Domanda n° 1
Tu a
spinning usi il terminale e se si perché ?
Risposta n° 1
A questa domanda necessitano due tipi di risposta : uso il
trecciato in bobina con il finale in fluorocarbon quando utilizzo una canna con
azione Medium , cioè parabolico-progressiva ; solitamente preferisco questa
opzione allorché vado ad insidiare trote ed aspi in acque correnti , lucci , persici
e lucioperca in lago . Il motivo principale risiede nel fatto che con un combo
assai rigido costituito da trecciato e fluorocarbon , ho bisogno di un attrezzo
che “ammorbidisca “ l’azione specialmente in ferrata e nelle fasi di
combattimento con grosse prede . Viceversa utilizzo il monofilo normale in
bobina quando pratico il mio spinning preferito rivolto alla trota Lacustre ;
qui i motivi di questa scelta sostanzialmente sono due : innanzitutto
l’utilizzo di una canna ad azione “ fast “ , cioè piuttosto veloce e scattante
sia in fase di lancio che di ferrata ; poi riveste una motivazione
importantissima l’utilizzo di un buon monofilo anche il fatto che questo
affascinante tipo di spinning lo pratico principalmente nei mesi invernali ,
quando cioè le bassissime temperature esterne irrigidirebbero in modo
irreparabile anche i moderni trecciati . In anni di sperimentazione ho provato
ad utilizzare il trecciato anche per questa pesca particolare senza però
apprezzabili risultati , anzi perdendo diversi preziosi attacchi del pesce a
causa dell’eccessiva rigidità dell’intero combo . Unico vantaggio teorico
quello di poter portare ferrate efficaci anche a lunghissime distanze . A conti
fatti ho preferito di gran lunga l’abbinamento monofilo-canna rigida .
Domanda n° 2
Per i minnows e i siliconi attacchi il filo direttamente o
usi il moschettone con girella?
Risposta n° 2
Ad eccezione di quando utilizzo artificiali ultra-light e
siliconi a jigging , utilizzo sempre girella e moschettone in acciaio e di
ottima qualità soprattutto con rotanti e minnows . Non vale proprio la pena
perdere e lasciare in bocca ad un pesce il nostro artificiale per aver
risparmiato qualche euro sull’acquisto della minuteria !
Domanda n° 3
In via generale ci cataloghi come resa le tipologie di
artificiali più redditizie ?
Risposta n° 3
Per questa domanda c’è chi ha dedicato intere trattazioni in merito
senza giungere ad alcuna conclusione universalmente riconosciuta ; voglio dire
che ogni lanciatore ha i suoi artificiali preferiti e non sempre per motivi
legati alla resa . Non esiste nulla di più deleterio di continuare a pescare
con un artificiale di cui non abbiamo completa fiducia . Dovendo comunque fare
un elenco metto senza dubbio ai primi posti delle mie preferenze i minnows sia
palettati che lipless , seguiti poi a breve distanza dagli shads siliconici che
in pochi anni hanno letteralmente stravolto il concetto di pesca a lancio .
Vorrei citare anche gli spoons che , malgrado appartengano ad una categoria tra
le più datate , alla faccia del progresso regalano ancora splendide catture .
Io utilizzo molto quelli a forma allungata per insidiare le mie amate Lacustri
.
Domanda n° 4
Quali sono i pesci più difficili da catturare ?
Risposta n° 4
Un pesce per essere catturato deve prima essere “ capito “ ;
in quest’ottica assumono particolare importanza le conoscenze delle abitudini e
dei comportamenti dei vari predatori che andremo ad insidiare . Tenendo
presente questa premessa , pongo sicuramente al primo posto di questa ideale
classifica l’indecifrabile lucioperca , pesce dal carattere schivo che sa
alternare momenti entusiasmanti di vera e propria frenesia alimentare a momenti
di totale apatia verso le più allettanti proposte .
Domanda n° 5
Qual è la cattura che vorresti effettuare ma che ti manca ?
