Siamo con Franco Stanzione nato
a Molfetta (BA) il 18 novembre 1955 e
residente a Molfetta(60.000 abitanti). Titolare di una rinomata farmacia a Bari,
è stato anche lo storico priore di una confraternita della sua città.
-Dicci qualcosa di questo e del
significato della cosa nella tua città e credo in molte parti del sud Italia.
Ti
riferisci a cosa? All’essere stato priore? Non penso che sia un argomento che
possa interessare a qualcuno in questa sede … fa parte di una delle cose a cui
tengo di più nella mia vita, fin da quando sono nato, in quanto facente parte
della identità della mia città … parliamo di pesca, piuttosto.
Lo conobbi online in un forum
oltre 10 anni fa. Ci volle un bel po’ prima di capirci a vicenda e stimarci ma
ci siamo riusciti. E’ un blogger come me e il suo blog è Sito Franco
Dove trovate una intervista a lui al link
dove potete desumere molto del personaggio in
questione e di cui condivido la filosofia che il No Kill deve essere una scelta
individuale e non una imposizione psicologica e che il pescatore deve solo
attenersi alle leggi e ha il diritto di non aver rotto i cocones ogni volta che
mette ONLINE UNA FOTO DI UN PESCE MORTO.
Anche dato e considerato che il pesce è sempre stato un alimento per la razza umana e non solo……ditelo a cormorani o e siluri di fare il No Kill…..
Anche dato e considerato che il pesce è sempre stato un alimento per la razza umana e non solo……ditelo a cormorani o e siluri di fare il No Kill…..
-Franco dove eserciti la pesca in acqua dolce? So che fai
un mucchio di km anche.
Premesso che la mia scelta di andare a
pesca nelle acque interne, anche due volte alla settimana, è motivata dalla
necessità di non avere gente tra i piedi (non posso dire tra altro …), per cui
frequento posti in cui a volte, nel raggio di diversi chilometri sono
completamente solo …
a parte i già menzionati
laghi Locone e Basentello ed il fiume Ofanto, semidistrutto dalla incuria e
dalla inciviltà umana, non ha altre acque interne, per cui devo necessariamente
emigrare nelle acque interne delle regioni limitrofe: Basilicata (che adoro),
Campania e Molise.
Diciamo pure che se voglio pescare al
colpo (canna fissa, inglese e roubasienne) non ho bisogno di andare oltre il Locone ed il Basentello (molto
pescosi, almeno fino a quando lo permetteranno i rumeni), mentre se ho voglia
di pescare a spinning i miei fiumi di elezione sono il Basento, l’Agri e il
Sinni in Basilicata.
Sinni
Se poi voglio pescare a trote, indiscutibilmente vado nella mia seconda patria, cioè nell’alta Valle dell’Agri.
Sinni
Se poi voglio pescare a trote, indiscutibilmente vado nella mia seconda patria, cioè nell’alta Valle dell’Agri.
Ultimamente ho invece scoperto un
posticino davvero bello ed interessante a Greci (AV), il lago Iliade, un
laghetto naturale di origine vulcanica ad 850 metri di altezza,
immerso tra i monti irpini, dove è consentita la pesca alla carpa (e che
carpe!) in estate e alla trota nel periodo più freddo.
Quale è l’ acqua a te più cara?
Io parlerei di zona più che di acqua.
Mi riferisco all’Alta Valle dell’Agri, dove vado molto spesso a pesca di trote
e dove vi sono alcuni corsi d’acqua a cui sono molto legato affettivamente, a
motivo di ricordi di gioventù e per le amicizie che ho instaurato con la gente
di quei posti, in particolare a Moliterno.
Pensa che quando mi sono laureato ho
fatto una tesi sull’uso in passato delle piante medicinali di quella zona, un
lavoro di grande valenza storica e scientifica, che mi ha permesso (a spese di
mio padre, allora) di rimanere in quei luoghi per diverso tempo … anche a
pescare.
Le acque in questione sono quindi i
fiumi Agri e Maglia e il torrente Sciaura … che fra i tre è quello che
prediligo.
