12.24.2015

Fauna ittica della provincia di Vercelli in acque di pianura


Questo e altri articoli sulle acque della provincia di Vercelli (che scriverò prossimamente) sono tratti da un volume edito nel 2007 e quindi alcuni dati , con rilevamenti fatti da ittiiologi con elettrostorditore  e solo in alcuni spot per mia esperienza piscatoria non sono attuali e quindi segnalerò il mio parere. Invito i lettori che hanno esperienze plurime in tali acque di lasciare un commento (anche se contrario al mio) in base alle loro esperienze. Grazie


Tralascio alcuni pesci obiettivamente poco presenti e comunque di nessun interesse alieutico come l’ anguilla che risulta assente ma che vi è scritto non è a rischio di estinzione mentre invece una recente direttiva europea dispone come pesce da non trattenere. Tralascio il cobite comune e mascherato assieme con la Lampreda padana, la sanguinerola e la savetta. Per questo ultimo pesce il libro dà presenza solo nel T. Cervo vicino Buronzo mentre almeno in passato se ne pescavano abbastanza anche nel Sesia. Considerata vulnerabile io attualmente la definirei a codice ultra rosso. Viene segnalato a non trattato in scheda il lucioperca che è presente nel Sesia dopo la città capoluogo di Provincia e in qualche suo affluente nella parte terminale e soprattutto mancano gli Aspi che attualmente sono i pesci più insidiati del Sesia. Inoltre qualche pigo era presente in quegli anni specie nel Sesia.
Foto di catture di quegli anni nel Sesia per evidenziare la diverficazione delle specie



 -Alborella: Il libro dice che non è a rischio di estinzione mentre io sostengo che già ai tempi stava calando e attualmente è a codice rosso con presenza discreta in qualche roggia/fosso e con esemplari di piccola taglia.



-Barbo comune: considerato a basso rischio ma attualmente sono in grandissimo aumento gli ibridi col barbo europeo con soggetti di tutte le taglie; la distinzione è molto difficile causa i vari incroci plurimi perpetuati nel tempo.


Barbo 2015 nell' Elvo
Barbo 2013 nel Sesia

Video :https://www.youtube.com/watch?v=Q2rUE8jjeuY
https://www.youtube.com/watch?v=cn1eGkmLxEM



-Cavedano: Classificato non a rischio mentre sostengo che negli ultimi anni deve essere messo ad alto rischio;


Cavedano 2015 a gattinara nel Sesia
 Si catturano molto più facilmente soggetti di medio-grosso calibro che di piccola pezzatura anche se capita come nel primo video sotto


https://www.youtube.com/watch?v=3J0MRGg-43c


-Ghiozzo Padano: Con mia grande sorpresa lo vedo in piantina dislocato in molti punti da Serravalle Sesia a valle  ma considerato vulnerabile e mi astengo da alcun giudizio


-Gobione: Considerato a basso rischio viene da me classificato attualmente almeno a rischio medio.



-Lasca Considerata vulnerabile era già ai tempi in codice ultra rosso ed attualmente è una chimera.


-Luccio: Considerato vulnerabile e concordo con ciò ma stranamente nella cartina è segnalato solo a Quinto Vercellese mentre sicuramente sia allora sia adesso è presente in molteplici acque anche a valle di detto paese anche se in presenza ridotta rispetto a 10 anni fa.

Il defunto mio negoziante e sotto la moglie con 2 lucci delle lanche del Sesia a Prarolo




--Persico Reale:  Considerato a basso rischio contesto ampiamente la cosa mettendo in evidenza che già negli anni della pubblicazione del libro era in netto calando ed adesso ancor di più. Inoltre la cartina lo segnala solo in 3 spot mentre io sostengo che la sua presenza, seppur non in maniera massiccia, era dislocata in molte più acque di quelle segnalate.


-Scardola: Segnalata non a rischio di estinzione ma sicuramente già in calo ai tempi con sempre meno esemplari . Come per il luccio era in un numero maggiore di spot.

-Tinca: Non ha rischio di estinzione!!! Credo che questo sia il colmo!!! Erano già poche prima anche se situate in altre acque di quelle segnalate.




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_triotto: Nel libro citata come una delle specie non in via estinzione mentre allora era già in declino e attualmente è una chimera anche Lui come la lasca



-Vairone: Messa a basso rischio nel libro ed effettivamente allora era ancor ben presente mentre adesso la specie ha avuto un crollo verticale.


Video: https://www.youtube.com/watch?v=SYtg7yI1CXI

-Carassio: Segnalato in pochi posti mentre invece era ben presente nel Sesia, nel Po ed in acque comunicanti. Forse in declino.



-Carpa: Qua giungiamo veramente ad un assurdo visto che vi scritto di popolazioni scarse e relegate in pochi corsi di acqua mentre invece sia allora, sia adesso è una delle specie più presenti in molte acque.

Video: https://www.youtube.com/watch?v=wCn1x47rU-8

https://www.youtube.com/watch?v=DJWbQWWUA6M

-Pseudorasbora: presente quasi ovunque in pianura e in alcuni posti in maniera abbondante sia allora sia adesso


-Rodeo amaro: vedasi Pseudorasbora con anche presenze maggiori in qualche acqua. Quasi impossibile da prendere coll’ amo a causa delle sue minuscole dimensioni.





-Siluro: Viene considerata specie invasiva anche se và detto che secondo alcuni “silurman” di vecchia generazione è in calo. Il suo areale però si è ampliato ed è presente nel Sesia, nel Po, nei tratti medio-terminali delle acque che affluiscono nei 2 fiumi. Nel Cervo ad esempio è già presente da molti anni con esemplari di media dimensione a valle della diga di Formigliana.


Video



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