Ottima guida di pesca a codesto pesce è Paolo Baragioli di Novara che potete contattare al sito: http://www.pescamista.com/ oppure andare in Fb al link: https://www.facebook.com/paolo.baragioli/
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Paolo Baragioli
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L'Aspio (Aspius aspius) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae ed infatti all' inzio della sua comparsa in Italia molti lo confusero con un cavedano colla bocca strana. L'aspio è originario delle acque dell'Europa centro orientale ed in parte
settentrionale, il suo areale,
infatti, va dalla Germania alla Russia europea comprendendo Svezia e Finlandia meridionali ed estendendosi anche al Caucaso ed a parte dell'Anatolia settentrionale; era invece finora
assente nelle regioni mediterranee.
Dagli ultimi anni del XX secolo è stato introdotto nel bacino del
fiume Po, dove si è ben
ambientato ed ha raggiunto densità notevoli. Il suo habitat naturale è quello
dei grandi fiumi di pianura come il Sesia medio basso con acqua a corrente
moderata, ricche di piccoli ciprinidi che costituiscono le sue prede
predilette. Può però vivere anche nella zona del barbo
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Diego Stecco |
L'introduzione dell'aspio nel bacino del Po ha causato
gravi danni a molte altre specie di pesci, soprattutto a quelle di più piccole
dimensioni, provocando, per esempio, la rarefazione delle alborelle ma anche
dei cavedani e di altre
che vengono predate durante le fasi giovanili. L'aspio è abbastanza adattabile
alle rettificazioni dei fiumi e si può trovare anche nei canali con pareti di
cemento. L'aspio è una cattura molto interessante per il pescatore
sportivo, per le dimensioni che può raggiungere e per la bontà delle sue carni.
Le tecniche che più gli si addicono sono due: lo spinning e la pesca
con il mort maniè ma gli esemplari
di non eccessive dimensioni attaccano anche esche come il bigattino.
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Piccolo Aspio del Terdoppio |
. La sua
reazione alla cattura è molto energica ed impegna a fondo il pescatore. Le
carni sono più apprezzate di quelle degli altri ciprinidi anche per la minore
presenza di spine, soprattutto nei grandi esemplari. Non
una grande lottare, infatti si stanca piuttosto in fretta, ma l’abboccata è da
arresto cardiaco! Inoltre spesso si muove sul filo di correnti potenti come
quelle del Grande Fiume o del Sesia.
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Marco Pellò |
Pescando l’aspio
a spinning dalla barca è importante lanciare il più possibile vicino alla riva.
Nei primi due metri di recupero ci può essere l’attacco. L’aspio non è una
specie pigra. Nuota veloce. Molto veloce. L’Aspio di taglia è un predatore che ama cacciare
durante i cambi di luce, l’albeggio ed il tramonto sono periodi fantastici, i
grossi capi entrano in caccia e se battiamo le zone dove staziona lo strike è
assicurato. Gli spot da prendere in considerazione sono i posti dove si rifugia
il baitfish come giri d’acqua con buona profondità, sponde con piante in acqua
che rallentano il flusso, prismate, pontili ed ormeggi e tagli d’acqua tra
corrente ed acqua ferma. Il mattino è ottimo sino ad una certa ora, appena
il sole è alto e scalda le difficoltà di cattura aumentano notevolmente.
Delle
catture possono essere comunque effettuale optando per una pesca di ricerca più
mirata. Entrando nel discorso attrezzatura, bisogna optare per
canne con potenza
media diciamo sui ¾ oz circa 20 gr. da casting o da spinning a seconda del
gusto personale in assenza di vento se si ha manualità con il si guadagna in
precisione e delicatezza della presentazione.
Ottimo l’utilizzo della treccia
di potenza media, diciamo 15/20lb. con finale in fluoro, va considerata
l’azione della canna che non deve avere una rigidità esasperata ma deve
comunque garantire la gestione dell’esca in corrente. Per quanto riguarda le
esche possiamo optare per moltissime soluzioni, se peschiamo in prossimità di
acqua che tende a rallentare notevolmente quasi fermandosi le esche top water
oltre a garantire un buon numero di mangiate, regalano diversi strike. E‘ molto
importante avere un’attrezzatura che garantisca lanci a lunga distanza,
dobbiamo far passare le nostre esche vicino alle strike zone altrimenti
rischiamo di non avere attacchi, e nei grandi fiumi se si pesca da riva o in
wading la distanza tra pescatore e spot è elevata. Possiamo optare per wtd, popper,
wake bait, flutter e noise lure. Le gorgate a galla dell’aspio sono davvero
emozionanti, a volte e meglio ricercare un minor numero di mangiate pescando in
superficie ma con un coefficiente emozionale altissimo, adrenalina a mille!
Ottime anche sassaie e prismate che offrono riparo al foraggio, possiamo
affrontarle con lipless, jerkbait e metaljig i grado di fronteggiare la
corrente, le mangiate verranno percepite in modo secco e dobbiamo assicurarci
di avere ami o ancorette di altissima qualità altrimenti i pesci slamati
saranno molti.
Nessun pesce che popola i fiumi può raggiungere la
velocità di cacciata dell’aspio. Si consiglia
di non aver paura a recuperare veloce. A volte è anche meglio, in quanto il
pesce non si insospettisce. Ondulanti da almeno 12 grammi come il vecchio Arditoe teste piombate con
gommine da sei – sette centimetri sono anche esse buone esche. Quest’ultime in
particolare perchè fanno meno vibrazioni ed assomigliano più ad un pesciolino. Quando si pesca nei tratti larghi, dove la
corrente si ammorbidisce, si può passare a dei crank che rasentano il fondo
oppure dei rattlin. Con il passare delle ore e l’arrivo del pomeriggio, quando
i primi strati di acqua si riscaldano, non è raro trovarli anche in superficie. Fra i migliori artificiali per codesto pesce
sembrano essere anche Rapala Max
Rap Fat Minnow. per quando
gli aspi scendono un po’ in profondità, il Max Rap Fat Minnow è l’artificiale
giusto per andare a stanarli, l’azione di nuoto stretta rimane efficace anche
recuperato ad alte velocità, rendendolo efficace anche nei correntoni tanto
amati da questi pesci e il Rapala Scatter Rap Shad che è ideale per insidiare gli aspi che
cacciano vicini alla superficie, sia in corrente che in acque ferme. La gamma
colori copre qualunque esigenza.
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