Torrente Sciaura |
-E’ insolito che un pescatore che abita
vicino al mare frequenti di più le acque interne. Come mai?
Mi pare di averlo accennato all’inizio
di questa intervista il motivo di questa scelta: la ricerca di un momento in cui
stare completamente da solo. Non a caso vado a pescare prevalentemente durante
la settimana (venerdì e sabato) e quasi mai di domenica. Non mi piace nemmeno
la compagnia di altri, anche se amici, a parte comunque pochissimi, tra i quali
un carissimo amico di Palazzo San Gervasio, persona squisitissima e garbata … chissà
perchè lucano e non pugliese o molfettese.
-Sei stato un garista e presidente del club pescatori Molfetta. Cosa ne pensi della FIPSAS
Sito Pesca Club Molfetta
Sito Pesca Club Molfetta
Sono stato garista, anzi un accanito
garista, sia al mare (canna da riva e qualche volta surfcasting) che nelle
acque interne (colpo e trota lago), sempre con buoni risultati a livello locale
(sempre tra i primi tre di settore). Diversamente è andata quando per dieci
anni consecutivi mi sono qualificato alla prima prova del Campionato Italiano
al Colpo (Ostellato e Cavo Lama) … ma lì parliamo di livelli proibitivi per i
garisti del sud.
Ho smesso per sempre con le gare
quando nel 2004 ho raggiunto l’obiettivo massimo che mi ero prefisso: superare
la prima prova ed accedere alla seconda.
La F.I.P.S.? … tu mi chiedi della
F.I.P.S.? Non la chiamo F.I.P.S.A.S. perché io sono un pescatore e delle
attività sub e del nuoto pinnato non può “fregarmene
de meno” …
Pur essendo il presidente da oltre
vent’anni del Pesca Club Molfetta, società affiliata alla Sezione Provinciale
di Bari, della F.I.P.S. a livello nazionale non ho una buona considerazione,
perché la ritengo una federazione che ha ormai fallito completamente nei suoi
obiettivi originari che dovevano essere la tutela e l’incremento del patrimonio
ittico nazionale ed il miglioramento dell’ambiente naturale.
In che modo questi obiettivi vengono
perseguiti? Organizzando solo gare? Immettendo nella federazione robaccia tipo
il nuoto pinnato in cui vedo “menate”
del tipo “rugby subacqueo”, e di ciò
se ne parla anche nelle riviste ufficiali che dovrebbero essere rivolte solo ai
pescatori?
- Ho la sensazione che le acque del Sud
siano molto poche ma di buon livello ambientale e in grado di regalare catture
di pesce autoctono pregevoli. Sensazione
sbagliata? Se sì quali sono le acque migliori per te sotto questo punto di
vista? Il tuo spot preferito?
Dici bene quando esprimi la sensazione
che le acque del sud siano poche (anche se bisogna cercarle e cercandole si
trovano) e che il pesce è autoctono … e grazie, non si fanno ripopolamenti,
tranne che in Basilicata con misere quantità di trotelle immesse tra l’altro in
maniera e tempi sbagliati, perché lì la cosa è gestita più da incompetenti che
da addetti ai lavori, quali i pescatori, che sono quelli che vivono le
problematiche ambientali e della pesca sul campo e non con il sedere
appiccicato ad una poltrona di un ufficio della provincia o della regione.
Quanto alla mancanza di degrado ti
sbagli, perché invece, a fronte di una bassa pressione piscatoria (i pescatori
sono davvero pochi … forse sono più i rumeni e i cinesi) le acque sono poco
curate dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, perché scarichi fognari e
industriali a parte, la gente del sud riversa in esse gli stessi rifiuti che
abbandona per strada. Dicono di Napoli, ma provate a venire in Puglia e vedete
cosa c’è ai bordi delle strade, statali e provinciali … un vero e proprio
schifo, che non c’è invece in regioni civilissime tipo le Marche, in cui ci ho
abitato diversi anni per motivi universitari.
