La Riserva Comunale di Pesca di Carmagnola sul
fiume Po si estende per circa 7 km nei confini del Comune omonimo da
200 mt a valle della confluenza Maira/Po fino a quella del Meletta vecchio.
Moltissimi anni fa quando feci visita all’ associazione per un articolo per la rivista PESCARE. Ero nel CAGeP che assieme ad altre grosse associazioni torinesi, fra cui i pescatori di Carmagnola, per fare in modo, cosa che avvenne che Renato Pellò (presidente CAGeP e AP Novara) fosse nominato vicepresidente (il presidente è sempre l’ assessore) della consulta regionale di pesca e cosi conobbi il rappresentante dei Carmagnolesi . Pellò batte lo storico presidente dei Valsesiani, il signor Pugno, per 19 voti a 4. Dopo aver colloquiato col presidente ed aver assistito ad una manifestazione di pesca sul torrente Meletta fui portato a vedere altre acque e poi lasciato al mio destino.Girovagai un pò e incontrai un altro pescatore che prese nella lanca un lucciotto sui 1500 gr.
Mi disse che nel fiume vi era una grossa cacciata ma lui non era riusciuo a prendere il pesce. Io avevo in auto una bolognese montata con filo "tosto" visto che il giorno prima ero andato in Dora baltea con "Lo spacciatore di fontina scaduta" e "Titta Di Girolamo". Qualche lancio ed ecco il pesce in canna!! Grosso era grosso ma si lascio trascinare nell' acqua bassa. Il bilancino segno gr 4400 e poi lo rilasciai in acqua; Ad onor del vero fui dubbioso sul peso che segnalava il bilancino dato che mi sembrava sui 3 kg.
Moltissimi anni fa quando feci visita all’ associazione per un articolo per la rivista PESCARE. Ero nel CAGeP che assieme ad altre grosse associazioni torinesi, fra cui i pescatori di Carmagnola, per fare in modo, cosa che avvenne che Renato Pellò (presidente CAGeP e AP Novara) fosse nominato vicepresidente (il presidente è sempre l’ assessore) della consulta regionale di pesca e cosi conobbi il rappresentante dei Carmagnolesi . Pellò batte lo storico presidente dei Valsesiani, il signor Pugno, per 19 voti a 4. Dopo aver colloquiato col presidente ed aver assistito ad una manifestazione di pesca sul torrente Meletta fui portato a vedere altre acque e poi lasciato al mio destino.Girovagai un pò e incontrai un altro pescatore che prese nella lanca un lucciotto sui 1500 gr.
Mi disse che nel fiume vi era una grossa cacciata ma lui non era riusciuo a prendere il pesce. Io avevo in auto una bolognese montata con filo "tosto" visto che il giorno prima ero andato in Dora baltea con "Lo spacciatore di fontina scaduta" e "Titta Di Girolamo". Qualche lancio ed ecco il pesce in canna!! Grosso era grosso ma si lascio trascinare nell' acqua bassa. Il bilancino segno gr 4400 e poi lo rilasciai in acqua; Ad onor del vero fui dubbioso sul peso che segnalava il bilancino dato che mi sembrava sui 3 kg.
Marmorata pura o quasi |
In quel tratto
il PO si tratta di un classico tratto d’acqua pedemontano che alterna raschi
con correnti veloci a profonde lame di acqua calma specie in prossimità di
vecchissime prismate. Il fondo è prevalentemente a ciotoli e sabbia
come si può ben verificare passeggiando lungo i ghiareti che accompagnano
per lunghi tratti le sponde del fiume.
Tale conformazione favorisce la vita di una
variegata microfauna della quale soprattutto si alimenta la popolazione
ittica del posto.
I pesci che vi sono sono i classici pesci dei grossi
fiumi nella parte pedemontana. La pesca è impegnativa trattandosi di
pesci autoctoni e non di “trote pollo.” E’ richiesta frequentazione, intuizione,
osservazione e capacità. Nessuna cattura è scontata ma piuttosto
guadagnata. Ma quando il c…..comanda tutto è possibile come nel mio caso.
