanza tra pescatore e spot è elevata. Possiamo optare per wtd, popper, wake bait, flutter e noise lure. Le gorgate a galla dell’aspio sono davvero emozionanti, a volte e meglio ricercare un minor numero di mangiate pescando in superficie ma con un coefficiente emozionale altissimo, adrenalina a mille! Ottime anche sassaie e prismate che offrono riparo al foraggio, possiamo affrontarle con lipless, jerkbait e metaljig i grado di fronteggiare la corrente, le mangiate verranno percepite in modo secco e dobbiamo assicurarci di avere ami o ancorette di altissima qualità altrimenti i pesci slamati saranno molti.


Nessun pesce che popola i fiumi può raggiungere la velocità di cacciata dell’aspio.  Si consiglia di non aver paura a recuperare veloce. A volte è anche meglio, in quanto il pesce non si insospettisce. Ondulanti da almeno 12 grammi come il vecchio Arditoe teste piombate con gommine da sei – sette centimetri sono anche esse buone esche. Quest’ultime in particolare perchè fanno meno vibrazioni ed assomigliano più ad un pesciolino. Quando si pesca nei tratti larghi, dove la corrente si ammorbidisce, si può passare a dei crank che rasentano il fondo oppure dei rattlin. Con il passare delle ore e l’arrivo del pomeriggio, quando i primi strati di acqua si riscaldano, non è raro trovarli anche in superficie.  Fra i migliori artificiali per codesto pesce sembrano essere anche  Rapala Max Rap Fat Minnow. per quando gli aspi scendono un po’ in profondità, il Max Rap Fat Minnow è l’artificiale giusto per andare a stanarli, l’azione di nuoto stretta rimane efficace anche recuperato ad alte velocità, rendendolo efficace anche nei correntoni tanto amati da questi pesci e il Rapala Scatter Rap Shad che è ideale per insidiare gli aspi che cacciano vicini alla superficie, sia in corrente che in acque ferme. La gamma colori copre qualunque esigenza. 

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