10.23.2017

Salmone del Danubio (Stefano Porcellotti)



Il salmone del Danubio, Hucho hucho (Linnaeus, 1758).
Nomi comuni esteri - Francese - Huchon, Huchon du Danube, Saumon du Danube. Spagnolo - Salmón del Danubio. Portoghese - Salmâo do Danúbio. Inglese- Danube salmon, Huchen, Hunchen. Tedesco - Huchen. Danimarca - Donaulaks. Norvegia - Donaulaks. Svezia - Donaulax. Finlandia - Tonavanjokilohi, Tonavanjokinieriä. Polonia - Glowacica, Glowacica dunajska. Russia - Halawatch, Dunaiskiy taimen', Dunaiskii losos. Ungheria - Dunai galóca. Repobblica Slovacca - Hlavatka. Repubblica Ceca - Hlavatka podunajska. Romania - Lostrita, Puica. Serbia - Mladica. Slovenia - Sulec. Turchia - Alabalik türü.

Note sulla sistematica - Hensen & Holcík (1983) considerano la specie Hucho hucho polifiletica divisa in due sottospecie: H. h. hucho, del bacino danubiano, e H. h. taimen (Pallas, 1773), diffuso in Russia dal bacino del fiume Jana fino a quello del fiume Amur. Holcík riconosce due taxon, distinti in base all'osteologia craniale: una linea monofiletica con H. taimen, H. perryi e H. ishikawai (due specie est asiatiche), ed una linea comprendente H. hucho e H. bleeckeri (specie diffusa nel fiume Yangtze). Considerando che ogni taxon è facilmente diagnosticabile, e che tutti occupano aree distinte e non contigue, riteniamo giusto mantenere Hucho hucho distinto da H. taimen.

Distribuzione originaria di Hucho hucho secondo IUCN - Specie endemica del bacino del Danubio, dove è presente con distribuzione molto frammentata. Per il grande interesse che provoca nei pescatori sportivi, è stata introdotta nei bacini del fiume Oder e del fiume Vistola (Polonia), nel lago di Costanza (Germania), nel fiume Tago (Spagna), nel fiume Rodano (Francia), e probabilmente in altri bacini dove la sua presenza viene garantita tramite periodiche semine di materiale proveniente da acquacolture.
Caratteri meristici - Squame in serie laterale: 180 - 200. Squame sopra la linea laterale: 18 - 20. Squame sotto la linea -laterale: 20 - 24. Branchiospine: 13 - 19. Vertebre: 66 - 72. Pinna dorsale: III - V; 8 - 14. Pinna adiposa presente. Pinna anale: III - V, 7 - 14. Pinne pettorali: I; 14 - 17. Pinne ventrali: II; 8 - 10. Numero cromosomico: 2n = 82.

Descrizione - Corpo slanciato, a sezione trasversale ovale, moderatamente compresso in senso laterale. Testa allunga, lievemente appiattita superiormente, di lunghezza pari al 22 - 24% SL. Bocca ampia, il bordo posteriore del mascellare oltrepassa l'orlo posteriore dell'orbita. Vomere breve, con la testa provvista di 4 - 8 denti robusti ed uncinati, disposti su di un'unica fila. I denti vomerini, assieme ai palatini, formano una serie continua disposta a ferro di cavallo. Peduncolo caudale relativamente sottile. Pinna caudale con bordo posteriore leggermente incavato. Livrea variabile da bruno a grigio verde con riflessi violacei sul dorso, progressivamente più chiara sui fianchi, procedendo verso il ventre di colore biancastro con riflessi argentati. I fianchi presentano riflessi argentei e rossastri, il colore rossastro è particolarmente marcato negli esemplari senili. Sugli opercoli, sui fianchi e in parte del dorso si osservano numerose piccole macchie nere. Costante assenza di maculatura rossa e di bordi bianchi sulle pinne. Rare macchiette nere sono osservabili alla base delle pinne dorsale e caudale. Gli avannotti e gli immaturi sono provvisti di macchie "parr".

Dimorfismo sessuale - Non particolarmente evidente. Durante il periodo di frega i maschi maturi sviluppano mascelle a forma di uncino e pelle più spessa.
Habitat e abitudini - Specie tipica dei tratti montani e pedemontani di grandi fiumi a corrente rapida, con acque fredde (raramente superiori a 15 °C), ben ossigenate, e substrato provvisto di ampi letti di ghiaia. Si trattiene abitualmente in pozze di acqua profonda ombreggiate da abbondante vegetazione riparia, spesso sosta in prossimità di manufatti artificiali come chiuse e ponti. Non vive in acque ferme, nei laghi H. hucho è molto raro, e si incontra solo in prossimità degli immissari. Di indole solitaria e territoriale, compie solo brevi migrazioni durante il periodo della frega, quando risale i fiumi per riprodursi negli affluenti. Il temperamento territoriale è particolarmente evidente nei maschi senili, che si stabiliscono in tratti fluviali da cui allontanano ogni possibile rivale. I rifugi di questi "solitari", sono solitamente rappresentati da buche profonde, ai lati della corrente principale, sotto grandi massi o radici sommerse. Specie molto sensibile ad alterazioni ambientali ed all'inquinamento, scomparsa da molti luoghi dove era storicamente presente.