I miei spot preferiti sono comunque le
acque correnti, più che le acque ferme. Qui mi piace molto pescare a spinning.
Non ho mai mirato alla cattura grossa,
quanto alla quantità e alla tecnica … non mi piace stare ore ed ore in attesa
della cattura da trofeo, preferisco “essere
in azione” più che attendere.
Pertanto più che di catture
gratificanti, parlerei di giornate gratificanti, che sono senza dubbio quelle
passate pescando a trote, anche perché sono quelle più rare, considerati i
chilometri che devo macinare per raggiungere i corsi d’acqua idonei a questa
pesca.
-Dicono che la tua attrezzatura sia più vasta di 10 negozi di
pesca….è vero?
Diciamo di sì, per il semplice motivo
che pratico tutti i tipi di pesca, sia al mare che nelle acque interne. Ho
circa 500 canne e una ottantina di mulinelli. Ultimamente poi sono stato
contagiato dal fascino di una disciplina di pesca di origine giapponese, tipo a
mosca, che si chiama “Tenkara”, per la quale mi sono attrezzato acquistando un
certo numero di canne direttamente dal Giappone. E’ praticamente la pesca che
si vede fare a Sampey nei famosi cartoni.
-Cosa ne pensi degli scrittori di pesca compreso me ?
Non ti considero uno scrittore di
pesca ma un malato della pesca a cui piace scrivere di pesca, altrimenti con te
nemmeno ci parlerei; quanto agli altri … devo proprio dirlo?
Quando mi sono reso conto della
differenza tra quello che proponeva un tempo gente del calibro di Mario Altertarelli,
Alberto Marchi, Giandomenico Bocchi ed altri di quella generazione, e quello
che “propinano” (sì … “propinano” è il termine esatto) attualmente
i pennivendoli mercenari della pesca sportiva odierna che io chiamo “pesca di plastica”; quando ho preso
coscienza che ormai le riviste di pesca erano diventate inutili ai fini
didattici (strapiene di pubblicità e di articoli demenziali che vedevano
protagonisti calciatori e gente dello spettacolo televisivo messi lì solo per
fini di lucro) e che ormai le leggevo solo seduto di prima mattina sul “water”, prima di andare a lavorare …
beh, da allora in poi ho chiuso con le riviste di pesca.
La gran parte di questi pennivendoli
non è nemmeno giornalista, ma gente che non volendo o non sapendo fare altro
nella vita, si è inventato di fare lo “scriba” di articoli sulla pesca
sportiva, oltretutto redatti in un italiano che mi limito a definire tra i meno
corretti.
Non vado oltre, caro vecchio Cavedano,
ti ringrazio per la tua attenzione nei miei confronti.
Le leggende dicono che Franco usi additivi speciali
nelle pasture e cioè pastiglie sminuzzate di farmaci e che vada a pesca con un
TIR dato che tiene dietro tutte le sue 500 canne per far fronte ad ogni
evenienza
L'Ofanto (dal latino
Aufidus) è il più importante
fiume della Puglia
per lunghezza, bacino e ricchezza d'acque; inoltre, con i suoi 170 km totali di
corso risulta anche il fiume più lungo fra quelli che sfociano nell'Adriatico.
Il bacino è di 2700 e fischia kmq
L'Agri è un importante fiume che scorre
interamente in Basilicata, e che dà il nome alla valle omonima.
È il 2° della regione per lunghezza dopo il Basento
con 136 km
di corso, e per ampiezza di bacino dopo il Bradano,
ma il primo per ricchezza d'acque. Nel territorio di Montemurro
il fiume, dopo essersi arricchito di svariati apporti minori sia da destra che
da sinistra (da citare il fiume Maglia), viene
sbarrato da una diga e forma il Lago di Pietra del Pertusillo,
Basento è con 149 km
di corso, il fiume più lungo della Basilicata,
e il più lungo fra i fiumi italiani che sfociano nel Mar Ionio.
La sua estensione di bacino idrografico è di 1.537 km².