La Val Vigezzo è conosciuta
come la Valle dei Pittori per la storica presenza di paesaggisti e
ritrattisti ed è situata in Ossola. E’ molto bella ed anche fin troppo abitata
specie nella bella stagione dato che molti milanesi e novaresi hanno in
proprietà od affitto una casa come il mio miglior amico Giuseppe che è mio
coetaneo ed abitavamo a 50 metri. Vado su almeno 1-2 volte l’ anno da 35 anni e
nella notte dei tempi cioè da quando accade “Il
Fattaccio”.
Un episodio di quelli che a
raccontarlo non si crede anche a se stessi. .Lui faceva il cuoco a Milano in un
prestigioso Hotel, il lavoro all’ Ospedale di Novara dove studiava MP
(originaria dell’ Ossola) dato che le scuole infermieri erano nel capoluogo di
provincia. Fù un grande amore finito per colpa dei suoi genitori. L’ anno dopo
cioè nel 1980 a inizio luglio io e Giuseppe andammo al mare e poi mi
invito per ferragosto nella sua baita e nel frattempo andò su da solo un paio
di volte e combinò un appuntamento con 2 ragazze per quando andai io. Una è la
sua attuale moglie e lascio a Voi indovinare
chi era l’altra………. Le
due soggiornavano a Druogno in ville confinanti. ….)
La Val Vigezzo è una valle a "V" e
si differenzia dalle altre valli ossolane per la sua particolare orografia, unica
in Piemonte. Non è
infatti una valle percorsa dal corso di un torrente dalla
testata allo sbocco, , bensì da due torrenti che scorrono in sensi opposti
generando un'ampia vallata pianeggiante nella quale sorgono i comuni
principali.
La valle quindi non ha una fine e appare come un
corridoio di origine glaciale, un dolce altopiano situato
intorno agli 800 metri di quota, che scende bruscamente sui due versanti
opposti. Ad ovest il Melezzo Occidentale scava la stretta gola
che si congiunge alla valle del Toce, mentre ilMelezzo Orientale scende ad est percorrendo le Centovalli svizzere
fino a portare le sue acque nel torrente Maggia e
quindi nel Lago Maggiore.
Il Melezzo orientale non è degno di nota anche se qualche piccolo pesce vi è. . Si forma raccogliendo tutte le acque ad ovest di Druogno e corre verso occidente scavando l'impervia e stretta vallata che collega l'altopiano vigezzino alla Val d'Ossola. Dopo aver attraversato il comune di Masera confluisce nel Tocenei pressi di Domodossola. In soli 13 km di percorso supera un dislivello di circa 2000 metri. Affianca per molti km la strada che porta in alto.
Quello occidentale nasce dalle pendici ad est della
Pioda di Crana ad oltre 2400 metri di quota; E’ lungo 40 km con una portata
media 5 mcs. Nel primo tratto del suo corso scorre verso sud solcando la breve
e profonda valle di Arvogno, frazione del comune di Toceno; giunto nei pressi
di Santa Maria Maggiore piega verso est e percorre in un ampio letto la dolce
pendenza dell’altopiano vigezzino; a Malesco riceve le acque del torrente
Loana.
All’altezza del comune di Re la valle inizia a
restringersi; poco a valle dell’abitato il torrente forma una stretta gola
attraversata dal medioevale “ponte del Maglione”. Dopo aver superato Ponte
Ribellasca entra in territorio svizzero dove cambia nome in Melezza e percorre
le Centovalli bagnando i territori di Borgnone, Palagnedra ed Intragna. Dopo
aver ricevuto le acque del torrente Isorno, suo principale tributario, percorre
un ultimo tratto prima di gettarsi nel fiume Maggia a Losone, che a sua volta
sfocia poco dopo nel Lago Maggiore.
All'altezza del comune di Re la valle inizia a restringersi; poco a valle
dell'abitato il torrente forma una stretta gola attraversata dal medioevale
"ponte del Maglione". Una bella buca sotto una cascata la
raggiungete attraversando i prati dietro alla stazione del paese.
Nei pressi di Palagnedra, poco dopo il confine
italo-svizzero, il torrente è sbarrato dalla diga di Palagnedra, costruita
negli anni 1950-52, che forma un piccolo bacino artificiale sfruttato a fini
idroelettrici. E’ un bel torrente con buona portata d’ acqua, belle buche e di
medio-facile accesso ma comunque abbiate sempre prudenza ed
indossate stivali lunghi con suola antiscivolo.