Alimentazione - Gli adulti si cibano principalmente di pesci, come temoli, barbi, carpe, gobioni, nasi, sanguinerole, scazzoni, ecc., talvolta catturano anche piccoli vertebrati come anfibi, roditori e piccoli di uccelli acquatici. Le larve e gli avannotti si cibano di plancton e microinvertebrati, gli immaturi predano varie specie di invertebrati bentonici, acquistando abitudini ittiofaghe tra uno e tre anni di età.
Riproduzione - Il periodo di frega coincide con lo scioglimento dei ghiacci, con temperatura dell'acqua compresa tra 6 e 10 °C. Generalmente si svolge in marzo - aprile, ma può posticipare fino a maggio. I riproduttori risalgono gli immissari dei fiumi principali alla ricerca di acque basse, correnti e molto ossigenate, con substrato costituito da ghiaie pulite. I maschi arrivano per primi nelle aree di frega. Dopo la conquista di una femmina la difendono da eventuali pretendenti. Entrambi i riproduttori partecipano alla costruzione del nido, scavando una cavità semicircolare, profonda circa 10 - 20 cm, dal diametro di 1.2 - 3.0 m, e lottando contro le altre coppie per mantenerne il possesso.
Dopo la fecondazione la covata viene coperta con la ghiaia del substrato. Dopo l'accoppiamento entrambi i genitori difendono il nido per circa due settimane. I riproduttori si accoppiano ogni anno a partire dal raggiungimento della maturità. Per ogni stagione la femmina produce circa 1.000 uova per ogni chilogrammo di peso. Le uova sono giallo arancio ed hanno diametro di circa 5 mm. Con temperature dell'acqua comprese tra 8 e 10 °C, lo sviluppo embrionale richiede circa 25 - 40 giorni. Le larve giacciono negli interstizi tra la ghiaia fino al riassorbimento del sacco vitellino (da 8 a 14 giorni).

Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di raddoppiamento della popolazione, basso: 4.5 - 14 anni (tm = 5; tmax = 15). La maturità sessuale viene raggiunta dai maschi a 3 - 4 anni, quando gli esemplari pesano circa 1kg, mentre le femmine maturano a 4 - 5 anni, quando raggiungono i 2 - 3 kg di peso. La specie ha crescita rapida. Alla fine del primo anno anno, gli immaturi misurano circa 15 cm e si cibano attivamente di avannotti e piccoli pesci. All'età di 5 anni, i salmoni del Danubio misurano circa 70 cm di lunghezza e pesano circa 2 - 3 kg. La taglia massima osservata è di 150 cm TL, con un peso di 52.0 kg. Età massima riportata: 15 anni.

Predatori, parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie batteriche, come la peste enterica della bocca rossa (Yersinia ruckeri) e virali, ed è ospite di vari parassiti. Si conoscono diversi elminti parassiti, come Diphyllobothrium ed Echinorhynchus. Gli immaturi e gli adulti più piccoli sono predati principalmente dal siluro d'Europa, esocidi, lucioperca e persici. Questi pesci rientrano anche nella dieta di uccelli ittiofagi come cormorani, aironi, aquile e falchi pescatori.
Status della specie - L'area di distribuzione originaria di H. hucho è fortemente frammentata, limitata al solo bacino del fiume Danubio. La sopravvivenza della maggioranza delle popolazioni dipende da regolari immissioni di materiale proveniente da acquacolture. La riproduzione naturale si verifica raramente, a causa di alterazioni ambientali e delle conseguenti fluttuazioni di portata dei corsi d'acqua.
La principale minaccia per la specie è attualmente costituita dalla regolazione del rilascio idrico, effettuata dalle numerose centrali idroelettriche presenti nel bacino del Danubio. Le centrali contribuiscono anche alla frammentazione dell'areale, interrompendo la continuità fluviale e le risalite verso le aree di frega. La rarefazione di H. hucho è legata anche alla costante diminuzione delle sue abituali prede (C. nasus), a varie forme di inquinamento, ed eccessivo prelievo idrico durante i periodi di magra dei corsi d'acqua. Le popolazioni in grado di sostenersi in modo autonomo sono pochissime, tre sono state individuate in Austria (Pielach, Melk e Drau), per un'area totale di occupazione inferiore a 500 km² (basata sui terreni di frega).

Protezione - La specie è protetta da leggi comunitarie e nazionali che istituiscono misure minime e periodi di divieto di pesca. La lunghezza minima legale dovrebbe essere comunque aumentata fino a 70 cm circa (al posto degli attuali 50 - 55 cm). Vengono effettuati tentativi di reintegrare le popolazioni naturali mediante incubazione e l'allevamento, ma non si sono avuti risultati particolarmente apprezzabili.
Quasi tutti i tentativi di acclimatazione sperimentati in fiumi diversi da quelli di origine non hanno avuto successo, tranne forse per qualche fiume della Spagna. H. hucho è citata tra le specie in pericolo d'estinzione nel protocollo della convenzione di Berna sulla protezione della fauna selvatica (appendice III). Nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) H. hucho è classificata specie in pericolo (EN B2ab(ii, iii), Endangered).

Valore economico - La specie ha grande interesse per la pesca sportiva, specialmente per i pescatori a mosca. Viene allevata in molte acquacolture per produzione di materiale da ripopolamento di elevato valore commerciale. Il valore come specie da pesca sportiva supera quello per uso alimentare, anche se le carni sono considerate ottime. La specie viene allevata con successo in alcune acquacolture cilene, in grado di esportare notevoli quantità di questo pesce, affumicato, refrigerato, congelato, o conservato in vari modi (http://www.prochile.cl).

Pesca - Specie molto apprezzata per la pesca sportiva che viene praticata sia con esche naturali, sia con esche artificiali. Le catture vengono effettuate quasi esclusivamente durante l'inverno.



https://www.youtube.com/watch?v=Zbpc2SS3ASE

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