Il paese
varesotto, noto per la canzone sui pompieri è posto a 450 metri slm e nel
territorio comunale vi è il Verde lago in Frazione Baraggia che si presenta
come un bel laghetto dal perimetro di un km e dalla profondità media di 4
metri. Oltre a ricevere acqua da risorgive è alimentato dal torrente Bevera.
Per le trote (taglia media, media/grossa)
consigliamo questa volta la pesca con la penna di pavone o comunque con
galleggianti molto affusolati.
Si tratta di
una tecnica usufruibile qualsiasi stagione, e che ci permette di associare
molte azioni di pesca differenti. Con questa montatura potremo
praticare una pesca statica mantenendo il galleggiante immobile,
oppure una pesca più dinamica, alternando pause a recuperi brevi
lenti o veloci.
Il vantaggio
fondamentale che ci porta questa montatura è che una volta individuata la
profondità a cui stazionano le trote potremo mantenerla nei lanci successivi
regolando la posizione della penna sicuri di non fare mai “passate a vuoto”.
Questa montatura ci consente inoltre di poter fermare il recupero in caso di
abboccata del pesce senza che la zavorra trascini l’esca in profondità.
Serve un
mulinello del N 2500 contenente filo 0.18/0.22. Sulla lenza
madre inseriremo la penna di pavone, dalla grammatura rapportata alle
dimensioni del lago e alla potenza della canna. Come zavorra utilizzeremo una
torpille che tari la penna al 75%, in modo che in posizione di stallo sia
visibile da grande distanza (la penna anche se leggermente sottocarico non offre
resistenza all’affondamento in caso di abboccata), esempio penna 8 gr. Torpille
5 gr e qualche pallino. Dopo il piombo, gommino salvando e girella tripla per
assicurare la dovuta rotazione dell‘esca. Finale di diametro intorno allo
0.16/0.20 di lunghezza non inferiore ai 50cm. L’amo verrà scelto in funzione dell’esca.
Dobbiamo anche tenere presente che nel caso avessimo intenzione di usare
piccoli pesciolini si deve diminuire il piombo. Eventuali varianti che dovrete
inventare di volta in volta renderanno più adescante il recupero. Oppure
in alternativa la pesca a piombino.
Se vogliamo insidiare le trote nel sottoriva e fino a circa 30 metri dalla
sponda, la tecnica più redditizia è senz’altro quella con microbombarde,
sbirulini e piombini da tremarella. L’attrezzatura è sempre la solita,
canne sui 3.80-3.90 mt. mai troppo potenti (capacità di lancio fino a 10-12
gr.) e mulinelli di dimensioni ridotte caricati di un buon 0.18, 0.16 per i più
esperti.
Le montature, pur variando il tipo di zavorra, si assomigliano un po’
tutte, e saranno così realizzate: Zavorra (piombini, torpille, ghost ecc.),
girella tripla per ridurre le torsioni del finale durante il recupero
(indispensabile!); finale 0.16/0.18 dai 80 cm in con ami adeguati all’
esca. Il recupero dovrà essere molto vario e movimentato, onde stimolare
l’istinto aggressivo della trote, quindi dovremo variare pompaggi a pause
oppure recuperi regolari e momenti tremarella di tremarella per far
fare alla nostra esca guizzi e scatti improvvisi. Innesco a
rotazione di due camole infilate una intera e una per metà sull’ amo oppure
pastella modellata a forma di banana. A spinning usare ondulanti che
sono artificiali snobbati dagli spinner in acque “normali” ma sono quelli più
redditizi in laghetti .
Vi sono molteplici carpe da insidiare coi soliti metodi
oltre a storioni , Black bass, pesci gatto americani, striped bass quando
l’acqua si riscalda, e dei bei lucci.
E' importante sottolineare che i persico
spigola viaggiano in branco e spesso lo fanno nel sottoriva e spesso sono
parecchio svogliati e sembrano non apprezzare nessuna esca finché
all'improvviso si avverte la prima tocca e, subito dopo, effettuando lanci
nella stessa zona, se ne possono catturare diversi, uno dopo l'altro..Li si
prende coi vermi interi recuperando ma anche a spinning o innescando delle
cozze. Li si può insidiare anche a mosca utilizzando canne 9 o
9,6 piedi per code dalla 6-7 con del backing sul mulinello, terminali di un
buon 0,20 oppure uno 0,25 fluoro-carbon e degli streamer da black bass o da
spigola.
I primi colorati e pomposi i secondi ad imitazione di qualche
pesciolino ma l’ importante è che vengano recuperati lentamente o piccoli
saltelli quando incontriamo pesci fermi sul fondo. Per la cronaca Non è proprio lo Striped
bass pescato dai pescatori USA ma bensì un incrocio fra altre due specie della
stessa famiglia che abitano in acqua dolce, e che prende il nome di Sunshine
bass o Palmetto a seconda dell'incrocio col maschio di una o con la femmina
dell'altra. Per gli storioni
canne e mulinelli potenti con trecciati minimo dello 0.16, piombo sui 40-50 gr
, finale di trecciato minore oppure di un buon 0.40 con innesco di calamari,
pesce morto ed odorante tipo sarde su ami adeguati. Per il luccio non resta che
usare canne da 240 cm od oltre, stesso trecciato degli storioni e cavetto con
minnows, rotanti grossi anche se gli ondulanti riservano sorprese.
All’interno negozio di pesca; Bar, possibilità di sfamarsi e
servizio sulle rive.
Si arriva da Varese per la strada che porta alla svizzera e
seguire le frecce per Gaggiolo. Ai cartelli Viggiù svoltare e girare
per la fraz. Baraggia svoltare per via Bevera. tel.0332/487493
dove troverete info, foto e video
Nessun commento:
Posta un commento