Risposta n° 5
Non vorrei passare per il solito pescatore sbruffone e
spocchioso che non fa che vantarsi delle proprie mirabolanti catture ; proprio
per questo motivo dico che , per quel che riguarda le nostre bistrattate acque
italiane , sarei un ingrato se mi lamentassi dell’esito delle mie uscite di
pesca . Non ho motivo di desiderare , in tale ambito , qualsivoglia tipo di
predatore : mi ritengo soddisfatto ed appagato anche se ho fatto della
definizione “ il mio più bel pesce è quello che devo ancora catturare “ il mio
credo . Diciamo che in ambito estero , anche se ho già al mio attivo diverse
catture di salmone atlantico , mi piacerebbe molto concludere con un
dignitoso “tailing “ il combattimento
con un grosso “ spring “ fresco di risalita .
Domanda n° 6
Puoi elencarci i tuoi record ?
Risposta n° 6
Per avere dei dati a fini statistici sono solito annotare
tutte le mie catture per poi stilare a consuntivo il resoconto delle varie
annate ; visto che mi viene richiesto , darò qualche numero riguardante alcuni
predatori da me insidiati .
Trota Fario cm 84 kg 6,300
Trota Lacustre cm 93 kg 8,420
Luccio cm 106 kg 10,050
Lucioperca cm 88 kg 7,230
Persico Reale cm 42 kg 1,250
Black Bass cm 62 kg 3
Carpa Regina ( abboccata ad un minnow ! ) kg 12,350
Tinca ( abboccata ad uno shad siliconico ! ) Kg 2,540
Domanda n° 7
Quali sono i tuoi luoghi preferiti per praticare lo spinning
?
Risposta n° 7
Avendo avuto per anni una casa in Val Seriana conosco e
frequento da più di quarant’anni il sistema idrico dei fiumi Serio e Brembo ;
per le mie Lacustri ho una predilezione per il lago Maggiore e per il fiume
Toce ma le insidio anche nel Lario , nel Sebino e nel lago di Garda . Inoltre
conosco molto bene tutti i tributari dei fiumi Sarca , Noce , Adige e Oglio .
Domanda n° 8
Ci racconti qualcosa della tua esperienza in British Columbia
e i periodi migliori per andarci e come pescare ?
Risposta n° 8
Nell’agosto del 2008 ho effettuato un viaggio di pesca in
Canada nella Regione della British Columbia pescando nel fiume Fraser e in uno
dei suoi affluenti , il Pitt ; qui ho catturato due delle cinque specie di
salmoni del Pacifico , il Sockeye ed il Coho o Silver e splendidi esemplari di
Bull Trout . Ho catturato questi bellissimi pesci utilizzando cucchiai
ondulanti dalla forma allungata e pesanti 20/30 grammi unitamente a jig di
colore scuro . Consiglio per chi volesse intraprendere un’avventura analoga di
non andarci dopo la metà del mese di agosto in quanto dopo tale data i salmoni
cominciano a morire e sono molto meno combattivi . Consiglio inoltre per chi
volesse insidiare la splendida Steelhead di recarsi sull’isola di Vancouver nei
mesi di aprile/maggio quando questi possenti salmonidi abbandonano le acque
dell’oceano ed entrano nei numerosi e selvaggi fiumi dell’Isola .
Domanda n° 9
Hai avuto altre esperienze all’estero ?
Risposta n° 9
Da sempre concepisco un viaggio di pesca all’estero solo per
insidiare pesci che risultino assenti nelle nostre acque ; amante della pesca
al Salmone Atlantico , ho pescato questo pesce in vari fiumi europei : sul Moy
e sullo Shannon nella verde Irlanda ; sullo Spey in Scozia ; sul Gaula e sull’Orkla
in Norvegia ; sul Vindel in Svezia. Inoltre ho pescato anche splendide Trote
sull’Isel , sull’ Inn e sulla Drava in
Austria e bellissimi Salmerini Alpini sul lago di Sils in Svizzera .
Domanda n° 10
In Italia quali sono secondo te le zone migliori per
praticare lo spinning e perché ?
Risposta n° 10
Io vivo al nord , a Milano , pertanto conosco tanti spot in
Lombardia , Piemonte e Trentino ; il mio giudizio per quelle che ritengo le
zone migliori per praticare lo spinning è sicuramente influenzato dall’amore
viscerale che ho nei confronti della trota Lacustre . Pertanto amo
particolarmente la pesca invernale a tale salmonide che pratico in particolare
sul lago Maggiore ; questo lago offre anche buone possibilità di catturare altri tipi di predatori , in primis lucci ,
persici reali e lucioperca . Sicuramente dovendo scegliere una zona per un
viaggio di pesca nel nostro Paese opterei sicuramente per il Trentino-Alto
Adige che in termini di spot offre moltissimo sia agli amanti delle acque
correnti che a chi predilige risorgive e piccoli laghi .