Gli accessi li trovate facilmente vedendo una mappa
online.
I pesci presenti sono piccoli vaironi e trote; Fario,
ibridi fario/marmorata e iridee dopo gare di pesca. Marmorate pure non le ho
mai prese anche se dicono che vi sono Nel 2013 ho avuto la fortuna di
imbattermi in un tratto nelle “americane” non si sa come si sono salvate e mi
sono divertito molto a spinning usando i classici Martin e minnows. facendo
anche il No Kill. Le altre Giuseppe le cucino deliziosamente. Ne ho prese anche
un paio con un siliconico imitante uno scazzone. Non è che si prendano solo con
quelli ma quella volta avevo solo quelli… Canna da 180-210 cm e filo dello
0.22 in bobina; Uno 0.18 basterebbe ma preferisco sempre abbondare
Anche nelle altre occasioni qualche cattura
si è avuta anche se come in tutti i torrenti facilmente accessibili la taglia
(salvo eccezioni) è medio-piccola.
In alternativa allo spinning e alla solita pesca al
tocco con canne regolabili lunghe la pesca a mosca e in qualche spot si può pescare
anche col galleggiante.
Dimenticavo….poco prima di Druogno vi è un allevamento
di trote che siate andati dall' amante e dovete trovare una scusa per la moglie…ah ah ah
Per l’apertura coprirsi bene, mettere nel giubbotto
gli “scaldini” ed usare guanti intagliati nel pollice ed indice.
La val Vigezzo si raggiunge facilmente colla
Voltri-Sempione.
Permessi: Licenza e vedere al link uffcio caccia e
pesca VB
http://www.provincia.verbania.it/index.php?option=com_content&view=article&id=300:pesca&catid=314:pesca&Itemid=289
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Lorenzo Travaglino
Via Colonnello Attilio Binda 90 - 28845 DOMODOSSOLA
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tel. 0324 220933
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Da vedere: un bel santuario a RE. Interessante è
Ferrovia delle Centovalli che vi condurrà attraverso la natura fantastica e
selvaggia ed i villaggi della Valle. Durante il viaggio in trenino si
costeggiano precipizi, cascate, ponti. Il treno parte da Locarno e arriva a
Domodossola e viceversa, coprendo un percorso di 55 km. La stazione più alta è
a 836 m., i ponti ed i viadotti sono 83. a Santa Maria Maggiore il Museo
dello Spazzacamino
Re è il centro devozionale della valle.
Il piccolo paese è costruito intorno al Santuario
dedicato alla Madonna del Sangue, nel luogo dove avvenne il "Miracolo di
Re": il 29 aprile 1494 un ragazzo del posto, tale Giovanni Zuccone,
arrabbiato per una perdita al gioco scagliò una pietra contro l'immagine della
"Madonna del Latte" dipinta su una parete della chiesa di San
Maurizio. Nel punto in cui la pietra scalfì l'immagine, sulla fronte della
Madonna, uscì un fiotto di sangue: l'evento fu documentato dal Podestà della valle
e da quattro notai, mentre il sangue continuò ad uscire fino al 18 maggio. Il
luogo dellevento diventa meta di pellegrinaggi e devozione da tutta la zona,
tanto da rendere necessaria, nel 1627, la costruzione dell'attuale santuario
n ultima curiosità: la Valle Vigezzo è
attraversata dal percorso della Ferrovia Vigezzina, una linea a
scartamento ridotto che collega Domodossola con Locarno in 52 Km. La partenza è
a Domodossola, nella galleria sottostante la stazione internazionale; il
percorso è pianeggiante fino a Masera, poi sale dolcemente tra prati e vigneti
a Trontano e da qui si immerge nei boschi per raggiungere Druogno, Santa Maria
Maggiore, Malesco e Re, poi entra in Svizzera, dove prende il nome di
"Centovallina", per raggiungere il Lago Maggiore a Locarno.
L'intero percorso, che dura circa 1 ora e 40 minuti, è
un susseguirsi di boschi di castagno, faggete, altipiani erbosi, ripide pareti
e arditi ponti che lo rendono tra i più suggestivi nelle ferrovie alpine per la
bellezza dei paesaggi, tanto che alcune delle carrozze sono dotate di tetto
panoramico per godere lo spettacolo.
Video
http://www.youtube.com/watch?v=GgQZ8_u-M3s
http://www.youtube.com/watch?v=welV8RhMO3k
http://www.youtube.com/watch?v=IHeBwxyBk8g
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