La Riserva di Carmagnola interessa, oltre al
fiume Po, anche un tratto dell’immissario torrente Meletta, la lanca di San
Michele ed un tratto di sponda del lago delle Cave Germaire.
Nel tratto iniziale del Po e per 700 mt è istituita
una zona no kill identificata
con apposite paline colore blu.
In tutte le altre acque della Riserva è
possibile il prelievo limitato del pesce, come da regolamento.
Vi sono inoltre , contrassegnate da paline color
rosso, due zone di protezione dove è vietato
pescare.
Come tutti i fiumi che raccolgono le acque
montane, questo tratto del PO rispecchia situazioni di livelli d’acqua segnati
dal disgelo primaverile; per il resto dell’anno, eccezion fatta in caso di
piene, i livelli e la trasparenza dell’acqua sono ottimali per l’esercizio
della pesca.
Nel lago Germaire un tratto di sponda di qualche
centinaio di metri è riservato alla nostra Associazione.Esiste un regolamento
specifico per la pesca e la fruizione degli spazi. Si possono praticare
le tecniche più varie: cucchiaino, galleggiante, roubasienne, carp fishing,
ecc.Nel periodo invernale vengono effettuate immissioni di trote iridee per il
"pronto pesca".Ma le sorprese sulle altre specie quali lucci, carpe,
cavedani sono frequenti e spesso con esemplari da trofeo.
Molto apprezzata è anche la pesca delle savette. Una specie ridotta ai minimi termini sui fiumi ma ancora abbondante nel nostro lago.Il lago costituisce anche una ottima alternativa in caso di acque alte e/o sporche sul fiume
Molto apprezzata è anche la pesca delle savette. Una specie ridotta ai minimi termini sui fiumi ma ancora abbondante nel nostro lago.Il lago costituisce anche una ottima alternativa in caso di acque alte e/o sporche sul fiume
Questo corso d'acqua è riservato alla Riserva
dalla confluenza con il PO fino alla immissione nello stesso (circa 1km a
monte) del cosidetto "Po cit" ovvero Po piccolo..Il Po Cit è quello
che rimane del padre di tutti i fiumi italiani corso a seguito di piene
imponenti che hanno spostato di diverse centinaia di metri il letto del
fiume. Nel torrente Meletta è naturale la rimonta dei ciprinidi in periodo di
frega. Quando le acque lo consentono vengono effettuate delle
immissioni di trote iridee e si organizzano raduni di pesca non competitivi .Purtroppo
talvolta è soggetto ad inquinamento nella parte superiore a monte dei confini comunali
e nonostante le segnalazioni e le denunce fatte alle competenti autorità non si
riesce a far perdere questa bruttissima abitudine. Altro problema sono i cormorani che beccano anche esemplari di mole, non riescono a mangiarli e li lasciano a morire entro il fiume.
La Lanca di San Michele è quello che
rimane del vecchio corso del Po che in una memorabile piena degli anni 60 tagliò
alcune anse per tracciare un nuovo letto molto più rettilineo e creando anche
questa lanca.
E' un SIC (Sito di interesse comunitario) quindi area
ad alta protezione e tutela della flora e della fauna.
Sono presenti, anche se in misura ridotta, i tipici pesci
delle acque "ferme": carpe, tinche, lucci e numerosi altri piccoli
ciprinidi.
L'incubatoio ittico è situato al parco della Vigna
in via San Francesco di Sales 188 ed è uno dei 13
incubatoi ittici della Provincia di Torino (www.provincia.torino.it/natura/fauna_flora/ ) .
L’attività ittiogenica prevede la cattura in loco dei
riproduttori con la successiva spremitura e fecondazione artificiale. Si
ottengono così avannotti che, fatti crescere in ambiente protetto fino alla
semina successiva, si rivelano decisamente più idonei a superare le delicate
fasi di adattamento al difficile ambiente che spesso caratterizza i nostri
corsi d’acqua.