Domanda n° 11
Hai avuto esperienze di pesca utilizzando l’amo singolo senza
ardiglione e cosa ne pensi in termini di slamature ?
Risposta n° 11
Ritengo l’utilizzo dell’amo singolo come armatura dei nostri
artificiali una scelta azzeccata e consigliabile soprattutto nelle zone
protette come i vari “ No-Kill “ presenti ormai ovunque nelle nostre valli ;
per quel che riguarda lo spinning praticato in acque libere sarebbe auspicabile
che prendesse sempre più piede questa scelta conservativa , ma temo che la
maggioranza dei lanciatori nostrani non sia ancora pronta per un cambiamento
così radicale , forse ancora un po’ troppo ossessionati dalla cattura ad ogni
costo .
Domanda n° 12
Pesca , sport , hobbyes , donne … quali preferisci in ordine
?
Risposta n° 12
La pesca è di gran lunga il mio passatempo preferito ma mi
piacciono molto anche vari sports come il calcio , il tennis , l’automobilismo ed il motociclismo ;
inoltre ho una gran passione , da architetto , anche per tutte le arti
figurative ed in modo particolare per la fotografia che per un lungo periodo
della mia vita è diventata anche un lavoro ; non considero le donne come un
passatempo in quanto queste meravigliose creature impegnano molto e hanno
bisogno di molte attenzioni . La mia passione viscerale per la pesca mal si
combina con le esigenze dell’altro sesso e in passato avendo dovuto scegliere
tra le mie passioni e la convivenza ho optato senza indugio per la prima .
Domanda n° 13
Che cambiamenti hai notato nel mondo della pesca in generale
nei tuoi innumerevoli anni di attività ?
Risposta n° 13
Anche questa è una domanda che presupporrebbe un intero libro
come risposta ; ho iniziato a pescare a spinning nella seconda metà degli anni
’70 e allora questa splendida disciplina si basava su poche e semplici
capisaldi : si partiva con una canna da mt 2,10 e una manciata di artificiali
metallici ( rotanti ed ondulanti ) e si affrontavano tutte le situazioni
possibili ; era di la da venire l’era della specializzazione spinta al
parossismo dei nostri giorni , eppure si catturava tanto e bene ! Le poche
nozioni tecniche necessarie si basavano unitamente su esperienze di vita
vissute e anche la letteratura alieutica era agli albori . Insomma chi
praticava lo spinning in quegli anni era visto dal resto degli appassionati
come una sorta di marziano anche un po’ snob nei confronti di chi pescava con
le esche naturali ; non esisteva ancora il concetto di salvaguardia
dell’ambiente e del pescato ed anche se non si pescava per vivere non si
disdegnava qualche mangiata delle prede catturate in compagnia degli amici pescatori più per spirito di
aggregazione che per una reale esigenza . Indubbiamente si sono fatti passi da
gigante da quei lontani periodi , ma devo ammettere che mi manca molto quello
spirito pionieristico e di continua conquista . Oggigiorno fortunatamente è ben
radicato in tutti i pescatori il concetto di salute ambientale e di rispetto
verso i nostri amati pinnuti ; personalmente da diversi anni ho deciso di rilasciare
tutte le mie catture , ma occorrerebbe più rispetto verso le persone e le loro scelte
perché se è sacrosanto il dovere di tutelare la nostra fauna ittica è
altrettanto valido il concetto del libero arbitrio senza dover per forza
demonizzare chi , dopo tanta fatica , decide di portarsi a casa una trota per
mangiarsela in santa pace senza che le lische gli finiscano in gola per il
senso di colpa! Ogni cosa portata
all’esasperazione è estremamente dannosa e in tal senso ai nostri giorni
abbiamo purtroppo esempi eclatanti a non finire !
Io ed i lettori ti ringraziamo molto.
Nessun commento:
Posta un commento