A
metà luglio 1973 mi recai a pesca nel lago vicino a casa mia;. Lo sapevo da 2 anni che
era li’ in una ansa del lago Repele una delle tanti piccoli invasi italici di
collina L’ avevo insidiata a mais, col verme colle boiles ed anche coi
bigattini ma nulla. La vedevo passare con calma e nascondersi nella sua tana.
Mi ero immerso anche colla maschera per vedere meglio quella grossa tinca anche
se non avrei potuto per vederla meglio:
Nel lago
qualche volta prendevo delle trote di immissione colle varie tecniche
ma Lei mi si aggancio solo la prima volta quando sapevo che non vi era; Pescavo
scardole e carassi col finale dello 0.10 e per Lei fù un gioco di ragazzi
spaccare il finale..
Era 3 kg abbondanti di sicuro e pure una rarissima
in quel lago come specie. Quel giorno riuscii’ a catturare 5 trote
iridee di immissione . Dalla parte opposta una visione celestiale;
Mafalda compagna di scuola ma non di classe a prendere il sole a un 40 metri in costume da bagno; Era
bellissima con bel corpo e un viso piacevole!
La conoscevo di vista e
basta a Lei mi saluto. Gli chiesi se voleva qualche trota da mangiare.
Attraverso il tratto di lago a nuoto e alla vista del suo seno andai un
po’ in bambola visto che di sesso ne facevo poco a quei tempi. Mafalda ne
scelse 2 delle 4 che avevo preso a spinning di cui due belle grosse.
Si rivesti
e mi disse “Ci vediamo fra qualche mese a scuola”. Lei studiava
ragioneria e geometra ma l’ istituto era lo stesso ..Non la vidi più per
un po di tempo dato che suo padre carabiniere aveva cambiato città di
lavoro. L’ anno successivo ero sempre nello stesso spot deciso a prendere
quella tinca. Presi di tutto fra cui piccolo luccio con un vecchio rotante
di manco un Kg.
Un giorno a casa di un amico la rividi; qualche
chiacchera, un po’ di alcolici e Lei mi disse “L’ hai presa la tinca?”. Io
negai e Lei “dopodomani vengo con te se vuoi e sono sicura che ti porterò
fortuna. “Sei un ragazzo intelligente, simpatico e dall’ aria dolce ed è bello
stare con te”. La feci alzare alle 5 del mattino e partimmo per lo spot e
decisi di usare il Method. Posai il l’ attrezzo vicino alla sua tana, la vidi
in caccia e dissi a Mafalda di non fare rumore pesce non si spavento ma
abbocco alla mia lenza e si diresse verso la sua tana ma il possente 0.25 non
gli dette scampo e giocandola un po’ coll’ antiritorno del mulinello (io non
uso la frizione).
Ero quasi
tentato di rilasciarla ma Mafalda mi disse “la mangiamo da mio cugino che
proprietario del ristorante “Acquamarina”…..una risata la facemmo entrambi
visto che la tinca era un pesce di acqua dolce. Alle 19 passai a prenderla ed
il vestito era tutto un programma. Mangiammo la tinca alle mandorle” ,
bevemmo un
a bottiglia di Erbaluce ed uscimmo. In mezzo al vicolo le nostre labbra si
unirono…salimmo in auto ed andammo in vecchio fienile di proprietà di suo zio
dove si tolse la pelliccia e tutto il resto e mi apparve uno spettacolo.
Purtroppo dopo un paio di mesi il padre si trasferi di nuovo ed amen....Almeno cosi credevo ed invece il caso ci fece reincontrare in piazza dei miracoli a Pisa ed adesso siamo felicemente sposati.
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