Tutte queste attività sono effettuate da volontari dell'Associazione Pescatori, sotto la supervisione tecnica e logistica della Provincia di Torino.
Attualmente presso i 13 incubatoi provinciali vengono portati allo sviluppo oltre 1 milione di avannotti che permettono di sopperire quasi completamente alla necessità di ripopolamento dei corsi d’acqua provinciali.
Nell'incubatoio di Carmagnola è attiva la produzione della Trota marmorata (Salmo trutta marmoratus) e del Luccio (Esox lucius).
Tutte queste attività sono effettuate da volontari dell'Associazione Pescatori, sotto la supervisione tecnica e logistica della Provincia di Torino.
Attualmente presso i 13 incubatoi provinciali vengono portati allo sviluppo oltre 1 milione di avannotti che permettono di sopperire quasi completamente alla necessità di ripopolamento dei corsi d’acqua provinciali.
Nell'incubatoio di Carmagnola è attiva la produzione della Trota marmorata (Salmo trutta marmoratus) e del Luccio (Esox lucius).
Non sono ancora riusciti invece i tentativi per la
produzione del Temolo (Thymallus thymallusperidei.
Sono in corso invece con successo esperienze su altre
specie (savette, ed altri ciprinidi) al fine di assicurare, con
l'immissione di questo materiale ittico, un giusto equilibrio fra predatori e
prede
Tutti gli avannotti e i pesciolini prodotti
nell'incubatoio sono destinati a ripopolare il fiume Po o gli specchi d'acqua
dai quali sono stati prelevati e spremuti i riproduttori.
Dopo la spremitura dei riproduttori le uova fecondate sono riposte nelle apposite vasche con acqua corrente fino al momento della schiusa. Dopo aver eliminato il sacco vitellino i piccolissimi avannotti cominciano ad essere alimentati. Si inizia con la somministrazione dell'artemia salina (prodotta anch'essa nell'incubatoio) per poi passare al plancton (fatto nell'incubatoio o reperito nelle acque della zona) ed infine ai mangimi specifici per i pesci.
Dopo la spremitura dei riproduttori le uova fecondate sono riposte nelle apposite vasche con acqua corrente fino al momento della schiusa. Dopo aver eliminato il sacco vitellino i piccolissimi avannotti cominciano ad essere alimentati. Si inizia con la somministrazione dell'artemia salina (prodotta anch'essa nell'incubatoio) per poi passare al plancton (fatto nell'incubatoio o reperito nelle acque della zona) ed infine ai mangimi specifici per i pesci.
Considerando che la sopravvivenza dei
pesciolini è tanto più alta quanto maggiori sono le loro dimensioni,
si cerca di non seminare gli avannotti appena assorbito il sacco vitellino ma
di portarli fino alla misura di 6-9 cm e procedere solo in quel momento alla
loro semina.
Questa dimensione viene raggiunta nella tarda
primavera in un periodo nel quale anche la possibilità di reperire il cibo in
acqua è certamente maggiore che non nella stagione invernale; è quindi il
momento ideale per immettere i piccoli pesciolini nelle acque del fiume e
lasciare a quel punto che la natura faccia il suo corso.
La spremitura avviene in riva al fiume poche centinaia
di metri dopo la loro cattura; questo al fine di stressare il meno possibile i
riproduttori e reimmetterli in acqua dopo pochi minuti di permanenza
nella vasca ossigenata. Se "maturi" per la riproduzione si effettua
la spremitura della femmina, quindi quella del maschio. Uova e liquido
spermatico sono tenuti separati. La fecondazione viene effettuata al massimo
entro un'ora dalla spremitura possibilmente nell'incubatoio. In tal modo non si
mettono sotto stress con uno spostamento in auto uova appena fecondate e quindi
nel momento di maggior delicatezza.
Nell'incubatoio si procede a mescolare il liquido
spermatico con le uova e rispettando rigorosamente i tempi necessari le
uova così fecondate sono riposte nei truogoli in vasche con acqua a 8-9
gradi, dove stazioneranno fino al momernto della schiusa (400-420 gradi
giorno).
