Il
lago Sirio offre vedute di “pescie” che rigenerano lo spirito del pescatore
masculo. Fa parte dei cinque laghi della Serra d’Ivrea di origine glaciale: il
progressivo ritiro delle nevi,durante l’ultima grande glaciazione, ha scavato
una serie di conche oggi occupate da questi piccoli laghi.
Il Sirio e’ probabilmente il piu’
grosso di essi; i dati relativi al bacino dicono che la sua lunghezza massima
e’ di quasi 1000 m per una larghezza attorno ai 450m, un perimetro di circa 3,5
Km. L’area è di 0,29 KM quadrati; profondità massima attestata a 43m con una
media di 18, lo alimentano, oltre alle acque piovane una discreta sorgente, che
rende l’elemento liquido di buona qualità, tant'è che nella stagione calda è
meta di numerosi bagnanti; la navigazione è permessa solo ai soci del club dei
canottieri ed è quindi buona cosa informarsi se si indente usare il belly boat
cioe’ il ciambellone.
Poche
le case lungo le sue rive, oltre al centro canottieri e a due lidi. La strada
lo costeggia verso sud e permette di osservare la riva opposta e costatarne la
sua altitudine selvaggia, visto che il bosco giunge a ridosso dell’acqua e grandi
rocce lo delimitano in alcuni punti.
Circondato
da un bosco di ontani, l’incantevole bacino costituisce un rifugio ideale per
tante specie animali e vegetali come i germani reali,gallinelle d’acqua, rane
raganelle. Qualche casa e isolate fattorie spuntano qua e là con ingressi
privati.
Verso
nord ovest spicca in lontanza il castello di Montaldo Dora e su un punta
rocciosa a sud il Romitorio di San Giuseppe, mentre a nord est domina
l’imponente Serra. Essa e’ una collina morenica lineare lunga quasi 25 Km che
sembra incombere sul piccolo lago; è la più lunga d’Europa partendo da Biella.
Passando
alla pesca,che è quello che ci interessa di più, cominciamo a dire che oltre
alla licenza governativa ci vuole la FIPSAS e il tesserino segna cattura della
stessa sezione provinciale della federazione cioè quella di Torino, facilmente reperibile nei negozi in
loco, specialmente a Montaldo Dora da Giancarlo Terrin in corso Marconi 66 (tel
0125- 651451).
Le
specie ittiche presenti sono molteplici anche se la loro cattura non e’ certo
molto facile , durante una gita serale vedemmo, con nostro grande stupore, la
presenza di due grandi anguille, nel cestino di un locale che stava pescando le
trote immesse dalla sezione provinciale.
In
effetti la FIPSAS Torino immette un discreto numero di salmonidi sotto forma di
trote iridee, alcune enormi ch negli anni si sono salvate dalle esche, proviamole quindi con la bombarda come se fossimo in in normale
laghetto a pagamento.
A
seconda della stagione le iridee stazionano a diverse profondità ed è quindi
utile avere a disposizione svariati di questi “aggeggi”: ricordiamo che la
sigla apposta sulle stesse indica in primis il peso fuori dell’acqua e poi
quello in acqua.
Ad
esempio: una sigla 10-Gr 2 vuol dire che pesa 10 gr ma in acqua agisce come un
piombo di 2 gr. Indicativamente questi pesci in inverno stazionano a poca
profondita’ e vicino riva, in primavera a mezz’acqua, in estate a profondità
elevate vicino alle sorgenti fresche d’acqua.
In
autunno le troviamo a galla ove spesso sono abbastanza restie ad abboccare; in
via di massima cominciamo con una lenza madre dello 0,22, bombarda, gommino
salva nodo, girella tripla e finale dello 0,18 lungo 120-150 cm a cui legare un
amo del numero 8 al quale possiamo innescare due camole del miele in modo che
girino durante il recupero.
Notati
e presi dei discreti persici reali col normalissimi rotanti argentanti; notati
ma mai presi e anzi subito allontanatisi dalla mia vista GROSSI Black Bass
sicuramente oltre i 2 kg.
Video
https://www.youtube.com/watch?v=IJBPsqKY5jg
Colorati
e grossi persici sole fanno da “solazzo” ai giovani pescatori. Qualche pesce
gatto fa la sua apparizione alle lenze a fondo.
Al
Bar lungo la strada qualche foto accerta la presenza di carpe, che non si
possono certo assumere a record del carpfhing, ma si attestanto vicino ai 10 kg
sicuramente.
Si
pescano anche scardole e cavedani all‘inglese o con bolognesi con galleggiante
scorrevole. Pasturazione a bigattino con fionda e sfarinati. Finali dello 0.10
con ami dello 0.20/22 per il cavedano, mentre si può essere meno fini per le
scardole. Con acqua calda troviamo le scardole sui 2-3 metri sotto ma scendono
di molti nei mesi antecedenti e precedenti.
Non
è un lago dalle grandi catture, ma eccetto nei pomeriggi afosi(dove i ragazzini
della zona affollano le rive), dalla grande tranquillità ove si ritrova l’
atmosfera magica della pesca e qualche pesce lo si aggancia agendo con
accuratezza.
Purtroppo
è accertata negli ultimi anni la presenza di siluri di media taglia immessi da
qualche scelerrato che hanno proliferato.
Nei
periodi caldi è meta di bagnati locali.
Il
lago lo si raggiunge da Piazza Balla a Ivrea e si svolta in via monte Stella
ove vi è il mercato oppure da Via Cascinette e poi da Via lago San Michele
oppure seguendo Via sant Ulderico. Anche prendendo Via Volontari del Sangue e
poi via Sirio e via Canton Gabriel.
Meglio
comunque informarsi, dato che ogni anno vi è sempre qualche novità in giro,
presso
Video
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