A differenza di quelle delle trote le uova di luccio
sono molto piccole (2,5-3 mm) e collose. Per questo motivo le uova fecondate
vengono messe in una batteria di bottiglie zug, ambiente indispensabile per il
loro trattamento.
Inoltre i luccetti a 3-4 cm sono già cannibali
Vasi Zug |
La temperatura dell'acqua per i lucci non deve essere
particolarmente fredda e la loro schiusa avviene in tempi piuttosto brevi
(circa 120 gradi giorno).
La
Dacia fa parte di un'area verde molto vasta di proprietà del Comune di
Carmagnola e data in comodato d'uso alla nostra Associazione. Si
trova in località Ceretto in sponda sinistra del Po.
La
zona è completamente recintata; l'ingresso è riservato ai soci ai quali
viene fornita una chiave per poter aprire il cancello. Un posto ideale per
portare la famiglia, dove i bambini possono muoversi con tranquillità e nessun
pericolo. Un ottimo parcheggio sicuro anche per coloro che si recano a
pescare nella zona del Ceretto; il fiume infatti scorre a poche decine di
metri.
L'accesso
all'interno è possibile solo in presenza di un membro del Consiglio Direttivo
che diventa responsabile degli impianti e delle attrezzature.
I
soci che intendessero usufruire dell'area interna devono rivolgersi in sede e
fare richiesta specifica.
A
lato del fabbricato chiuso si sviluppa una lunga tettoia coperta. A cura
dell'Associazione Pescatori e grazie alla collaborazione con il Comune di
Carmagnola sono state installate tavole e panche per l'intera lunghezza con la
possibilità di ospitare 40/50 persone. E' stato costruito un doppio
"barbecue" e creata una protezione per i colpi di vento e...gli sguardi
invidiosi ed affamati di chi transita nella strada che conduce al Po.
E'
il luogo ideale per preparare merende, colazioni e, dal momento che è tutto
illuminato, anche magari delle cene.
Viene
regolarmente usata in occasione dell'apertura e della chiusura della pesca alla
trota e quando si fanno delle immissioni di trote adulte (solo iridee) per
prelievo facilitato.
All'interno
dell'area riservata alla Associazione sono state create tre grandi vasche per
stabulare e/o accrescere alcune specie ittiche prodotte nell'incubatoio di
Carmagnola.
La
zona delle vasche, per questioni di sicurezza, è stata completamente recintata
e l'accesso è riservato ai soli membri del Consiglio Direttivo.
E'
naturalmente possibile, se interessati, accedervi in presenza di uno dei consiglieri
autorizzati.
Nelle
vasche ospitiamo attualmente alcuni luccetti, cavedani, triotti,
alborelle e....qualche pesce rosso che fa da foraggio per i prossimi lucci che
metteremo durante la fase di recupero dei riproduttoriche inizierà in febbraio.
I
17.000 mq dell'area sono coperti da una varietà di alberi e cespugli di ogni
specie, alcune delle quali anche assai importanti. Il rispetto dell'ambiente
quindi e dei fabbricati non può prescindere dall'osservanza di alcune regole
semplici e di buon senso.
Ogni socio peraltro è autorizzato, dopo essersi
qualificato, a verificare l'appartenenza di terzi all'Associazione ed a
segnalare eventuali inosservanze dei regolamenti al Direttivo.
Il numero di servizio delle GIAV è 366-5619840
altri numeri utili
333-7369874 Giovenino Ezio (guardia GIAV)
Tel. 011.9724301 .- Polizia Locale
La
sede dell'Associazione
Dilettantistica Pescatori Carmagnolesi,
in
via Provvidenza n. 18 a Carmagnola,
è aperta il mercoledì ed il sabato dalle ore 9,00 alle
ore 11,00.
Riserva Comunale di Pesca di Carmagnola
Ass.Dilett.Pescatori
Carmagnolesi
Indirizzo: Via
Provvidenza, 18 - 10022
Località: Carmagnola TORINO
Italia
Tel: 011-9711558
Mob: 333-9920074
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